16 aprile 2009
Telese edilizia, ecco il ‘protocollo della legalità’  
 

 

15-04-2009

 

La giunta comunale di Telese Terme dice sì al ‘Protocollo di legalità’. Con delibera numero 76 del 7 aprile scorso l’esecutivo ha infatti approvato lo schema di questo protocollo della Casa Comunale con la Prefettura di Benevento.

Nei prossimi giorni – si legge nella nota diramata ieri dall’ufficio stampa telesino – il sindaco Gennaro Capasso si recherà in Prefettura per la sottoscrizione congiunta con il Prefetto Antonella De Miro.

Il protocollo – come spiega la nota – parte dalla considerazione che anche nella provincia di Benevento, a causa della sua contiguità geografica con la provincia di Caserta, “caratterizzata dalla presenza di pericolosi gruppi camorristici interessati a investimenti economici correlati ai settori dell’edilizia e dei lavori pubblici”, si sono verificati, negli ultimi tempi, episodi di danneggiamenti nei cantieri, riconducibili ad attività estorsive.

Questo protocollo è costituito da undici articoli e “impegna il Comune ad inserire nei bandi per l’affidamento di appalti e di lavori pubblici di importo pari o superiore a 250.000 euro una serie di clausole per acquisire, preventivamente all’aggiudicazione definitiva, le informazioni antimafia ai sensi del Dpr 252/1998 per la ditta aggiudicataria e le ditte che seguono nella graduatoria.

Il Comune – recita ancora l’articolo 7 – si impegna a diramare opportune direttive agli uffici dipendenti, affinché sia prestata la massima attenzione in fase di gara alla eventuale presenza di elementi che possano far ritenere sussistenti possibili cointeressenze tra i partecipanti alle gare, partecipazioni incrociate e/o collusioni tendenti ad inquinare e turbare lo svolgimento delle gare medesime”.

Inoltre “il Comune si impegna affinché i bandi di gara e i capitolati speciali di appalto prevedano espressamente clausole di autotutela, allo scopo di contrastare l’accertato fenomeno dei tentativi di turbativa d’asta”.

Il Comune si impegna affinché “vengano disposte verifiche della veridicità delle autocertificazioni prodotte dalle ditte per la partecipazione alle gare ovvero acquisire autorizzazioni, concessioni, finanziamenti, contributi… venga effettuata la vigilanza presso le attività cantieristiche autorizzate nel territorio comunale… venga garantita la rigorosa osservanza della legislazione antimafia ai fini del rilascio di licenze, concessioni…”.

Infine per quanto attiene l’edilizia privata l’articolo 9 recita testualmente: “Il Comune si impegna a richiedere per ogni singolo atto concessorio da rilasciare da parte degli uffici edilizia privata e condono, autocertificazione antimafia. Per tutti gli interventi che superano i 5.000 metri cubi (un condominio di media grandezza, ovvero un piano di lottizzazione o intervento costruttivo), si riserva di richiedere alla Prefettura apposita informativa antimafia ai sensi dell’art.10 Dpr 252/98 e per tutti gli interventi attinenti attività produttive ed insediamenti in aree industriali ed artigianali.

Con l’atto di rilascio di autorizzazioni e/o concessioni comunque finalizzate all’esercizio di attività imprenditoriali sarà richiesto alla ditta di provvedere a comunicare le modalità di affidamento dei lavori, la ditta esecutrice, il numero dei lavoratori occupati, qualifiche e criterio di assunzione, al fine di rendere tempestivi ed agevoli i controlli sull’osservanza delle norme previdenziali ed assicurative e sulla sicurezza dei luoghi di lavoro”.

 



 
 

Valle Telesina


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