18 settembre 2009
Telese liceo, incertezza per la nuova sede
Gianclaudio Malgieri

 

 

17 settembre 2009

 

 

Si costruirà, non si costruirà. Dove, quando, chi, con i soldi di chi. Sono anni che questi interrogativi tormentano Telese e la Valle intera. L’oggetto è la sede del Liceo, il tanto celebre Liceo Scientifico-Classico di Telese, da qualche anno sezione dell’Istituto di Istruzione Superiore di Telese Terme (che comprende anche il Liceo Scientifico di Guardia S., il Liceo Classico di Solopaca e l’I.P.S.I.A. di Telese).

 

La “questione liceo” è ormai un onnipresente cavallo di battaglia di tutti i discorsi e i comizi di politici e politicanti, di ogni schieramento. E sembra proprio che in queste ore si stia decidendo sul futuro del Liceo e sulla possibile costruzione di un nuovo stabile che accolga i Licei, con locali ormai sovraffolati e inadeguati per le esigenze degli studenti. La nuova preside non ritiene possibile, prima di un paio di anni, di poter parlare di un nuovo edificio per il Liceo.

 

L’assessore Aceto cerca in tutti i modi di sveltire il processo. L’inadeguatezza dei locali del Liceo Scientifico di Telese parte da lontano. E’ il 1960 quando nasce la scuola come sezione distaccata del Liceo Rummo di Benevento. Negli anni, poi, il successo raggiunto dalla scuola, permette il distacco e l’autonomia. E’ del 2002, in seguito, l’affiancamento del neo-nato Liceo Classico, in due corsi, al liceo preesistente nella stessa struttura. Nuovi studenti si iscrivono, le classi crescono, la popolazione studentesca straripa e l’affollamento di quei locali comporta negli anni un crescente malessere da parte di studenti e docenti.

 

Oltre alla soppressione delle aule, dei laboratori, per far posto a delle classi, sembra che la struttura del Liceo, sita in Via Caio Ponzio T. in due plessi adiacenti, contenga diverse centinaia di alunni in più di quanti sarebbero consentiti dalle norme di sicurezza.

 

 

Le proteste ufficiali degli studenti partono a dicembre 2006, quando, in seguito a mancati provvedimenti dell’allora preside Assunta Fiengo riguardo alle sempre crescenti richieste di nuovi spazi, un gruppo di studenti va a manifestare sin sotto la Rocca dei Rettori a Benevento. La provincia, allora guidata da Carmine Nardone, si impegna da subito con gli studenti a consegnare al più presto nuovi locali per migliorare la vivibilità del Liceo Classico-Scientifico.

 

La proposta della provincia, a Dicembre 2007, è quella di dislocare il Liceo nei ben più ampi locali dell’ex Molino Capasso Romano in via Roma, di proprietà di Giuseppe D’Occhio. Enormi sono a quel punto le proteste degli studenti e dei politici locali che vedono nella decisione della Rocca un palese conflitto di interessi riguardante l’allora ex sindaco e assessore D’Occhio, segretario generale dell’autorità di bacino e anche proprietario degli stabili beneficiari del trasloco del liceo. Incalzando le proteste, col cambio di Amministrazione Provinciale, tramonta definitivamente la proposta di Nardone.

 

Nella scuola, invece, con l’arrivo del nuovo preside Mario Briscione, nel 2008, i rappresentanti studenteschi convocano una riunione con l’Assessore Provinciale telesino Gianluca Aceto e l’allora sindaco Capasso, consigliere di minoranza alla Provincia. Aceto propone subito un accordo Provincia-Comune per usufruire dei fondi del Parco Progetti della Regione Campania, Capasso accetta. Il 22 Dicembre 2008, poi, gli studenti tornano alla Rocca per essere ricevuti dal Presidente Cimitile e dall’assessore Aceto e Bozzi. Il Presidente si impegna a preparare il protocollo di intesa con il Comune per realizzare il progetto del nuovo istituto, da realizzarsi su terreni pubblici in territorio telesino.

 

 

Il Consiglio Comunale di Telese, riunito in seduta straordinaria, accetta il protocollo della Provincia. Il Progetto per la costruzione di un Polo ex novo (nell’area del vecchio Campetto Sportivo in Viale Europa) viene inviato alla Regione. Alla Regione cade la proposta per il taglio del Govenro dei fondi per l’edilizia scolastica.

 

Ad oggi tecnici della Provincia e del Comune, e principalmente l’assessore Aceto e Palmieri (sopraggiunta alla Cirocco, uscita dalla Giunta) lavorano affannosamente per ricreare l’accordo entro Dicembre. Ma gli animi sono cambiati. Il sindaco che aveva firmato l’accordo è stato sostituito dal suo predecessore, D’Occhio, ben lontano (sembra) dal voler concedere terreni pubblici per il progetto del nuovo Liceo.

 

Proprio oggi il Sindaco D’Occhio si è recato al Liceo, probabilmente per una riunione con la nuova preside Domenica Di Sorbo. Da un conto rapido, “se tutto va bene”, entro due anni e mezzo la nuova scuola dovrebbe essere pronta, ma sembra spesso solo un sogno irraggiungibile.

 

Ci sono le elezioni regionali alle porte, una nuova “aria” al comune di Telese (anche se c’è nella maggioranza consiliare una docente del Liceo) e un momento economicamente difficile per l’Italia. Gli studenti, nonostante tutto, non si dimostrano mai stanchi di sperare in quell’insperabile sogno che si chiama scuola vivibile.

 

 

Gianclaudio Malgieri

 

 

     

 Valle Telesina


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