Piera, una nostra affezionata lettrice, ci
raccontava qualche settimana fa del suo tentativo di percorrere parte
della pista ciclabile sebbene questa fosse ancora un cantiere aperto.
Ad ostacolare
il tentativo di Piera di pedalare
sulle sponde del Grassano, era stata la vegetazione che invadeva
quasi completamente il tracciato.
Ora che ricordo, anche il tipografo,
quello con "la canotta sporca di ragù e i cazuncielli corti
strappati" il buon Giuseppe Esposito per intenderci, ebbe da
ridire ad
inizio luglio sulle condizioni della pista ciclabile.
(questa foto risale a
qualche mese fa) |
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Qualche giorno fa,
passando sul ponte di via Lagni, ho notato che il tracciato della
pista ciclabile era "nuovamente visibile" ed ovviamente ho pensato che fosse il caso
di provare a percorrerla tutta a cavallo della mia bicicletta. |
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L'occasione si è
presentata nel pomeriggio di oggi e, come al solito, ho portato con
me la mia fedelissima compagna di viaggi: la macchinetta
fotografica. Dal momento che
il tracciato prevede un collegamento "doppio" (vale a dire sulle due
sponde del canale centrale del Grassano) ho deciso di percorrere
entrambi i tratti cominciando con quello di sinistra che da Via Lagni
conduce a Via Roma. |
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La prima parte di "pista
ciclabile" è percorribile. Su tutto il tratto, però, mancano ancora le staccionate di
sicurezza. Ad attirare la mia
curiosità sono stati degli inconfondibili segni di combustione.
In un primo momento ho pensato che si
trattasse solo di un evento episodico ed ho continuato la mia passeggiata. |
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Sono state sufficienti
alcune pedalate per rendermi conto che, "perlopiù" la mia tesi
iniziale stava per essere decisamente smentita. In
effetti, per buona parte del del tracciato sembra che il fuoco sia
stato volontariamente "appiccato" per bruciare le sterpaglie.
Come è evidente dalla foto a lato sono
stati provocati anche danni alle tubazioni appositamente sistemate
per evitare che in periodi di piena il torrente principale possa
tracimare.
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Completato il percorso
sulla sponda di sinistra, mi sono spostato sull'altro versante per compiere il
percorso a ritroso.
Su questo tratto sono state già
sistemate le staccionate di protezione, ma la vegetazione ancora non
è stata del tutto rimossa.
Dopo un centinaio di metri trovo
sul percorso dei cumuli di erbacce ed intuisco che da quel punto in
poi le erbacce sono state rimosse. |
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Pochi metri più avanti
noto che, sulla sponda alla mia sinistra, le erbacce tagliate sono
adagiate nel tratto scosceso e addirittura cadono nel corso d'acqua
sottostante (penso si tratti del collettore di destra) |
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Il tempo di alzare gli
occhi verso il tratto di strada ancora da percorrere e mi si propone
uno spettacolo a dir poco desolante.
Sulla sponda del torrente ci sono
vistose bruciature a testimonianza che le erbacce vengono dapprima
tagliate e poi date alle fiamme direttamente in loco. Le erbacce (o
sterpaglia che dir si voglia) non vengono rimosse e trasportate
altrove come sarebbe la prassi.
A questo punto è ovvio che debba
richiamare l'attenzione dell'Assessore Fuschini che dovrà spiegarci
come mai è stata adottata questa soluzione.
Ricordo che ogni anno il comune di
Telese Terme ha disposto l'affissione nei locali pubblici e sulle bacheche
comunali del testo delle varie ordinanze che vietavano l'accensione di
sterpaglie.
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Sull'argomento sono convinto che
anche gli amici di Legambiente ci forniranno il loro parere.
Ritengo pertanto inqualificabile la
soluzione adottata, ricordando che, oltre ai disagi provocati dal fumo
proveniente dall'accensione di sterpaglie, si sono arrecati notevoli
danni al patrimonio ambientale territoriale. |
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Vorrei rivolgere sull'argomento alcune
domande all'assessore Fuschini:
1) Come mai, caro assessore, nell'opuscolo
relativo alla raccolta multimateriale, e allo smaltimento degli altri
rifiuti, non c'è alcuna indicazione in merito allo smaltimento delle
erbacce e delle sterpaglie?
2) Perché sul sito internet del comune di
Telese Terme non c'è traccia del regolamento comunale e dell'ordinanza che
vieta l'accensione delle sterpaglie?
Caro assessore
Fuschini, Lei che in campagna elettorale ha addirittura esaltato
l'attenzione profusa dalla sua amministrazione per la tutela
dell'ambiente, non Le sembra che situazioni come quella documentata
dalle foto allegate a questo mio intervento siano un pessimo punto di partenza per il suo
mandato?
Dopo le giuste
polemiche sulla raccolta differenziata e le mancate risposte ai
nostri quesiti, comincio a pensare che forse ha intrapreso questo
incarico con troppa superficialità ed ostinata sicurezza:
Considerando i risultati comincio a
chiedermi se non è il caso che Lei cominci a pensare di "appendere le scarpette
al chiodo".
D'altra parte, caro assessore, Lei che può
contare sulla stima dei suoi amici, dovrebbe sfruttare meglio queste sue
amicizie, magari potrebbe farsi consigliare da suoi amici esperti in materia
che potrebbero indicarLe le iniziative da intraprendere.
Ricorda l'intervento
di quel suo "collega di partito", tale Alessandro Orfitelli?
Bene, l'Orfitelli
ha dimostrato ampiamente le sue competenze in materia ambientale e penso
sarebbe felice di aiutare un suo amico che in questo momento appare in
palese difficoltà.
Giuseppe
Grimaldi
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