Il Partito democratico di Telese Terme ha
deciso: sarà coalizione larga. Pressing sul
leader dell’Idv. Intanto la forza politica ha
già pronta un’altra lista alternativa di
centrosinistra...
Un’ assemblea a metà strada tra l’osanna alle
performance recenti di alta politica
trasformista e quella locale sicuramente non
alla pari di quella provinciale. Almeno finora!
Questa in estrema sintesi il resoconto della
serata Pd in terra telesina. La politica nuova
parte da questo. Ma limitandoci a quella locale,
c’è da dire che dopo l’assemblea pubblica
elettorale di Telese, il centro-sinistra o
meglio quello che riuscirà a tirar fuori dal
cilindro verso le elezioni del 6 e 7 giugno
prossimi non è più lo stesso.
In pratica a Liverini e company già da tempo
posti su quella che loro ritengono un’autostrada
verso la formazione di una lista è stato posto
una sorta di ultimatum: evitare l’isolamento dai
partiti per tenere unito il fronte che - lo
ricordiamo - cinque anni fa ebbe la peggio solo
per 100 voti. Nell’affollata assemblea è emerso
questo dato che rivela una strategia da parte
del Pd tutt’altro che di poco conto.
E’ stato soprattutto l’intervento di Carmine
Covelli, a imprimere un’accelerata al processo
di larghe intese. Questi ha criticato il metodo
usato da Liverini, ma nello stesso tempo ha
aperto una possibilità di dialogo che finora è
sembrato non essere uno dei pregi della
coalizione in allestimento.
L’obiettivo della forza politica è arrivare ad
una coalizione larga, larghissima, aperta al
dialogo con tutti i partiti e con tutti i
segmenti della società civile locale. Quindi
discorso aperto anche con il team di “Altro
futuro” il movimento creato da Liverini a patto
e condizione che questi rimoduli il suo
atteggiamento in relazione a talune “esigenze
messe in atto dal partito di Franceschini”: il
suo rapporto con l’Udeur che come è noto ora è
parte del centrodestra, il suo rapporto con i
partiti; il confronto sulla leadership e il
chiarimento con chi ha fatto parte della
coalizione che sta chiudendo la legislatura.
In ogni caso il partito che alle scorse elezioni
provinciali ha avuto una buona affermazione con
il candidato Carmine Covelli che potrebbe subito
incarnare la carica di sindaco qualora si creino
le condizioni per una lista e cioè nel caso
salti l’accordo con Liverini. Quattro liste,
quindi, quella di Capasso, D’Occhio, Liverini e
Covelli.
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