Venerdì 4 giugno 2004 partirà la rassegna “Dietro la maschera” che si svolgerà nell’arco di tre giorni (4/5/6 giugno 2004) durante i quali il pubblico sarà chiamato a percorrere un viaggio attraverso l’uomo e la difficile condizione dell’esistenza che crea la necessità di celarsi dietro una maschera scegliendo la dimensione teatrale: una parte che spesso non gli si addice. Dietro la Maschera sarà questo e molto altro: musiche raffinate e testi scelti, attori e musicisti insieme per dare voce, volto ed espressione al volto più vero dell’uomo.

venerdì 4 giugno 2004

SCATOLE

testo di Giuseppe PAVARESE

musiche dei GUERNICA

L’analisi di una realtà simbolica dove tutto è riconducibile a figure geometriche elementari (SCATOLE), dalla TV alle “scatolette semoventi di metallo lucido e colorato, dove ognuno va a modo suo, ognuno più veloce che può”. L’uomo rimane inevitabilmente intrappolato nelle sue creazioni, in luoghi di velocissime immobilità dove si epifanizza un cambio di direzione, in un gioco di specchi deformati il protagonista entra in se stesso dando voce alla sua anime:

«mi ascolta qualcuno...mentre do voce alla mia anima?».

sabato 5 giugno 2004

autori vari

compagnia OMBRE LUMINOSE

Il testo è una elaborazione di vari autori che hanno fatto la storia della drammaturgia legata alla maschera di Pulcinella: Petito, D’Avino, Scarpetta, etc. Canzoni napoletane popolari e classiche, frutto del grande repertorio partenopeo,  fanno da contorno al tutto. Ne consegue uno spettacolo veloce, molto divertente, senza toni oleografici, che vuole essere un omaggio ragionato e distaccato ad una certa tradizione del teatro napoletano, che affonda le sue radici direttamente nella commedia dell'arte.

domenica 6 giugno 2004

TRIBUTO A FABRIZIO DE ANDRÉ

con Pietro Cesare

Una serata per ripercorrere il cammino poetico e musicale del cantautore genovese, dello chansonnier colto e raffinato in cui saranno gli stessi personaggi delle sue ballate (Marinella, Piero, Bocca di Rosa…) l’intensità dei versi i reali attori del recital. Uno spettacolo vivo e vitale nel mondo che ha sognato, per (ri)scoprire il genio e l’umanità della sua opera, una “commedia umana” di inimmaginabile valore, non solo dal punto di vista poetico ma anche psicologico e sociale.