Non ho nessuna intenzione di infierire, come da
molti lamentato, su un assessore che tutti ormai
attaccano in quanto, secondo alcuni, unico
rappresentante di una diversa visione politica,
e per questo accerchiato e vilipeso da destra e
sinistra. Io vengo da un’esperienza nel PCI, un
partito che, negli anni, si è diluito in
un’esperienza di governo che ci ha lasciato il
caso Campania: milioni di eco balle, un tessuto
sociale disgregato e senza nessun punto di
riferimento, un sistema clientelare e corrotto,
disillusione e frustrazione. Il tutto
giustificato in nome della necessità di andare
al governo per cominciare a cambiare.
Se
si osava esprimere un dissenso, si veniva
tacciati di vetero-comunismo e infantilismo,
citando una espressione di Lenin molto abusata
in passato per giustificare vari compromessi e
cambiamenti di linea impopolari. Come se le
obiezioni sulla dispersione di un patrimonio di
lotta in difesa di diritti e legalità fossero il
retaggio di una vecchia concezione della
politica, perdente e retrodatata.
E,
così, ci siamo ritrovati con un presidente di
provincia di centro-sinistra che avallava
progetti deleteri per il territorio come
l’inceneritore di San Salvatore, spacciato per
termovalorizzatore di biomasse, o un presidente
accusato di essere complice di un sistema di
gestione del ciclo dei rifiuti clientelare e
corrotto. E che non possono essere criticati
dalle persone di sinistra, per non unirsi al
coro di critiche strumentali provenienti da
destra. Tutto deve essere accettato: corruzione,
ribaltoni, inefficienze, in nome dello stare al
governo, anche se poi il modo di governare non
cambia e delude sempre più, anche i cittadini
che avevano creduto in un rinnovamento. Forse è
vero: i meccanismi del potere prevalgono sulla
coerenza quando ci si allontana dalla lotta sul
campo e si comincia a mediare per conservare una
poltrona.
La
polemica sulle dichiarazioni di Aceto sul lago
di Telese, o su altre questioni che sarebbe
troppo lungo elencare, mi ricordano un’altra
questione della massima importanza per Telese.
Il polo scolastico! Le sue affermazioni sulla
possibilità di costruzione di una sede per il
liceo nell’area dell’ex-campo sportivo risalgono
al dicembre 2008. All’epoca ha sbandierato la
necessità di fare pressioni per accedere ai
fondi del parco progetti della Regione, che
scadevano a gennaio 2009, per ottenere la
delibera di comune e provincia e avviare l’iter
per l’approvazione del progetto di un polo
scolastico a Telese. Dalle sue parole sembrava
che, grazie alle sue frequentazioni
istituzionali e politiche con un certo assessore
regionale, finalmente il finanziamento sarebbe
andato a buon fine.
Dalla stampa abbiamo saputo che tutto era a
posto. Le delibere di comune e provincia, grazie
alla sua tempestività, erano state fatte ed il
finanziamento ottenuto. Debbo, però, esprimere
qualche dubbio, che sinceramente vorrei dovuto a
disinformazione e pregiudizi. Non ho trovato
nessun riscontro ufficiale, a parte il solito
comunicato dell’ufficio stampa della provincia,
dell’approvazione del finanziamento di un polo
scolastico a Telese, né nessun finanziamento per
le scuole di Telese. Sono la solita disinformata
e scettica? Vorrei sinceramente avere torto e
avere conferma che l’azione dell’assessore sia
andata a buon fine, questa volta.
Già per altre questioni pressanti, come la
situazione della discarica di Sant’Arcangelo, la
questione inceneritore di San Salvatore Telesino,
le misure per limitare l’inquinamento
elettromagnetico, ho, in questi mesi, letto
comunicati sulle iniziative dell’assessore ma
senza che a quelle dichiarazioni seguissero
fatti concreti. Debbo aspettarmi anche per
questa vicenda una dichiarazione sulla
difficoltà di portare avanti buone intenzioni?
Negli articoli sui finanziamenti previsti per il
Sannio nell’ambito del parco progetti della
Regione non ho trovato il finanziamento del polo
scolastico di Telese, né ho trovato il liceo nei
finanziamenti per la messa in sicurezza delle
scuole di Telese previsti dalla Provincia.
All’improvviso la sede del liceo di Telese è
diventata sicura? Vorrei, per una volta, notizie
certe e non strumentali alla creazione di
un’immagine positiva di un assessore. Del resto,
la crisi della sinistra comincia proprio dalla
poca trasparenza e da un agire politico per
nulla diverso da quello della casta tanto
criticata. Per esempio, anche la tanto
sbandierata istituzione del forum provinciale
ambientale sembra più un’ iniziativa calata
dall’alto e poco partecipata che la ricerca di
un contatto con le realtà impegnate nella difesa
dei vari territori della provincia.
Le
poche riunioni convocate, sempre per iniziativa
dell’assessore, sono state sprecate per parlare
del regolamento, prima ancora che dello statuto;
per decidere su chi veniva ammesso a
partecipare, piuttosto che sulle gravi criticità
della nostra provincia e sulle azioni da mettere
in campo.
Non sarebbe più apprezzato un assessore che
parli chiaramente delle sue difficoltà piuttosto
che uno che proclama vittorie inesistenti e
ammette le sue difficoltà solo se messo alle
strette, ed a fallimenti ormai evidenti? Se la
questione del liceo a Telese è stata veramente
risolta, è possibile saperlo? Gli studenti, il
personale della scuola, i cittadini tutti
gradirebbero, almeno questa volta, risposte
puntuali.
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