3 gennaio 2009
Telese, microcriminalità, «cresce la paura»
 

 

02-01-2009

 

 I cittadini lamentano un aumento degli episodi in qualche modo legati al fenomeno. Preoccupato il parroco che auspica interventi efficaci da parte degli organi competenti...

Tranquillità che non c’è più.

A Telese Terme, l’anno 2008 si è concluso con una recrudescenza della microcriminalità. L’inizio del nuovo ne fa temere la persistenza e con essa l’accrescersi di timori che inducono a desistere dal frequentare spazi che non siano quelli del perimetro domestico. L’improvviso acuirsi del fenomeno che potrebbe essere più d’importazione, piuttosto che locale,. ha suscitato preoccupazione in molti settori della società telesina, soprattutto la terza età, bersaglio sicuramente più semplice nel compimento di taluni episodi. Il problema sta creando disagi anche alla comunità dei fedeli.

Interprete di queste difficoltà è il parroco di Telese Terme, don Gerardo Pescitelli: i fedeli, afferma, hanno qualche timore a frequentare le funzioni che si svolgono in Chiesa -soprattutto quelle in orario serale - perché c'è la paura di essere vittima di azioni microcriminali. Gli ultimi episodi verificatisi nella cittadina, continua il parroco, hanno determinato apprensione in questa fascia d’età destinata a continuare se il fenomeno non dovesse regredire.

Don Pescitelli osserva che la presenza delle forze dell’ordine si avverte - si riferisce soprattutto ai vigili urbani – nelle vicinanze della chiesa parrocchiale il che contribuisce alla sicurezza, ma è ovvio che questo non basta, anche perché le persone non possono essere individualmente scortate sino a casa. Sono necessari, a giudizio del sacerdote, interventi più generali – e, naturalmente, più efficaci - da parte degli organi competenti volti a arginare il fenomeno.

Giovanna Franciosa ci scrive per raccontare di un episodio che, seppur indirettamente, nel suo sviluppo l’ha vista coinvolta. Sono le 9.30 di qualche giorno fa. Nei pressi del cimitero, mentre è in visita ai defunti viene forzata la portiera della sua auto lasciata in sosta laddove lo ha sempre fatto senza nessuna conseguenza. Stavolta però… asportano la borsa della donna, “dentro ci sono soldi e documenti di primaria importanza” - scrive la donna - oltre agli effetti personali .

“Come mai in questo paese ormai colonizzato – sostiene – hanno tanto tempo per perseguitare i cittadini che lavorano , ad iniziare dai “parcheggi blu” e non hanno un “personaggio” da far girare davanti al cimitero ed evitare quello che è successo a me…”? La conclusione dello scritto è piuttosto dimessa…non mi sento più telesina, ma ospite di non so quale paese.”


     

Valle Telesina


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