30 giugno 2009
Telese, AltroFuturo accusa Aceto
Giovanni Liverini - Alessandro Grimaldi

 

 

Pensavamo di aver già chiarito sufficientemente la posizione assunta dal nostro gruppo consiliare, durante il primo consiglio comunale. Non è stato così.

Anche il direttivo del circolo del PRC di Telese Terme, alias Gianluca Aceto, incalza, producendo i suoi assiomi. Sostanzialmente, egli dice che l’opposizione si fa dicendo “no”, e, pertanto, è rimasto scandalizzato dal voto di astensione. Crediamo, al contrario, che un voto di astensione non significhi affatto compiacenza o collusione con un avversario politico, ancorché  riguardi gli indirizzi programmatici. Nello specifico, ci è sembrato opportuno, così come tuttora crediamo, di non interdire un eventuale dialogo su temi importanti, quali l’ambiente e la trasparenza amministrativa, evocati dal sindaco D’Occhio.

Il nostro gruppo consiliare, pertanto, aspetterà D’Occhio sul terreno delle proposte concrete.

Crediamo che tale atteggiamento possa essere utile all’intera collettività proprio perché non intende partire da pregiudizi.

Tutto il teorema, poi, che Aceto costruisce, appartiene alla sua mentalità vetero-comunista. Vede, come sempre, complotti e intrecci politico-affaristici ovunque, anche quando non ci sono.

Il fatto singolare è che tali cose, quando, invece, accadono in casa propria, non le vede. Ci riferiamo alla sua nomina quale assessore provinciale, senza avere avuto nemmeno il consenso per essere eletto. Ci riferiamo, inoltre, alla sua disinvolta capacità di stringere  accordi elettorali con soggetti politici, che aveva combattuto fino a pochi giorni prima, riscuotendo, peraltro, un insuccesso clamoroso, testimoniato dall’insignificanza dell’apporto fatto convergere sul candidato di riferimento, a fronte degli oltre 250 voti ottenuti alle elezioni provinciali dell’anno scorso.

Ad Aceto, pertanto, consigliamo di lasciar fare l’opposizione a chi legittimamente è stato eletto in tale ruolo. Che voglia “appoggiare” Capasso, poi, e combattere i sottoscritti, è libero di farlo.

Pensiamo che non gli sfuggirà, però, che tra Capasso e D’Occhio è in atto solo una guerra personale per il predominio del locale PDL.

Ma tanto, si sa, noi ad Aceto non possiamo garantire niente, mentre Capasso, forse, quale consigliere provinciale dell’opposizione, potrà sostenerlo nella sua, ormai, precaria posizione di assessore provinciale. E tutto questo, in nome della democrazia.

 

Gruppo Consiliare “Altrofuturo”

Gianni Liverini

Alessandro Grimaldi

 


01-07-2009

«Intrecci politico - affaristici? Aceto visionario»

Riflessi del primo consiglio della legislatura – ancora loro – sulla politica paesana. E’ il gruppo “Altrofuturo” a reinserirsi nel dibattito dopo che il Prc l’aveva criticato per la posizione assunta durante quella assise civica. “Anche il direttivo del circolo del PRC di Telese Terme, alias Gianluca Aceto, incalza producendo i suoi assiomi – così nel comunicato a firma di Giovanni Liverini e Alessandro Grimaldi, i componenti del gruppo –.

Sostanzialmente, egli dice che l’opposizione si fa dicendo “no”, e, pertanto, è rimasto scandalizzato dal voto di astensione. Crediamo, al contrario, che un voto di astensione non significhi affatto compiacenza o collusione con un avversario politico, ancorché riguardi gli indirizzi programmatici. Nello specifico, ci è sembrato opportuno, così come tuttora crediamo, di non interdire un eventuale dialogo su temi importanti, quali l’ambiente e la trasparenza amministrativa, evocati dal sindaco D’Occhio”. Il nostro gruppo consiliare, puntualizza il tandem Liverini-Grimaldi, pertanto, aspetterà D’Occhio sul terreno delle proposte concrete.

L’opposizione di “Altrofuturo” crede che tale atteggiamento possa essere utile all’intera collettività proprio perché non intende partire da pregiudizi. “Tutto il teorema, poi, che Aceto costruisce – continua la nota – appartiene alla sua mentalità vetero-comunista. Vede, come sempre, complotti e intrecci politico-affaristici ovunque, anche quando non ci sono. Il fatto singolare è che tali cose, quando, invece, accadono in casa propria, non le vede. Ci riferiamo alla sua nomina quale assessore provinciale, senza avere avuto nemmeno il consenso per essere eletto.

Ci riferiamo, inoltre, alla sua disinvolta capacità di stringere accordi elettorali con soggetti politici, che aveva combattuto fino a pochi giorni prima, riscuotendo, peraltro, un insuccesso clamoroso, testimoniato dall’insignificanza dell’apporto fatto convergere sul candidato di riferimento, a fronte degli oltre 250 voti ottenuti alle elezioni provinciali dell’anno scorso. Ad Aceto, pertanto, consigliamo di lasciar fare l’opposizione a chi legittimamente è stato eletto in tale ruolo.

Che voglia “appoggiare” Capasso, poi, e combattere i sottoscritti, è libero di farlo. Pensiamo che non gli sfuggirà, però, che tra Capasso e D’Occhio è in atto solo una guerra personale per il predominio del locale PDL. Ma tanto, si sa – conclude la nota di “Altrofuturo” noi ad Aceto non possiamo garantire niente, mentre Capasso, forse, quale consigliere provinciale dell’opposizione, potrà sostenerlo nella sua, ormai, precaria posizione di assessore provinciale. E tutto questo, in nome della democrazia”.

 

 
 

     

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