27 giugno 2009
Telese, il liceo come il lago?
Maria Mucci

 

 

Non ho nessuna intenzione di infierire, come da molti lamentato, su un assessore che tutti ormai attaccano in quanto, secondo alcuni, unico rappresentante di una diversa visione politica, e per questo accerchiato e vilipeso da destra e sinistra. Io vengo da un’esperienza nel PCI, un partito che, negli anni, si è diluito in un’esperienza di governo che ci ha lasciato il caso Campania: milioni di eco balle, un tessuto sociale disgregato e senza nessun punto di riferimento, un sistema clientelare e corrotto, disillusione e frustrazione. Il tutto giustificato in nome della necessità di andare al governo per cominciare a cambiare.

Se si osava esprimere un dissenso, si veniva tacciati di vetero-comunismo e infantilismo, citando una espressione di Lenin molto abusata in passato per giustificare vari compromessi e cambiamenti di linea impopolari. Come se le obiezioni sulla dispersione di un patrimonio di lotta in difesa di diritti e legalità fossero il retaggio di una vecchia concezione della politica, perdente e retrodatata.

E, così, ci siamo ritrovati con un presidente di provincia di centro-sinistra che avallava progetti deleteri per il territorio come l’inceneritore di San Salvatore, spacciato per termovalorizzatore di biomasse, o un presidente accusato di essere complice di un sistema di gestione del ciclo dei rifiuti clientelare e corrotto. E che non possono essere criticati dalle persone di sinistra, per non unirsi al coro di critiche strumentali provenienti da destra. Tutto deve essere accettato: corruzione, ribaltoni, inefficienze, in nome dello stare al governo, anche se poi il modo di governare non cambia e delude sempre più, anche i cittadini che avevano creduto in un rinnovamento. Forse è vero: i meccanismi del potere prevalgono sulla coerenza quando ci si allontana dalla lotta sul campo e si comincia a mediare per conservare una poltrona.

La polemica sulle dichiarazioni di Aceto sul lago di Telese, o su altre questioni che sarebbe troppo lungo elencare, mi ricordano un’altra questione della massima importanza per Telese. Il polo scolastico! Le sue affermazioni sulla possibilità di costruzione di una sede per il liceo nell’area dell’ex-campo sportivo risalgono al dicembre 2008. All’epoca ha sbandierato la necessità di fare pressioni per accedere ai fondi del parco progetti della Regione, che scadevano a gennaio 2009, per ottenere la delibera di comune e provincia e avviare l’iter per l’approvazione del progetto di un polo scolastico a Telese. Dalle sue parole sembrava che, grazie alle sue frequentazioni istituzionali e politiche con un certo assessore regionale, finalmente il finanziamento sarebbe andato a buon fine.

Dalla stampa abbiamo saputo che tutto era a posto. Le delibere di comune e provincia, grazie alla sua tempestività, erano state fatte ed il finanziamento ottenuto. Debbo, però, esprimere qualche dubbio, che sinceramente vorrei dovuto a disinformazione e pregiudizi. Non ho trovato nessun riscontro ufficiale, a parte il solito comunicato dell’ufficio stampa della provincia, dell’approvazione del finanziamento di un polo scolastico a Telese, né nessun finanziamento per le scuole di Telese. Sono la solita disinformata e scettica? Vorrei sinceramente avere torto e avere conferma che l’azione dell’assessore sia andata a buon fine, questa volta.

Già per altre questioni pressanti, come la situazione della discarica di Sant’Arcangelo, la questione inceneritore di San Salvatore Telesino, le misure per limitare l’inquinamento elettromagnetico, ho, in questi mesi, letto comunicati sulle iniziative dell’assessore ma senza che a quelle dichiarazioni seguissero fatti concreti. Debbo aspettarmi anche per questa vicenda una dichiarazione sulla difficoltà di portare avanti buone intenzioni? Negli articoli sui finanziamenti previsti per il Sannio nell’ambito del parco progetti della Regione non ho trovato il finanziamento del polo scolastico di Telese, né ho trovato il liceo nei finanziamenti per la messa in sicurezza delle scuole di Telese previsti dalla Provincia.

All’improvviso la sede del liceo di Telese è diventata sicura? Vorrei, per una volta, notizie certe e non strumentali alla creazione di un’immagine positiva di un assessore. Del resto, la crisi della sinistra comincia proprio dalla poca trasparenza e da un agire politico per nulla diverso da quello della casta tanto criticata. Per esempio, anche la tanto sbandierata istituzione del forum provinciale ambientale sembra più un’ iniziativa calata dall’alto e poco partecipata che la ricerca di un contatto con le realtà impegnate nella difesa dei vari territori della provincia.

Le poche riunioni convocate, sempre per iniziativa dell’assessore, sono state sprecate per parlare del regolamento, prima ancora che dello statuto; per decidere su chi veniva ammesso a partecipare, piuttosto che sulle gravi criticità della nostra provincia e sulle azioni da mettere in campo.

Non sarebbe più apprezzato un assessore che parli chiaramente delle sue difficoltà piuttosto che uno che proclama vittorie inesistenti e ammette le sue difficoltà solo se messo alle strette, ed a fallimenti ormai evidenti? Se la questione del liceo a Telese è stata veramente risolta, è possibile saperlo? Gli studenti, il personale della scuola, i cittadini tutti gradirebbero, almeno questa volta, risposte puntuali. 

 

 

 

     

 Valle Telesina


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