L’Amministrazione senza il primo cittadino
D’Occhio, smarrimento e preoccupazione.
Possibili scelte: azione della Prefettura?
Dimissioni del sindaco? Reggenza del vicario?...
Quale
scenario amministrativo dopo la deflagrazione
della tangentopoli telesina? Difficile prevedere
una possibilità secca, anche per le condizioni
al contorno che sono diverse e dalla probabilità
di verifica tutte alte, perciò altamente
condizionanti in un senso o nell’altro o in un
terzo, o addirittura in un quarto… e qui ci
fermiamo. Quattro i possibili, dunque. - La
Prefettura decide per la sospensione del
consiglio comunale di Telese Terme. La
rappresentanza territoriale del Governo può
decidere in questo senso quando la fascia
tricolore è soggetto ad un impedimento. Il
dettame legislativo non specifica la tipologia
dell’impedimento. - Il sindaco vicario regge le
sorti dell’amministrazione in attesa
dell’evolversi della vicenda giudiziaria del
primo cittadino. - Il sindaco D’Occhio si
dimette. Una scelta del genere, aprirebbe la
strada a nuove elezioni. - Nove consiglieri si
dimettono avviando le procedure per lo
scioglimento e il ricorso alle urna. Scenari
possibili. Intanto l’amministrazione prova a
fare i conti con il naturale disagio imposto
dalla situazione. Rinviato a data da destinarsi
il consiglio comunale che avrebbe dovuto tenersi
ieri, l’attività si impernia su riunioni e
contatti alla ricerca di un bivio sulla strada
del naturale smarrimento. Si registrano ancora i
commenti delle forze politiche. Il circolo del
Prc di Telese Terme, “Vera Lombardi”, “con viva
preoccupazione segue questi momenti che
catapultano un’intera comunità nel baratro di
una profonda incertezza politica, che aggrava
ulteriormente un spaccato comunitario già
martoriato dalla crisi economica/sociale”.
Atteggiamento equilibrato in attesa degli esiti
dell’indagine, ma il Prc non rinuncia a
continuare a muoversi sul terreno politico, a
portare avanti le battaglie per la difesa del
territorio, della legalità e del bene comune.
Stasera alle ore 19.30, presso la sede del
circolo di via Roma si terrà un’assemblea aperta
a tutti, con il chiaro intento di confrontarsi
su una vicenda che coinvolge tutta la comunità.
“Dai provvedimenti emessi dal Gip su ordine
della Procura della Repubblica di Benevento –
così si esprime in un comunicato Gianluca
Serafini di “Sinistra e Libertà del Sannio” -
emergono fatti gravissimi che ci parlano di un
malaffare diffuso e di una distorsione dell’idea
della politica finalizzata più alla gestione
degli appalti che al governo del territorio
secondo i principi della buona amministrazione.
Le indagini che si concentrano sul periodo
2002-2009 ruotano tutte intorno all’attività
edilizia e non possiamo dimenticare che già nel
2002 l’allora Sindaco di Telese Terme, Pino
D’Occhio, di fronte alla preoccupazione di chi
lanciava l’allarme rispetto all’aggressione del
territorio, denunciò alla Procura della
Repubblica l’On. Nichi Vendola, che aveva
segnalato il pericolo di infiltrazioni
malavitose nella Valle Telesina. Di recente,
all’indomani della formazione della giunta
attuale, il consigliere di opposizione, Gennaro
Capasso, ha denunciato la mancata attribuzione
della delega ai Lavori Pubblici, dichiarando che
“I lavori pubblici sono il vero interesse di
Pino D’Occhio”. Capasso è stato Sindaco Di
Telese Terme dal 2004 al 2009 e D’Occhio è stato
l’Assessore ai Lavori Pubblici della sua Giunta
e, pertanto, non può limitarsi a dire questo.
Credo che, almeno dal punto di vista politico,
dovrebbe contribuire a fare luce sui metodi di
gestione che ha più volte detto di non
condividere”.
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