22 ottobre 2009
Intervista ad Aceto sulla "Operazione Telesia"
Luca Mattei

 

 

Aceto ritorna sull'operazione Telesia   

 

Sono le dieci e quarantacinque di un tranquillo lunedì sera e un Gianluca Aceto calmo e disteso siede al tavolo di un noto pub di Telese Terme, la cittadina sannita finita su tutti i maggiori portali d'informazione italiani e in tutti i telegiornali nazionali per il clamore sollevato dagli arresti legati alla cosiddetta “tangentopoli telesina”.

 

Stasera Gianluca Aceto è in giro nonostante gli impegni che lo legano al mandato di assessore provinciale all'ambiente e commissario straordinario all'emergenza rifiuti. Parla in veste di cittadino di Telese Terme e di esponente del locale circolo PRC Vera Lombardi che, come affermato in un recente comunicato, “lavora sin da ora per costruire una compagine seria e forte, democratica, aperta, viva”.

 

Per descrivere il suo stato d'animo usa una citazione che forse risente del recente soggiorno negli Stati Uniti. E' il Calvino delle Lezioni Americane che spiega la leggerezza pensosa: “spero innanzitutto di avere dimostrato che esiste una leggerezza della pensosità, così come tutti sappiamo che esiste una leggerezza della frivolezza; anzi la leggerezza pensosa può far apparire la frivolezza come pesante e opaca”.

 

Gianluca è preoccupato ma contemporaneamente si sente più leggero, in pace con l'universo, come chi per anni porta avanti una battaglia affrontando sacrifici e combattendo contro dubbi che vengono spazzati via in un solo colpo. Ricorda i momenti difficili, quando a Telese la maggior parte delle persone lo osteggiavano ma ritiene che adesso si sia giunti a una svolta per cui niente sarà più come prima.

 

Come impone la prassi parla da garantista ma precisa di aver fiducia nella giustizia per quanto riguarda tutto il complesso iter che attiene ai tre gradi di giudizio previsti dall'ordinamento. L'attuale maggioranza invece, “senza il suo leader naturale e senza nessuno che possa sostituirlo, si trova ad affrontare fatti enormi e va avanti giorno per giorno aspettando che un aiuto possa arrivare nel breve da un favorevole pronunciamento del tribunale del riesame”.

 

E' questo allora il momento opportuno per rilanciare quel disegno politico che da sempre lo ha visto impegnato e che appena qualche settimana fa sembrava un sogno irrealizzabile. “La chiave sta nel far capire alla gente che un sistema diverso di sviluppo è possibile e che esistono modelli di business alternativi e più competitivi.

 

Il sistema che ha operato finora si è affermato perché appariva vincente e di successo, perciò in molti lo difendono ancora. In realtà però esso ha causato enormi danni all'economia locale, con le decine di milioni di euro distorte dai lavori pubblici e con l'annesso meccanismo di riproduzione di una classe politica che ha aveva in Telese Terme il triste primato della regia”.

 

Certo i lavoratori che ora resteranno disoccupati sono un problema che riguarda tutti e per questo Aceto ha in agenda un incontro con i sindacati per predisporre una cassa integrazione ordinaria. Ma resta il fatto che lo sviluppo e l'occupazione non possono e non devono assolutamente essere legati in maniera esclusiva all'edilizia.

 

A tal proposito torna sulle dichiarazioni rese da D'Occhio in sede di interrogatorio: “Il giro degli appalti non riguarda le commesse inferiori ai 100.000 euro ma quelle più ricche (vedi consorzio idrotermale). Inoltre si ignora la torta dell'edilizia privata che supera i 10 milioni di euro e sulla quale mai una parola è stata proferita dall'amministrazione nel corso degli anni”.

 

E continua: “noi che ci siamo sempre scontrati con D'Occhio su questi temi non abbiamo problemi a parlarne ma vorremmo sapere perché invece non arrivano commenti dalla De Girolamo e da Salvatore Verrillo. Posso sapere cosa ne pensano del tesserato PDL D'Occhio seduto in seconda fila ad ascoltare Berlusconi a Benevento? Lo difendono o lo sospendono? E soprattutto cosa pensano di Telese? Gli importa davvero di Telese? Perché non parlano della nostra cittadina che, mai come ora, sta attraversando un momento difficilissimo e esce molto danneggiata da quello che è successo?”.

 

In chiusura gli chiediamo se vede la possibilità di arrivare alle elezioni anticipate e se ritiene possibile un'operazione di distensione sociale con la creazione di una sola lista per operare una pacificazione e risollevare il paese. “Che si voti tra sei mesi o tra quattro anni e mezzo questa volta vi arriveremo più preparati noi e più consapevoli i cittadini. Ci basta poter operare in un quadro di regole trasparenti e valide per tutti per poter essere sereni e liberi. Fronte unitario va bene. Magari ci si riuscisse!”. 

 

 Luca Mattei

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it