2 luglio 2009
Telese, scontro politico sulle Terme
Gianclaudio Malgieri

 

 

30 giugno 2009

 

Continua la querelle politica telesina iniziata a seguito del primo Consiglio Comunale del 22 Giugno 2009. Ma stavolta lo scontro diventa ancora più duro e ad esplicitarlo è proprio la parte finale del comunicato del circolo telesino di Rifondazione Comunista. Essa sottolinea una coincidenza lasciata al beneficio del dubbio: “convergenza segnata da Altrofuturo (gruppo consiliare di Liverini ndr) tra notevoli centri di interesse gravitanti sulla gestione delle terme”.

 

Il comunicato poi prosegue spiegando i motivi che hanno indotto il Prc telesino a trarre certe conclusioni: “Sia Alessandro Grimaldi (consigliere di minoranza nel gruppo di Liverini ndr) che Pino D’Occhio sono molto amici dell’Impresa Minieri (che gestisce le terme ndr) ed è notorio l’appoggio politico ed elettorale profuso dalla stessa Impresa e da Costanzo Jannotti Pecci (amministratore delegato dell’Impresa Minieri e Presidente di Federterme ndr) in favore di D’Occhio.

 

Come sappiamo tutti, inoltre” continua il comunicato “una parte di consenso “termale” è andata anche a Grimaldi. È un caso del resto che Liverini non abbia mai speso una parola sulla gestione delle terme e sul ruolo del consorzio idrotermale? Difficile crederlo” conclude “anche perché non si tratta di una dimenticanza caduta in campagna elettorale, ma di un oblio che dura da 5 anni. Dunque l’unico a non aver avuto l’appoggio dei poteri forti è Capasso”.
 

L’impresa A. Minieri ha in gestione le Terme dal 1877, quindi da 133 anni. Le Terme di Telese sono, infatti, di proprietà del Consorzio Idrotermale che appartiene per il 79 % al Comune di Telese e per il 21% al Comune di San Salvatore. La ditta che finora ha sempre vinto le gare d’appalto (in totale 6 volte), che si svolgono ogni 20 anni, è stata appunto finora l’impresa A. Minieri per l’esperienza maturata nel campo e il fatturato raggiunto finora.

 

È nota l’amicizia epocale di Alessandro Grimaldi con l’Impresa e un eventuale appoggio dato dalle Terme al candidato che, sebbene questa volta fosse con Liverini, cinque anni fa venne eletto nella compagine di D’Occhio, col sindaco Capasso, prendendo più voti in assoluto dopo il vicesindaco Caporaso. Inoltre Alessandro Grimaldi, a tutt’oggi, ha in gestione il bar delle Terme. Secondo il Prc la simpatia dell’Impresa nei confronti di D’Occhio e nei confronti di Grimaldi avrebbe generato un duplice appoggio della ditta: sia al sindaco attuale che al consigliere eletto Grimaldi, con il beneplacito del suo candidato sindaco Liverini.

 

In effetti, come fa notare il Prc, fu solo Capasso, nella campagna elettorale, ad attaccare le Terme, pretendendo un’apertura del Parco su orari più lunghi e una migliore gestione, anche Pino D’Occhio ha più volte fatto accenno, però, alle Terme durante la Campagna elettorale. L’eventuale duplice appoggio è tuttavia smentito da più fonti. Una funzionaria dell’Impresa, ad esempio, nega ogni influenza o pressione della dirigenza su “chi” votare alle varie elezioni.

 

“È assurdo che un’azienda si schieri ufficialmente” dichiara il sindaco D’Occhio “si può parlare solo di questioni che vanno sul piano privato, e su questo non mi pare che la faccenda sia da commentare”.


Liverini e Grimaldi, infine, in un comunicato stampa si uniscono al coro di dissenso per gli attacchi del Prc riguardo alle Terme. “Tutto il teorema, che il Prc, alias Aceto, costruisce, appartiene alla sua mentalità vetero-comunista. Vede, come sempre, complotti e intrecci politico-affaristici ovunque, anche quando non ci sono. Il fatto singolare” continua “è che tali cose, quando, invece, accadono in casa propria, non le vede. Ci riferiamo alla sua nomina quale assessore provinciale, senza avere avuto nemmeno il consenso per essere eletto.

 

Ci riferiamo, inoltre, alla sua disinvolta capacità di stringere accordi elettorali con soggetti politici, che aveva combattuto fino a pochi giorni prima, riscuotendo, peraltro, un insuccesso clamoroso, testimoniato dall’insignificanza dell’apporto fatto convergere sul candidato di riferimento (Luigi Materazzo candidato con Capasso ndr), a fronte degli oltre 250 voti ottenuti alle elezioni provinciali dell’anno scorso”. E prosegue la nota: “Ad Aceto, pertanto, consigliamo di lasciar fare l’opposizione a chi legittimamente è stato eletto in tale ruolo. Che voglia “appoggiare” Capasso, poi, e combattere i sottoscritti, è libero di farlo. Pensiamo che non gli sfuggirà, però, che tra Capasso e D’Occhio è in atto solo una guerra personale per il predominio del locale PDL”.


Riguardo, poi, all’accusa di “dilettantismo politico al limite dell’ingenuità” mossa dal Prc a Liverini, Altro futuro dichiara: “Pensavamo di aver già chiarito sufficientemente la posizione assunta dal nostro gruppo consiliare, durante il primo consiglio comunale. Non è stato così”. “Sostanzialmente” continua la nota “Aceto dice che l’opposizione si fa dicendo “no”, e, pertanto, è rimasto scandalizzato dal voto di astensione.

 

Crediamo, al contrario, che un voto di astensione non significhi affatto compiacenza o collusione con un avversario politico, ancorché riguardi gli indirizzi programmatici. Nello specifico, ci è sembrato opportuno, così come tuttora crediamo, di non interdire un eventuale dialogo su temi importanti, quali l’ambiente e la trasparenza amministrativa, evocati dal sindaco D’Occhio. Il nostro gruppo consiliare, pertanto, aspetterà D’Occhio sul terreno delle proposte concrete”. E conclude “Crediamo che tale atteggiamento possa essere utile all’intera collettività proprio perché non intende partire da pregiudizi”.

 

Gianclaudio Malgieri

 

 

 

 

 

     

 Valle Telesina


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