Conferenza,democrazia e diritti umani - 10-01-04 - Giovanni Lombardi

 

 

NESSUNO TOCCHI CAINO ALLA CONFERENZA DI SANA’A

Si svolgerà a Sana’a, capitale dello Yemen, dal 10 al 12 gennaio, una conferenza su “Democrazia, diritti umani e corte penale internazionale”, nel mondo arabo.

Alla conferenza, organizzata da Emma Bonino e dalla ong “Non c'e' pace senza giustizia” in collaborazione con il Governo dello Yemen, parteciperanno più di 500 delegati arabi, tra cui ministri e parlamentari da 15 paesi.

Tra i partecipanti vi saranno il Presidente dello Yemen Ali Abdulleh Saleh, la regina Ranja di Giordania, il premio Nobel per la pace Shirin Ebadi, il segretario generale della Lega Araba, Amr Mussa e quello dell'Organizzazione per la Conferenza Islamica, Abdelwahed Belkeziz.

Per Emma Bonino, il riconoscimento della Corte Penale Internazionale “rientra in un discorso più ampio, che è quello sulla promozione nel mondo della democrazia”. “Il mio obiettivo – ha detto la Bonino - è quello di dare un' occasione a questa parte del mondo, che la chiede, per approfondire temi estremamente attuali e scottanti: dallo stato di diritto ai principi della democrazia, che sono gli stessi ovunque, alle elezioni libere.”

Alla Conferenza interverrà anche Nessuno tocchi Caino, che ribadirà la necessità di una moratoria stabilita dall’ONU delle esecuzioni capitali. I tribunali internazionali hanno ormai escluso la pena di morte dal diritto internazionale e la maggior parte dei paesi è a vario titolo abolizionista. Ormai, le esecuzioni capitali avvengono per oltre il 97% dei casi in paesi autoritari o illiberali. Il problema dell’abolizione attiene dunque sempre più allo sviluppo della democrazia. La proposta di una moratoria intende essere la creazione di un luogo di incontro tra paesi mantenitori ed abolizionisti che consente agli uni di fare un passo in avanti verso l’abolizione e agli altri di salvare migliaia di vite umane evitando scontri di civiltà.

Ma la moratoria è anche la via più sicura perchè, nel rispetto delle diversità, ogni stato guadagni il tempo necessario perché si affermi al suo interno la consapevolezza di un nuovo diritto umano: non essere uccisi a seguito di una sentenza o misura giudiziaria. Noi sappiamo per esperienza che dopo uno, due, tre anni di moratoria, difficilmente si ritorna indietro, spesso si procede verso la completa abolizione.

I tre giorni di dibattito si concluderanno con una ''Dichiarazione di Sana'a''.

Per saperne di piu' : http://www.npwj.org/modules.php?name=Sections&op=viewarticle&artid=145