Proroga per il condono edilizio - 31-05-04 - Mario De Chenno

 

 

LA PROROGA DEI TERMINI DEL CONDONO EDILIZIO
UN BOOMERANG PER IL GOVERNO E PER LA MAGGIORANZA


Il WWF: "Meglio attendere di conoscere la Sentenza della Corte Costituzionale"


La proroga al 31 luglio dei termini per la presentazione delle domande del condono edilizio, in attesa di conoscere i contenuti della Sentenza della Corte Costituzionale, che si è riunita l'11 maggio scorso, è un atto che rischia di acuire il contrasto tra organi dello Stato. E' un non-senso, un atto di propaganda elettorale, che rischia di rivelarsi un boomerang per il Governo e la maggioranza parlamentare. E' un atto di rottura che nasconde il fallimento economico, giuridico e sociale delle politiche governative in campo economico, oltre che una presa in giro per i cittadini italiani, che ha come unico risultato concreto il sacco del territorio. Questo il commento del WWF alla proroga del condono edilizio approvata oggi alla Camera.


"Il Governo - sottolinea il Segretario Aggiunto del WWF Gaetano Benedetto - o e' in possesso di informazioni che il comune cittadino non ha rispetto agli orientamenti della Corte Costituzionale, o fa di tutto per nascondere l'ammanco pari a oltre ¼ delle entrate attese con la manovra finanziaria 2004, il contenzioso aperto con le Regioni sulla costituzionalità del provvedimento, l'ampia area di malessere sociale (che va da Confindustria ai  sindacati), per un atto che penalizza i cittadini onesti, che hanno costruito in regola". L'11 maggio si è tenuta l'udienza dinanzi alla Corte Costituzionale cui otto regioni italiane hanno fatto ricorso, chiedendo di annullare la legge sul condono dichiarandone l'illegittimità costituzionale.


Il WWF ha presentato una memoria alla Corte in appoggio all'iniziativa delle regioni.
Il WWF Italia ricorda come in termini economici dal condono edilizio erano attesi 3.7 miliardi di euro su una manovra che prevedeva maggiori entrate per 14.4 miliardi di euro. E il Governo di fronte al deserto delle adesioni al condono rischia la bancarotta, come ha rilevato la Corte dei Conti nel suo documento sulla Legge Finanziaria che ha censurato la tendenza a sostituire il gettito ordinario con quello straordinario, che droga il bilancio dello Stato, ricordando come le maggiori entrate attese per: "nove decimi (12 miliardi) riguardano entrate straordinarie (alienazione sotto varie forme di immobili pubblici, condono edilizio e demaniale, concordato preventivo, proroga del condono fiscale)". Il WWF ricorda, infine, che le amministrazioni locali dovranno sopportare oneri per urbanizzazioni primarie pari a più del doppio degli oneri versati dal cittadini (24 mila euro a fronte di 11 mila).

 

Sotto il profilo della Costituzionalità, bisogna ricordare che prevedere un condono edilizio con decreto legge, è incostituzionale per la palese mancanza dei presupposti di "necessità e urgenza" imposti dall'articolo 77della Costituzione. Il provvedimento di condono, inoltre, viola apertamente il principio di uguaglianza, la tutela del paesaggio e del patrimonio storico- artistico, dell'ambiente ( articoli 3 , 9 e 32 della Costituzione), nonché il Titolo V della Costituzione che ha inserito il "governo del territorio" , e quindi la disciplina della materia urbanistico-edilizia, tra le materie di potestà legislativa "concorrente" tra lo Stato e le Regioni. 

 
Roma, 25 maggio 2004 - Ufficio stampa WWF: 0684497266-377-373
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