Parcheggio o ecoballa di Mastella? - 13-03-04 - Angelo Olivieri

 

 

Nell’ambito dell’emergenza rifiuti si apre un altro fronte in contrada Castelluzzo di Ceppaloni

SOLO PARCHEGGIO O UNA “ECOBALLA” DI MASTELLA?

 

Il clima di generale tensione nella provincia di Benevento a causa dell’emergenza rifiuti continua a salire. Stavolta la vittima si trova in Contrada Castelluzzo, nel Comune di Ceppaloni, dove già altre volte in passato era stato fatto il tentativo di creare una discarica. Ieri pomeriggio alle 16.00 sono arrivate le ruspe per aprire la strada al deposito dei rifiuti.

Da ieri sera è scattata una protesta popolare nella zona, che ha visto la partecipazione di una quarantina di persone,  atta ad impedire che venga attuata l’ordinanza sindacale secondo la quale l’area in questione sarebbe destinata a dare alloggio, a titolo di “parcheggio”, a dei cassoni di immondizia per la durata di 4 o 5 giorni.

Si tratta di una ordinanza d’urgenza presa in giornata. Ma i sospetti che si tratti di una “ecoballa” (per restare in tema) sono tanti. Secondo l’ex sindaco di Ceppaloni Nicola Nino Rossi (ds): “non è un’ordinanza della Prefettura. C’è stata un’ordinanza sindacale. È uno dei primi sindaci (Mastella, ndr) a fare questo tipo di ordinanza.

So che i cassoni di immondizia dovrebbero rimanere parcheggiati qui  per 4 o 5 giorni, ma c’è il rischio che la situazione possa protrarsi perché non credo che la discarica di Casalduni possa riprendere l’attività in questo breve lasso di tempo. Si poteva utilizzare benissimo l’area industriale in piena attività e già tutta espropriata sulla Fondovalle Sabato, bastava chiedere che un imprenditore desse la propria disponibilità per tenerla parcheggiata là quest’immondizia, se era solo un fatto transitorio.

Non è transitorio evidentemente. Magari si tratta di mesi, se non proprio di una decisione definitiva”. Non molto lontano da contrada Castelluzzo è destinato ad aprirsi un altro fronte. Stiamo parlando di località Tre Ponti, dove l’attuazione del progetto di costruzione di discarica da CDR sembra ormai cosa fatta: si tratta di uno dei siti individuati dalla Commissione Straordinaria Emergenza Rifiuti. Il problema attualmente è lo stoccaggio di materiale che non può essere riciclato infatti senza i “termovalorizzatori” è come il cane che si mangia la coda.

Anche se al sorgere della protesta sono intervenuti prontamente i Carabinieri, non ci sono stati problemi di ordine pubblico.

 


 

Per intervenire: invia@vivitelese.it