La leggenda narra che Il lunedì
di Pasqua del 1450 Presso l'edicola della
Madonna col Bambino di Sant’Anastasia, tra
giovani in festa si giocava , il gioco
consisteva nel colpire una palla di legno con un
maglio, e vinceva colui che faceva andare più
lontano la propria palla.
Tirò il suo colpo il primo
giocatore, poi l'altro, tirò il suo con più
abilità tanto da poter esser certo della
vittoria se questo tiro non fosse stato fermato
dal tronco di un albero di tiglio, che era sulla
direzione e vicino all'edicola della sacra
immagine.
Indispettito e fuor di sé dalla
collera, questi bestemmiò ripetute volte la
Santa Vergine, poi, raccattata la palla dal
suolo, la scagliò contro l'effige della Madonna
alla guancia sinistra, che subito, come carne
viva, rosseggiò e cominciò a sanguinare.
Gli astanti che, si erano fatti
intorno ai due giocatori, ebbero un grido di
orrore presero il disgraziato, e gridando ad un
tempo miracolo e giustizia, decisero di
impiccarlo ma… ramo si ruppe ed il ragazzo si
salvò.
La Madonna, secondo la leggenda,
non permise un omicidio innanzi a Lei,
nonostante l’empietà del gesto,
Ella e’ Madre Misericordiosa…
Ogni anno i fedeli in memoria
delle umane debolezze rappresentano le umane
miserie, dove i “fujenti”, come sono chiamati ,
si buttano a faccia a terra, restando in quella
posizione tutti insieme per pochi minuti.
La processione avanza lentamente
a sempre più popolosa a mano a mano che le
paranze dei fedeli rappresentanti una scala
gerarchica estremamente funzionale si aggrega ad
essa.
E’ rappresentata nelle paranze
ogni classe :
chi ha commesso errori contro la
società,barboni, popolino, zingari a mano a
mano, fino a più alti gradi delle classi
sociali…
Camminano allineate, uomini,
donne e bambini vestiti di bianco, con una
fascia trasversale azzurra o rossa lungo il
torace.
Tutti uniti camminano lenti,
tutti figli uguali, tutti membri di una unica e
medesima comunità, nell’Arco di pace della
Madonna Madre Misericordiosa…
Lia Buono.
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