Quale alleanza per il Pd in vista delle
elezioni per il rinnovo del consiglio comunale
di Telese Terme? Lo scenario attuale, tutt’altro
che identificabile con il definitivo, non
consente di azzardare ipotesi. A dare ascolto,
però, a qualcuno dei leader locali di questa
formazione che, è bene ribadirlo non ha ancora
una struttura – una risposta potrebbe essere:
centrosinistra.
E allora, due le possibilità: schierarsi con
“Altro Futuro”, il raggruppamento che fa capo a
Giovanni Liverini, oppure mettersi in proprio,
facendo leva sul segmento civico nel quale
inserire esponenti dell’area moderata e chissà,
quel partito della Rifondazione comunista che
ora, stante alle voci, minaccia la solitaria
corsa per taluni solo di rappresentanza.
La frequentazione con Liverini, esponente
dell’attuale gruppo consiliare, sarebbe
gestibile se quest’ultimo chiarisse quale
fondamenta ha la sua azione elettorale:
personale o partitica? Par di capire che nel
caso ci si trovasse di fronte ad una identità
più certa del progetto, tutto sarebbe più
facile.
Tra l’altro si discute molto sulla stessa
appartenenza - sopraggiunta durante la militanza
nell’Italia dei Valori - del leader all’Udeur,
da lui sempre smentita, ma indirizzata dalle
frequentazioni pressoché continue alle
manifestazioni pubbliche del Campanile.
E alla luce delle ultime novità (l’Udeur con
il Pdl) si aspetterebbero anche delucidazioni
sul suo rapporto con esponenti del Campanile.
Chiarimenti che associati ai contenuti
programmatici, consentirebbero all’abbraccio di
diventare scontato o, quanto meno, più
realistico. Seconda ipotesi: Pd espressione
della leadership per la quale potrebbero essere
spesi i nomi di Carmine Covelli, Giovanni
Moriello o Giovanni Caporaso.
Questo potrebbe accadere con l’apparentamento
di segmenti moderati che, tanto per fare qualche
nome, potrebbero essere personificati dai
consiglieri uscenti Rito Maglione e Michele
Selvaggio. Se a questi dovesse accompagnarsi
anche Gianluca Aceto, assessore provinciale
all’Ambiente e consigliere comunale uscente,
magari sospinto dalla similitudine con la
coalizione che regge le sorti della Provincia,
allargherebbe la fascia della competitività.
Intanto il Pd ha già mosso un primo incontro
tra gli iscritti al fine di modellare una
struttura partitica che oggi, ancora non c’è. In
settimana, poi, è in programma un altro alla
presenza di Del Basso De Caro, referente
provinciale. In quella circostanza si parlerà
anche del futuro prossimo (in termini di
alleanze) in terra telesina.
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