LA PROROGA DEI TERMINI DEL CONDONO
EDILIZIO
UN BOOMERANG PER IL GOVERNO E PER LA MAGGIORANZA
Il WWF: "Meglio attendere di conoscere la Sentenza della Corte
Costituzionale"
La proroga al 31 luglio dei termini per la presentazione delle domande del
condono edilizio, in attesa di conoscere i contenuti della Sentenza della
Corte Costituzionale, che si è riunita l'11 maggio scorso, è un atto che
rischia di acuire il contrasto tra organi dello Stato. E' un non-senso, un
atto di propaganda elettorale, che rischia di rivelarsi un boomerang per
il Governo e la maggioranza parlamentare. E' un atto di rottura che
nasconde il fallimento economico, giuridico e sociale delle politiche
governative in campo economico, oltre che una presa in giro per i
cittadini italiani, che ha come unico risultato concreto il sacco del
territorio. Questo il commento del WWF alla proroga del condono edilizio
approvata oggi alla Camera.
"Il Governo - sottolinea il Segretario Aggiunto del WWF Gaetano Benedetto
- o e' in possesso di informazioni che il comune cittadino non ha rispetto
agli orientamenti della Corte Costituzionale, o fa di tutto per nascondere
l'ammanco pari a oltre ¼ delle entrate attese con la manovra finanziaria
2004, il contenzioso aperto con le Regioni sulla costituzionalità del
provvedimento, l'ampia area di malessere sociale (che va da Confindustria
ai sindacati), per un atto che penalizza i cittadini onesti, che
hanno costruito in regola". L'11 maggio si è tenuta l'udienza dinanzi alla
Corte Costituzionale cui otto regioni italiane hanno fatto ricorso,
chiedendo di annullare la legge sul condono dichiarandone l'illegittimità
costituzionale.
Il WWF ha presentato una memoria alla Corte in appoggio all'iniziativa
delle regioni.
Il WWF Italia ricorda come in termini economici dal condono edilizio erano
attesi 3.7 miliardi di euro su una manovra che prevedeva maggiori entrate
per 14.4 miliardi di euro. E il Governo di fronte al deserto delle
adesioni al condono rischia la bancarotta, come ha rilevato la Corte dei
Conti nel suo documento sulla Legge Finanziaria che ha censurato la
tendenza a sostituire il gettito ordinario con quello straordinario, che
droga il bilancio dello Stato, ricordando come le maggiori entrate attese
per: "nove decimi (12 miliardi) riguardano entrate straordinarie
(alienazione sotto varie forme di immobili pubblici, condono edilizio e
demaniale, concordato preventivo, proroga del condono fiscale)". Il WWF
ricorda, infine, che le amministrazioni locali dovranno sopportare oneri
per urbanizzazioni primarie pari a più del doppio degli oneri versati dal
cittadini (24 mila euro a fronte di 11 mila).
Sotto il profilo della Costituzionalità,
bisogna ricordare che prevedere un condono edilizio con decreto legge, è
incostituzionale per la palese mancanza dei presupposti di "necessità e
urgenza" imposti dall'articolo 77della Costituzione. Il provvedimento di
condono, inoltre, viola apertamente il principio di uguaglianza, la tutela
del paesaggio e del patrimonio storico- artistico, dell'ambiente (
articoli 3 , 9 e 32 della Costituzione), nonché il Titolo V della
Costituzione che ha inserito il "governo del territorio" , e quindi la
disciplina della materia urbanistico-edilizia, tra le materie di potestà
legislativa "concorrente" tra lo Stato e le Regioni.
Roma, 25 maggio 2004 - Ufficio stampa WWF: 0684497266-377-373
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