«Verosimile l’inquinamento del voto
Necessario approfondimento in Prefettura»
E’ già stata inoltrata la richiesta di audizione
al Prefetto di Benevento. I consiglieri comunali
dei due gruppi di minoranza del Comune di Telese
Terme chiedono, con ogni possibile urgenza, un
incontro per rappresentare la gravissima
situazione venutasi a creare a seguito delle
note vicende giudiziarie che hanno portato
all’arresto del sindaco Giuseppe D’Occhio.E’ già
stata inoltrata la richiesta di audizione al
Prefetto di Benevento.
“Ci preme fin d’ora segnalare – scrivono i due
gruppi - che la gran parte dei cittadini è
sconcertata nell’assistere ad uno spettacolo
paradossale e devastante sul piano della tenuta
sociale (...)
Appare evidente che un luogo di rappresentanza
politica e di democrazia risulti fortemente
inquinato e non più garante di un’attività
amministrativa che possa rispondere agli
interessi generali di una comunità.
Non può essere sottaciuto al riguardo anche il
verosimile inquinamento di un voto popolare
espresso pochi mesi fa (giugno 2009) che ha
portato alla elezione l’attuale sindaco, sospeso
dalle funzioni dalla S.V.
Infatti le notizie giornalistiche apparse subito
dopo gli arresti hanno evidenziato in maniera
inequivocabile gli intrecci
politico-affaristici-corruttivi che non possono
non aver influito sulla regolarità del voto.
Si è appreso inoltre dalla stampa che nelle
operazioni di polizia giudiziaria del 12 ottobre
2009 è stata sequestrata, a carico degli
inquisiti, anche documentazione riportante
rilevanti somme di danaro servite per finanziare
la sopraccitata campagna elettorale del neo
eletto sindaco D’Occhio.
Di fronte a tale situazione i cittadini si
aspettavano che il sindaco e i suoi consiglieri
rimettessero dignitosamente il proprio mandato.
Irresponsabilmente ciò non è accaduto e ci si
trova oggi, a distanza di circa quaranta giorni,
con il sindaco Giuseppe D’Occhio ancora detenuto
in carcere, per conferma del Tribunale del
Riesame, e il vice sindaco Giovanni Caporaso,
inquisito anche lui per associazione a
delinquere ed altro, a svolgere le funzioni di
sindaco”. A questo punto, gli scriventi,
rappresentanti di un consenso del 60% circa
registrato nella competizione elettorale del
giugno 2009, ritengono doveroso e responsabile
approfondire la situazione con il Prefetto.
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