26 maggio 2009

Telese, la statua della Madonna in via F.Coppi 

Salvatore Sorrentino

 

 

 

 

L’abbattimento delle distanze tra chiesa e popolo attraverso la diffusione della parola di Dio direttamente nelle case e sul territorio, è stato uno dei più grandi insegnamenti che il mai abbastanza compianto Papa progressista Giovanni Paolo II ci ha lasciati.

 

Anche per questo da alcune settimane la statua della Santa Vergine, peregrina per i diversi quartieri del paese ricevendo ovunque acclamazioni ed accoglienze trionfali. Partita dalla chiesa parrocchiale il 4 maggio, vi farà ritorno il 31 dopo aver attraversato tutto il territorio comunale.

 

 

Nell’ultimo fine settimana è stata ospite nell’estrema periferia, in via Fausto Coppi, ed anche in questo quartiere i residenti si sono dati un gran daffare per accoglierla degnamente.

 

Sabato sera, già dal cavalcavia della via turistica del lago, è stato un tripudio di fiori, nastri bianchi e azzurri, coccarde, candele, inni e gruppi di fedeli che salmodiando hanno accompagnato l’icona della Vergine all’ingresso del luogo che l’avrebbe ospitata, dov’è stata accolta dall’esplosione di fuochi pirotecnici di benvenuto.

 

 

 

Alla Santa Messa che si è tenuta domenica sera, si sono riuniti numerosi i fedeli del luogo potendo in tal modo apprezzare l’omelia sempre puntuale e coinvolgente del parroco Don Gerardo.

 

 

Da tempo immemore la chiesa svolge il difficile compito di aggregazione ed integrazione sociale; per quanto ci riguarda ciò è reso ancor più difficile dall’incessante ondata migratoria che sta investendo Telese negli ultimi anni.

 

In questo senso, la Madonna ha compiuto nella nostra zona un “grosso miracolo.” Fino a venerdì mattina il quartiere era composto da gruppi eterogenei e disarticolati di famiglie che nella loro interazione, si limitavano alle semplici necessità di civile convivenza. In occasione della venuta dell’effige, si è dipanata una matassa intricata di fili invisibili che ha provocato uno spontaneo ma inarrestabile movimento di cooperazione: in breve tempo l’intera zona era mobilitata e agiva  solidalmente per il successo dell’iniziativa.

Grazie a Maria, laddove prima esisteva indifferenza ora c’è fratellanza, dov’era diffidenza ora c’è amicizia, dov’era freddezza ora calore e passione.

 

Non smetteremo mai di ringraziare la Vergine e i suoi ministri della parrocchia di Telese per questo stupendo quanto inaspettato dono.

 

 

Salvatore Sorrentino. 

 

     

 Valle Telesina


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