13 ottobre 2009
Il sindaco ha mangiato con sette bocche
 

 

Tangentopoli a Telese, i verbali
«Il sindaco ha mangiato con sette bocche»

di GIGI DI FIORE

 

BENEVENTO (13 ottobre) - Un padre padrone nella vita politica di Telese. Da non meno di una ventina d’anni, dire Telese Terme significa dire Giuseppe D’Occhio (il sindaco finito ieri in carcere nell'ambito dell'operazione Telesia) e il suo gruppo di maggioranza politica.

E non è un eufemismo per l’attuale sindaco, già primo cittadino dal 1995 al 2004 e poi assessore ai Lavori pubblici. Fu lui, infatti, a spingere per il referendum che impose alla cittadina la denominazione di Telese Terme al posto della meno significativa Telese.

Un potente nella politica e gestione locale della cittadina, diventata famosa per le feste nazionali dell’Udeur, negli ultimi tempi al centro di un’espansione edilizia senza precedenti. Tornato da qualche mese tra le braccia dell’Udeur, D’Occhio ha gravitato nell’Udc, prima nel Ccd e ancora prima nella Dc.

Scrive il gip Maria Di Carlo: «Le sue funzioni gli hanno consentito di esercitare un peso specifico nell’orientamento delle scelte del Comune, non solo sotto il profilo politico e amministrativo, ma anche sulla concreta attività gestionale». D’Occhio, 53 anni, ingegnere edile, amministratore della società «Capasso & Romeo srl», sposato e padre di 3 figli, viene accusato di aver preso tangenti per favorire un cartello d’imprese in non meno di una ventina di appalti dal 2002 al maggio 2009.

Il suo conto corrente e quello della moglie Antonella Zoccolillo, napoletana dei Colli Aminei ginecologa all’ospedale di Cerreto, è stato messo al setaccio dalla guardia di finanza di Benevento, che avanza sospetti anche sull’acquisto di una Mercedes da 40mila euro.

Il 26 febbraio 2008, parlano al telefono Lucia Cutillo, mamma dell’imprenditore Almerico Fasano, e Paola Biondo che ne è la fidanzata. «Almerico è troppo affezionato a Pino D’Occhio», dice la Cutillo. E risponde Paola Biondo: «Non se ne deve approfittare, fino a che stiamo tutti quanti amici ci vogliamo bene, poi quando la nave affonda ognuno pensa ai fatti suoi».

Sono i giorni delle perquisizioni, trapelano indiscrezioni sull’inchiesta. Il 18 marzo successivo, Paola Biondo si lamenta che D’Occhio è scomparso temendo le indagini. «È una cosa che mi fa troppo innervosire», dice la fidanzata dell’imprenditore. E le risponde Lucia Cutillo: «Sì, ma Paola il discorso è che questo ha mangiato con sette bocche... Mezzo Telese, mezzo Telese è suo hai capito, quello è a lui che vogliono».

 

     

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