Gentile sig.Esposito, le sue farneticazioni non
meriterebbero risposta, ma devo constatare, con
grande rammarico, che prevale ancora una volta
l'inciucio e la maldicenza sulla realtà dei
fatti. Le basti sapere che al progetto di
prevenzione hanno già aderito quasi tutti i
Comuni dell'Ambito B3 e gli altri sono in attesa
di applicarlo dopo Telese. Come già detto è uno
screening sul territorio. Sinceramente da lei mi
sarei aspettata più saggezza e rispetto della
verità, ma purtroppo non c'è peggior sordo di
chi non vuol sentire...
Le
auguro ogni bene
Rosanna Filippone
Gentile Signora Filippone,
Ho
letto il Suo messaggio. Le dico subito che
rimango comunque dell'avviso che, stante la pur
lodevole iniziativa dei Comuni, di cui ha
ampiamente reso edotti i lettori, cosa giusta e
santa, le rispondo che chi ha prospettive
di guadagno (dalla vendita di protesi) deve
pagarsi le spese promozionali. Punto.
Altrimenti la dietrologia mi fa brutti scherzi.
Nel passato recente Lei, volendo conoscere
la storia locale, mi chiese dove poter comprare
dei volumi adatti allo scopo. Così, avendo
dei volumi invenduti, prodotti dalla mia
tipografia e attinenti la sua richiesta, fui
molto lieto di regararLe copie.
Ritengo, però, che della storia recente (20/25
anni) Lei conosca poco. E a proposito di
dietrologia, confesso che ne sono affetto, e
desidero spiegarne l'origine. Le racconterò
di un mio primo infelice episodio connesso alla
più disgraziata delle esperienze politiche.
Nell 1985 fui eletto, in Consiglio Comunale,
assessore al commercio. La informo, inoltre, che
Giuseppe D'Occhio, lo volli io Sindaco, dopo un
duro scontro nella sezione della 'Colomba',
associazione Civica, che insieme ai 'giovani
DC' prevalse contro una lista di Sinistra.
Pino, giovane sindaco di 28 anni, non era ancora
laureato, e, pertanto, era afflitto da scarse
possibilità economiche.
Alla più grossa impresa di Telese, una Snc, in
quell'anno scadeva una concessione
ultracentenaria per lo sfruttamento di una
miniera pubblica e si paventava una gara
d'appalto a più voci per cui l'Amministratore
Unico si dette subito da fare per conquistarsi
le simpatie del Sindaco: Come? Con le
prime 'donazioni' che in precedenza aveva
offerto anche a me senza successo.
Da
notare che nell'85 l'Impresa mi dava lavoro per
40milioni di Lire annuali circa. Quando in
Giunta, senza preavviso, Pino portò una bozza
per il rinnovo di appalto in favore della già
nominata impresa, scritta su un foglietto a
matita mi ribellai.
Chiesi a Pino, formalmente, su carta intestata
del Comune, una discussione allargata al
Consiglio Comunale. Pino mi 'fece sapere' che il
contratto era quello. La mia opposizione a quel
contratto che consideravo il libro dei sogni,
buono a fare lo specchietto delle allodole, mi
costò subito la perdita dei lavori tipografici
dell'Impresa, cosa già messa in conto dal
sottoscritto.
Quello che posso dire è che Pino dopo
l'approvazione della concessione termale si
emancipò... (Altro punto di scontro con i
colleghi Democratici Cristiani, di cui Pino era
il capo, avvenne sul PRG. Ma di questo parlerò,
a parte, su sollecitazione di amici...Mi preme
dire che, politicamente, ci tenevo a dissociarmi
dall'operato dei Democristiani perché non
condividevo il loro operato).
Dopo l'approvazione PRG Scrissi le mie
dimissioni da assessore e da consigliere e le
consegnai nelle mani di un d'Occhio, testa china
sulla scrivania. Iniziai da allora una guerra
cartacea fatta di manifesti e volantini che durò
almeno dieci anni... alla fine di questo.'papello'...
converrà che l'Operazione Telesia qualche
ragione me l'ha riconosciuta, se predicavo che
Pino era un soggetto criminogeno. Confesso che
l'epilogo suddetto mi ha fatto male, visto lo
sputtanamento di Telese in ogni angolo del
Mondo.
Inoltre, per non farneticare più... in
seguito, scriverò di mattino all'alba perché mi
sono accorto che farlo dopo pranzo, dopo due
bicchierozzi di Aglianico del Taburno, e con gli
occhi che 's'appapagnano' non è proprio il
caso!.
Cordialità
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