Ogni multa 38 euro: autovelox affare per chi lo affitta  - 23-07-04 - da Il Giornale

 

 

da Il Giornale del 23 luglio 2004.

L'INCHIESTA DI «QUATTRORUOTE» Ogni multa 38 euro: L’autovelox è un affare per chi lo affitta

Le società che noleggiano i rilevatori ricevono dai comuni una percentuale.

Per un fatturato annuo di 250 milioni di euro.

ENZO RIZZO

L'eccesso "di velocità è un business che può fruttare fino a 38 euro a multa. Secondo un'inchiesta pubblicata dal mensile Quattroruote le società che per conto dei comuni gestiscono gli strumenti di misurazione della velocità, meglio conosciuti come autovelox, si possono mettere in tasca più di 73 mila delle vecchie lire per tutte le contravvenzioni agli automobilisti che premono il pedale sull'acceleratore. Cifre assolutamente da non sottovalutare considerando che la premiata società «Eccesso di velocità spa» ha registrato nel 2003 un giro d'affari di 250 milioni di euro, metà dei quali ascrivibili alle attività delle polizie municipali degli 8.102 comuni italiani.

E una parte rilevante di questa cifra finisce nelle casse degli imprenditori specializzati nel noleggio di telelaser e autovelox che hanno dunque nelle amministrazioni che gli appaltano il servizio i loro migliori clienti. Le società italiane dello speedbusinees sono almeno 55, 14 delle quali in Lombardia, quindi Lazio e Puglia con 8 ciascuna. Un altro aspetto controverso denunciato è la prassi dei comuni di dichiarare in anticipo, pur non sapendo quante multe verranno fatte, la cifra che prevedono di pagare alle ditte di noleggio e che in alcuni mesi risulta di gran lunga superiore a quella necessaria per acquistare gli strumenti.

In alcuni casi, rivela sempre Quattroruote, le cifre vengono definite addirittura in sede di capitolato di gara, in altri casi nei bilanci previsionali redatti a fine anno per quello successivo. Va da se quindi, che questo sistema del noleggio percentuale può, secondo il mensile «alimentare polemiche sulla collocazione e sulla taratura degli strumenti e che rischia di trasformare uno strumento per la sicurezza stradale in un sistema per fare soldi a danni dei cittadini».

Un'estate 2004 che da calda rischia dunque di diventare bollente considerando anche la battaglia che si è scatenati sul web contro i 150 all'ora in autostrade e l'ormai prossime maxi esodo di agosto. Migliaia di e-mail di sostegno sono infatti giunte all'Associazione Sostenitori Amici polizia stradale, che aveva preparato un manifesto contro l'innalzamento dei limiti.

Anche la Consulta nazionale della Sicurezza stradale si è già espressa per il «no» ai 150 km/h, limite che però si applicherebbe solo quando non piove e su quei tratti di autostrade (più di 1.100 chilometri su circa 6.500 totali) che hanno determinati requisiti come, per esempio, le tre corsie, quella di emergenza continua, tassi di incidentalità e traffico inferiori alla media nazionale.

 


 

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