Denuncia al Comune per case IACP - 12-05-04 - da il Sannio Quotidiano

 

 

da il Sannio quotidiano del 12 maggio 2004

TELESE T. / Intervento di Aceto e Grillo sull'assegnazione

Alloggi IACP, Rifondazione contraria all'operato dell'Amministrazione

In calce alla nota le firme di Alfonso Grillo (segretario del circolo cittadino del Partito della Rifondazione Comunista) e di Gianluca Aceto (componente del direttivo del circolo). Ed il documento si occupa di un argomento salito alla ribalta nelle ultime settimane: «l'esposto-denuncia presentato contro il Comune di Telese per la gestione delle procedure di assegnazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (Erp) dell'Istituto Autonomo delle Case Popolari (Iacp)».

Un bando, come ricordano gli esponenti del Prc, emanato quasi un anno fa: «In tutto questo tempo, nonostante le prescrizioni di legge, non si erano avute notizie circa la graduatoria da stilare tra le domande presentate dagli aventi diritto. Più precisamente - sottolineano - la graduatoria è giunta pochi giorni dopo la presentazione dell'esposto... Inoltre alcuni alloggi sarebbero stati concessi a famiglie già assegnatarie di altre unità abitative».

Questo stesso argomento, ricordiamo, venne sollevato qualche mese addietro anche dal segretario provinciale del Sunia (sindacato degli inquilini). In merito, i rappresentanti del partito di Bertinotti rimarcano che le procedure adottate (definite «non ortodosse, e forse anche poco chiare») rendono «legittimi i dubbi da parte di chi, pur avendo presentato regolare domanda di assegnazione, è tuttavia rimasto escluso da ogni beneficio...». E parlano anche di «strana tempistica», puntualizzando come simili episodi si registrano «a ridosso delle elezioni amministrative».

La spregiudicatezza o faciloneria con cui il Comune ha gestito la vicenda - dichiarano Grillo e Aceto - va a danno di tutte la famiglie coinvolte, anche di quelle assegnatarie degli alloggi. Ci risulta, infatti, che quei nuclei familiari che avevano già una casa popolare dovevano riconsegnare formalmente le chiavi - con tanto di verbale - al legittimo proprietario, che è lo lacp e non il Comune. Se questo non fosse stato fatto, quelle famiglie sarebbero passibili di denuncia». In merito Rifondazione evidenzia che proprio «questa scarsa chiarezza» ha finito per alimentare «una guerra sociale tra famiglie bisognose, siano o no esse assegnatarie degli alloggi».

Una situazione che avrebbe richiesto, invece, «maggiore cautela» da parte della Casa Comunale: «Nel caso specifico - sottolineano Grillo e Aceto - era suo dovere impedire a questa guerra sociale di alimentarsi. Invece ha preferito usare i metodi che l'hanno da sempre contraddistinta, senza preoccuparsi delle conseguenze che da ciò sarebbero venute». Da qui l'appello conclusivo, rivolto a tutte le parti in causa, «affinché si giunga alla definizione di una graduatoria per l'assegnazione degli alloggi lacp. Solo in questo modo - dichiarano - si potrà fare chiarezza, fugare ogni perplessità e affidare gli, alloggi a quelle famiglie che, secondo quanto previsto dalle norme, ne avranno maggiore bisogno».

 


 

Il Mattino - Giovedì 13 Maggio 2004

 

 

TELESE. RIFONDAZIONE ACCUSA
«Case popolari, assegnazioni poco trasparenti»

VITTORIO VALLONE
Telese Terme. Si fa sempre più accesa la polemica sull'assegnazione degli appartamenti di proprietà dell'Istituto Autonomo Case Popolari da distribuire a Telese Terme. Agli inizi del mese di maggio, come si ricorderà, alcuni cittadini furono anche denunciati dai carabinieri per l'occupazione abusiva di uno degli appartamenti. Rifondazione Comunista, circolo Vera Lombardi, attraverso una nota a firma di Alfonso Grillo e Gianluca Aceto, rispettivamente segretario del circolo e membro del direttivo, punta i riflettori sulle procedure adottate per l'assegnazione degli alloggi.


«Nelle scorse settimane - afferma la nota - alcuni concittadini hanno formalmente esposto denuncia contro il Comune di Telese per la gestione delle procedure di assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Il relativo bando era stato emanato quasi un anno fa. In tutto questo tempo, nonostante le prescrizioni di legge, non si erano avute notizie circa la graduatoria da stilare tra le domande presentate dagli aventi diritto. Più precisamente, la graduatoria è giunta pochi giorni dopo la presentazione dell'esposto. Inoltre alcuni alloggi sarebbero stati concessi a famiglie già assegnatarie di altre unità abitative.

Sembra evidente che l'adozione di procedure non ortodosse, e forse poco chiare, rende legittimi i dubbi da parte di chi, pur avendo presentato regolare domanda di assegnazione, è tuttavia rimasto escluso da ogni beneficio. Soprattutto se si considera la strana tempistica: sarà senz'altro un puro caso,ma il dato è che tutto questo succede a ridosso delle elezioni amministrative».


Rifondazione punta il dito sulle procedure adottate: «La spregiudicatezza o faciloneria con cui il Comune ha gestito la vicenda va a danno di tutte le famiglie coinvolte, anche di quelle assegnatarie degli alloggi. Ci risulta, infatti, che quei nuclei familiari che avevano già una casa popolare dovevano riconsegnare formalmente le chiavi, con tanto di verbale, al legittimo proprietario Iacp e non il Comune. Se questo non fosse stato fatto, quelle famiglie sarebbero passibili di denuncia».


Secondo Rifondazione la presunta scarsa chiarezza potrebbe alimentare «una guerra sociale tra famiglie bisognose, siano esse o no assegnatarie degli alloggi». Per Grillo e Aceto «l'Amministrazione comunale avrebbe dovuto usare più cautela,e pensare che nel caso specifico era suo dovere impedire a questa guerra sociale di alimentarsi. Invece ha preferito usare i metodi che l'hanno da sempre contraddistinta, senza preoccuparsi delle conseguenze che da ciò sarebbero venute». Rifondazione Comunista conclude esprimendo rammarico per l'accaduto e confidando nel buon senso delle parti in causa affinché si giunga alla definizione di una graduatoria.
 

 

 

 


 

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