intervento riferito a: Ezio Esposito risponde a Rosanna Filippone

 

 

14 novembre 2009
Telese, dialogo Filippone- Esposito
Rosanna Filippone - Ezio Esposito

 

 

Gentile sig.Esposito, le sue farneticazioni non meriterebbero risposta, ma devo constatare, con grande rammarico, che prevale ancora una volta l'inciucio e la maldicenza sulla realtà dei fatti. Le basti sapere che al progetto di prevenzione hanno già aderito quasi tutti i Comuni dell'Ambito B3 e gli altri sono in attesa di applicarlo dopo Telese. Come già detto è uno screening sul territorio. Sinceramente da lei mi sarei aspettata più saggezza e rispetto della verità, ma purtroppo non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire...

Le auguro ogni bene

Rosanna Filippone

 


Gentile Signora Filippone,

 

Ho letto il Suo messaggio. Le dico subito che rimango comunque dell'avviso che, stante la pur lodevole iniziativa dei Comuni, di cui ha ampiamente reso edotti i lettori,  cosa giusta e santa, le rispondo che chi ha prospettive di guadagno (dalla vendita di protesi) deve  pagarsi le  spese promozionali. Punto. Altrimenti la dietrologia mi fa brutti scherzi.

Nel passato recente Lei, volendo conoscere la storia locale, mi chiese dove poter comprare dei volumi adatti allo scopo. Così, avendo dei volumi invenduti, prodotti dalla mia tipografia e attinenti la sua richiesta, fui molto lieto di regararLe copie.

Ritengo, però, che della storia recente (20/25 anni) Lei conosca poco. E a proposito di dietrologia, confesso che ne sono affetto, e desidero  spiegarne l'origine. Le racconterò di un mio primo infelice episodio connesso alla più disgraziata delle esperienze politiche.

Nell 1985 fui eletto, in Consiglio Comunale, assessore al commercio. La informo, inoltre, che Giuseppe D'Occhio, lo volli io Sindaco, dopo un duro scontro nella sezione della 'Colomba', associazione Civica, che insieme ai 'giovani DC'  prevalse contro una lista di Sinistra.

Pino, giovane sindaco di 28 anni, non era ancora laureato, e, pertanto, era afflitto da scarse possibilità economiche.

Alla più grossa impresa di Telese, una Snc, in quell'anno scadeva una concessione ultracentenaria per lo sfruttamento di una miniera pubblica e si paventava una gara d'appalto a più voci per cui l'Amministratore Unico si dette subito da fare per conquistarsi le simpatie del Sindaco: Come? Con le prime 'donazioni' che in precedenza aveva offerto anche a me senza successo.

Da notare che nell'85 l'Impresa mi dava lavoro per 40milioni di Lire annuali circa. Quando in Giunta, senza preavviso, Pino portò una bozza per il rinnovo di appalto in favore della già nominata impresa, scritta su un foglietto a matita mi ribellai.

Chiesi a Pino, formalmente, su carta intestata del Comune, una discussione allargata al Consiglio Comunale. Pino mi 'fece sapere' che il contratto era quello. La mia opposizione a quel contratto che consideravo il libro dei sogni, buono a fare lo specchietto delle allodole, mi costò subito la perdita dei lavori tipografici dell'Impresa, cosa già messa in conto dal sottoscritto. 

Quello che posso dire è che Pino dopo l'approvazione della concessione termale si emancipò... (Altro punto di scontro con i colleghi Democratici Cristiani, di cui Pino era il capo, avvenne sul PRG. Ma di questo parlerò, a parte, su sollecitazione di amici...Mi preme dire che, politicamente, ci tenevo a dissociarmi dall'operato dei Democristiani perché non  condividevo il loro operato). 

Dopo l'approvazione PRG Scrissi le mie dimissioni da assessore e da consigliere e le consegnai nelle mani di un d'Occhio, testa china sulla scrivania. Iniziai da allora una guerra cartacea fatta di manifesti e volantini che durò almeno dieci anni... alla fine di questo.'papello'... converrà che l'Operazione Telesia qualche ragione me l'ha riconosciuta, se predicavo che Pino era un soggetto criminogeno. Confesso che l'epilogo suddetto mi ha fatto male, visto lo sputtanamento di Telese in ogni angolo del Mondo.

Inoltre, per non farneticare più... in seguito, scriverò di mattino all'alba perché mi sono accorto che farlo dopo pranzo, dopo due bicchierozzi di Aglianico del Taburno, e con gli occhi che 's'appapagnano' non è proprio il caso!.

Cordialità

 

 

 

     

 Valle Telesina


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