Iniziativa dell'Ass.Impastato - 06-05-04 - Associazione Impastato

 

 

Iniziativa 8 Maggio ore 10.00

In questi giorni veniamo a sapere, grazie al rapporto di un generale Usa Antonio Taguba, di torture ed abusi commessi da militari Usa nei confronti di prigionieri iracheni nel carcere di Abu Ghraib.

Le parole del generale raccontano che: "Fra l'ottobre e il dicembre 2003 nella struttura di detenzione di Abu Ghraib furono inflitti a diversi detenuti numerosi abusi sadici, clamorosi e sfacciatamente criminali. Gli abusi sistematici e illegali sui detenuti sono stati perpetrati da diversi membri della forza di polizia militare". Il generale fa un elenco ben dettagliato di ciò che sono state nella fattispecie queste torture; parole che evocano fatti agghiaccianti e scabrosi.

Ma a noi italiani ciò non dovrebbe sorprendere molto, a noi italiani questo non dovrebbe far inorridire più di tanto; purtroppo non ci sono le immagini che amplificano la realtà, ma in Italia a Luglio 2001 è successo qualcosa di molto simile: la fine dello stato di diritto tra le pareti di una caserma.

Le testimonianze di coloro che passarono ore, giorni all’interno della caserma di Bolzaneto, come ad esempio Marco Poggi (ex-infermiere di Bolzaneto – autore del libro “Io, l’infame di Bolzaneto”) parlano di violenze e torture, trattamenti inumani e degradanti, sospensione di diritti umani fondamentali, mancate cure mediche a persone già ferite, mancate telefonate a familiari, avvocati, consolato per gli stranieri, tutti i fermati e i detenuti scomparsi nel nulla, “desaparecidos”. Raccontano di mani spezzate a Bolzaneto, di suture senza anestesia, di ragazze trascinate per la collottola e coperte di sputi ed ingiurie da due ali di agenti, prese a calci durante il tragitto verso il bagno. Parlano di canzonette fasciste, di ragazze e ragazzi nudi, derisi ed umiliati. Non furono somministrati né cibo, né acqua, i giovani furono coperti di pugni e calci, costretti a rimanere per ore in piedi col volto verso il muro, gambe divaricate, braccia alzate, anche se feriti, spruzzati da gas urticante, minacciati di morte, di stupro e di altre violenze.

L'emendamento della Lega approvato dalla Camera, nei giorni scorsi, secondo il quale per esserci il reato di tortura le violenze o le minacce devono essere reiterate, è contro le stesse forze di polizia; lo sostiene il Silp-Cgil affermando che così facendo si evoca la falsa immagine di forze dell'ordine pronte a rinunciare a quel principio di legalità che è la prima ragione della loro esistenza.

E’ necessaria una riflessione profonda da parte della società civile sulle storture che stanno avvenendo nello stato di diritto oggi, sulla democrazia nel mondo, in Irak, a Guantanamo, in Italia.

Gli avvertimenti di chi, come Giorgio Bocca, questa democrazia l’ha conquistata sulla propria pelle ed ora la vede messa in discussione da leggi speciali in uno stato di guerra permanente, non possono lasciarci indifferenti.

E’ per fare una riflessione su questi temi che l’Associazione Culturale “Peppino Impastato”, in occasione dell’anniversario della morte di Giuseppe Impastato, invita i cittadini a partecipare all’appuntamento di Sabato mattina alle ore 10.00 presso Libreria Masone.

Sarà in questa occasione fornito materiale ed informazioni su Peppino Impastato e sul Centro di Documentazione Antimafia di cui è vice-presidente il fratello Giovanni Impastato.

L'Associazione Culturale "Peppino Impastato" da appuntamento per Sabato 8 Maggio dalle ore 10.00 in poi alla Libreria Masone in Viale dei Rettori, 71. Distribuzione materiale (libri, cd ed altro) – Informazioni – Tesseramento. Web Zone: http://associazioneimpastato.2ya.com E-mail: ass.impastato@tiscali.it - Infoline: 320-0493849