Tangentopoli a Telese, i verbali
«Il sindaco ha mangiato con sette bocche»
di
GIGI DI FIORE
BENEVENTO (13 ottobre) - Un padre padrone nella
vita politica di Telese. Da non meno di una
ventina d’anni, dire Telese Terme significa dire
Giuseppe D’Occhio (il sindaco finito ieri in
carcere nell'ambito dell'operazione Telesia) e
il suo gruppo di maggioranza politica.
E
non è un eufemismo per l’attuale sindaco, già
primo cittadino dal 1995 al 2004 e poi assessore
ai Lavori pubblici. Fu lui, infatti, a spingere
per il referendum che impose alla cittadina la
denominazione di Telese Terme al posto della
meno significativa Telese.
Un
potente nella politica e gestione locale della
cittadina, diventata famosa per le feste
nazionali dell’Udeur, negli ultimi tempi al
centro di un’espansione edilizia senza
precedenti. Tornato da qualche mese tra le
braccia dell’Udeur, D’Occhio ha gravitato
nell’Udc, prima nel Ccd e ancora prima nella Dc.
Scrive il gip Maria Di Carlo: «Le sue funzioni
gli hanno consentito di esercitare un peso
specifico nell’orientamento delle scelte del
Comune, non solo sotto il profilo politico e
amministrativo, ma anche sulla concreta attività
gestionale». D’Occhio, 53 anni, ingegnere edile,
amministratore della società «Capasso & Romeo
srl», sposato e padre di 3 figli, viene accusato
di aver preso tangenti per favorire un cartello
d’imprese in non meno di una ventina di appalti
dal 2002 al maggio 2009.
Il
suo conto corrente e quello della moglie
Antonella Zoccolillo, napoletana dei Colli
Aminei ginecologa all’ospedale di Cerreto, è
stato messo al setaccio dalla guardia di finanza
di Benevento, che avanza sospetti anche
sull’acquisto di una Mercedes da 40mila euro.
Il
26 febbraio 2008, parlano al telefono Lucia
Cutillo, mamma dell’imprenditore Almerico
Fasano, e Paola Biondo che ne è la fidanzata. «Almerico
è troppo affezionato a Pino D’Occhio», dice la
Cutillo. E risponde Paola Biondo: «Non se ne
deve approfittare, fino a che stiamo tutti
quanti amici ci vogliamo bene, poi quando la
nave affonda ognuno pensa ai fatti suoi».
Sono i giorni delle perquisizioni, trapelano
indiscrezioni sull’inchiesta. Il 18 marzo
successivo, Paola Biondo si lamenta che D’Occhio
è scomparso temendo le indagini. «È una cosa che
mi fa troppo innervosire», dice la fidanzata
dell’imprenditore. E le risponde Lucia Cutillo:
«Sì, ma Paola il discorso è che questo ha
mangiato con sette bocche... Mezzo Telese, mezzo
Telese è suo hai capito, quello è a lui che
vogliono». |