1 novembre 2009
Operazione Telesia, "Malaffare cultura dominante"
Domenico Longo

 

Editoriale de "L'altra voce" di ottobre 2009

 

Il malaffare è diventato oramai cultura dominante

di Domenico Longo

 

Degli arresti effettuati a Telese Terme dalla Guardia di Finanza di Benevento il dodici di ottobre scorso, se ne parlava già larvatamente da qualche anno. I termini esatti delle vicende contestate non si conoscevano, così come pure, a parte il sindaco, l'identità dei soggetti indagati, ma si sapeva che la Guardia di Finanza aveva già da qualche anno concluso e consegnato alla Procura della Repubblica di Benevento un primo faldone contenente reati gravi commessi sul territorio telesino e legati per lo più ad appalti pubblici.

 

Titolare dell'indagine è il Sostituto Procuratore, Clemente. Ad essere colpite sono state una quindicina di persone, tutte tratte in arresto (solo 3 ai domiciliari), con pesanti capi d'accusa: "associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d'asta; corruzione; truffa e falso". Altre 60 persone coinvolte a vario titolo, hanno ricevuto altrettanti avvisi di garanzia.

 

Sono stati colpiti dal provvedimento di detenzione, tra gli altri, il sindaco del comune Giuseppe D'Occhio, il responsabile dell'UTC, un impiegato comunale, Pasquale Giaquinto ed alcuni imprenditori, tra i più vicini all'amministrazione Pietro Paolo Pacelli e Pasquale Iorio.

 

Quelli che si dicevano meglio informati nella fase preliminare, azzardavano l'ipotesi che i reati da contestare al sindaco potessero riferirsi per lo più a collusioni con il temuto clan dei casalesi, per via di lavori più consistenti effettuati sul territorio telesino, per il passato, come quelli che hanno interessato le sponde del fiume Calore, ad esempio, concessi in appalto a ditte chiacchierate del basso casertano proprio da D'Occhio in qualità di Autorità di bacino del Liri Garigliano, o come altri effettuati sulle alture telesi-ne. Se ci dovessero essere sviluppi delle indagini in tal senso forse sapremo come stanno realmente le cose, posto che tali fatti facciano parte del faldone delle indagini.

 

Telese negli ultimi anni ha subito forti sollecitazioni legate al settore edilizio e dunque infrastrutturale per ciò che riguarda i lavori pubblici. Nell'ultimo decennio sono aumentate esponenzialmente le costruzioni per civile abitazione e quelle destinate ad attività commerciali. La conseguenza di tutto ciò è rinvenibile anche nell'enorme speculazione che esiste nel settore edilizio proprio a Telese e più di ogni altro luogo sannita.

 

Se si iniziasse un'indagine in questa direzione, che in molti casi ha favorito spudoratamente pochi soggetti rendendoli facilmente ricchi attraverso il cal-pestio della dignità della maggioranza degli altri cittadini, i risultati giudiziari non sarebbero meno gravi degli attuali.

 

Va certamente riconosciuto che questo andazzo, però, è oramai genera-lizzato a livelli nazionali. Le amministrazioni comunali sono in realtà solo le cellule minori, che si sono adeguate in molti casi a quella che è diventata cultura sociale della politica.

 

Nel Sannio, tuttavia, non s'era mai vista un'indagine contro una pubblica amministrazione che sfociasse in un risultato simile. Forse ci ha pensato sempre "san Clemente", l'altro, a frenare i potenziali esuberi della giustizia. E così, tutte le denunce contro le pubbliche amministrazioni o contro quelli che possono essere definiti centri di potere politico, per il passato, hanno riscosso scarsissimo interesse da parte di Sostituti fallaci.

 

L'ex Procuratore capo, Ruggiero Pilla, s'è persino beccato qualche denuncia (una dal sottoscritto) che rimarcava questo suo stato di frequente lassismo verso i reati da perseguire. Naturalmente se è vero che il pesce inizia a puzzare dalla testa, il grosso delle altre istituzioni si è semplicemente uniformato, lasciandosi andare "nell'usuale scia del vento".

 

Pur tuttavia vanno fatte le dovute eccezioni e Proprio il Sostituto Procuratore Clemente, titolare dell'indagine a dire dei più, ne costituisce una. Va aggiunto che, una volta effettuati gli arresti, in sede di comunicato stampa, anche il neo Procuratore capo, Giuseppe Maddalena, ha manifestato l'intenzione di perseguire particolarmente questo genere di reati.

 

A questo punto, nel Sannio, intervenga la consapevolezza che Telese è solo la punta di un iceberg e che perciò, dato il regresso e prolungato disinteressamento manifestato fino a questo punto, all'eventuale verificarsi di tale ipotesi sarebbero veramente pochi i comuni sanniti a salvarsi dall'eventuale bufera giudiziaria.

 

 

 

     

 Valle Telesina


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