17
settembre 2009
Si
costruirà, non si costruirà. Dove, quando, chi,
con i soldi di chi. Sono anni che questi
interrogativi tormentano Telese e la Valle
intera. L’oggetto è la sede del Liceo, il tanto
celebre Liceo Scientifico-Classico di Telese, da
qualche anno sezione dell’Istituto di Istruzione
Superiore di Telese Terme (che comprende anche
il Liceo Scientifico di Guardia S., il Liceo
Classico di Solopaca e l’I.P.S.I.A. di Telese).
La
“questione liceo” è ormai un onnipresente
cavallo di battaglia di tutti i discorsi e i
comizi di politici e politicanti, di ogni
schieramento. E sembra proprio che in queste ore
si stia decidendo sul futuro del Liceo e sulla
possibile costruzione di un nuovo stabile che
accolga i Licei, con locali ormai sovraffolati e
inadeguati per le esigenze degli studenti. La
nuova preside non ritiene possibile, prima di un
paio di anni, di poter parlare di un nuovo
edificio per il Liceo.
L’assessore Aceto cerca in tutti i modi di
sveltire il processo. L’inadeguatezza dei locali
del Liceo Scientifico di Telese parte da
lontano. E’ il 1960 quando nasce la scuola come
sezione distaccata del Liceo Rummo di Benevento.
Negli anni, poi, il successo raggiunto dalla
scuola, permette il distacco e l’autonomia. E’
del 2002, in seguito, l’affiancamento del
neo-nato Liceo Classico, in due corsi, al liceo
preesistente nella stessa struttura. Nuovi
studenti si iscrivono, le classi crescono, la
popolazione studentesca straripa e
l’affollamento di quei locali comporta negli
anni un crescente malessere da parte di studenti
e docenti.
Oltre alla soppressione delle aule, dei
laboratori, per far posto a delle classi, sembra
che la struttura del Liceo, sita in Via Caio
Ponzio T. in due plessi adiacenti, contenga
diverse centinaia di alunni in più di quanti
sarebbero consentiti dalle norme di sicurezza.
Le
proteste ufficiali degli studenti partono a
dicembre 2006, quando, in seguito a mancati
provvedimenti dell’allora preside Assunta Fiengo
riguardo alle sempre crescenti richieste di
nuovi spazi, un gruppo di studenti va a
manifestare sin sotto la Rocca dei Rettori a
Benevento. La provincia, allora guidata da
Carmine Nardone, si impegna da subito con gli
studenti a consegnare al più presto nuovi locali
per migliorare la vivibilità del Liceo
Classico-Scientifico.
La
proposta della provincia, a Dicembre 2007, è
quella di dislocare il Liceo nei ben più ampi
locali dell’ex Molino Capasso Romano in via
Roma, di proprietà di Giuseppe D’Occhio. Enormi
sono a quel punto le proteste degli studenti e
dei politici locali che vedono nella decisione
della Rocca un palese conflitto di interessi
riguardante l’allora ex sindaco e assessore
D’Occhio, segretario generale dell’autorità di
bacino e anche proprietario degli stabili
beneficiari del trasloco del liceo. Incalzando
le proteste, col cambio di Amministrazione
Provinciale, tramonta definitivamente la
proposta di Nardone.
Nella scuola, invece, con l’arrivo del nuovo
preside Mario Briscione, nel 2008, i
rappresentanti studenteschi convocano una
riunione con l’Assessore Provinciale telesino
Gianluca Aceto e l’allora sindaco Capasso,
consigliere di minoranza alla Provincia. Aceto
propone subito un accordo Provincia-Comune per
usufruire dei fondi del Parco Progetti della
Regione Campania, Capasso accetta. Il 22
Dicembre 2008, poi, gli studenti tornano alla
Rocca per essere ricevuti dal Presidente
Cimitile e dall’assessore Aceto e Bozzi. Il
Presidente si impegna a preparare il protocollo
di intesa con il Comune per realizzare il
progetto del nuovo istituto, da realizzarsi su
terreni pubblici in territorio telesino.
Il
Consiglio Comunale di Telese, riunito in seduta
straordinaria, accetta il protocollo della
Provincia. Il Progetto per la costruzione di un
Polo ex novo (nell’area del vecchio Campetto
Sportivo in Viale Europa) viene inviato alla
Regione. Alla Regione cade la proposta per il
taglio del Govenro dei fondi per l’edilizia
scolastica.
Ad
oggi tecnici della Provincia e del Comune, e
principalmente l’assessore Aceto e Palmieri
(sopraggiunta alla Cirocco, uscita dalla Giunta)
lavorano affannosamente per ricreare l’accordo
entro Dicembre. Ma gli animi sono cambiati. Il
sindaco che aveva firmato l’accordo è stato
sostituito dal suo predecessore, D’Occhio, ben
lontano (sembra) dal voler concedere terreni
pubblici per il progetto del nuovo Liceo.
Proprio oggi il Sindaco D’Occhio si è recato al
Liceo, probabilmente per una riunione con la
nuova preside Domenica Di Sorbo. Da un conto
rapido, “se tutto va bene”, entro due anni e
mezzo la nuova scuola dovrebbe essere pronta, ma
sembra spesso solo un sogno irraggiungibile.
Ci
sono le elezioni regionali alle porte, una nuova
“aria” al comune di Telese (anche se c’è nella
maggioranza consiliare una docente del Liceo) e
un momento economicamente difficile per
l’Italia. Gli studenti, nonostante tutto, non si
dimostrano mai stanchi di sperare in
quell’insperabile sogno che si chiama scuola
vivibile.
Gianclaudio Malgieri
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