L'Ufficio Scuola-Cultura del Comune ha accolto con interesse il lavoro
del prof. Michele Di Vico "Streghe e Cavalieri" valutandolo come un
ulteriore contributo alla conoscenza storica del nostro territorio da
sottoporre innanzi tutto alla lettura e all'approfondimento degli
studenti. In questa ottica il libro del prof. Di Vico sarà donato, in
numero adeguato di copie, alle biblioteche dell'Istituto Comprensivo e
dell'Istituto di Istruzione Superiore, che avranno la possibilità di
inserirlo nei loro progetti di Istituto. Le copie sono accompagnate da
una lettera del Sindaco che illustra le finalità dell'iniziativa
editoriale.
L'opera è divisa in due parti: la prima è una vera e propria
rappresentazione teatrale che narra le vicende, frutto della fantasia
dell'autore, di un cavaliere e della sua amata, accusata di
stregoneria, e consente al lettore una riflessione, tra storia e
fiaba, sulla realtà della valle telesina all'indomani del terribile
terremoto del 9 settembre 1349.
La II parte si compone di schede di approfondimento che costituiscono
materiale prezioso di studio soprattutto per i ragazzi delle scuole,
ai quali, ma non solo ovviamente, è dedicato il libro.
Si parte da una analisi storica su Telese e il terremoto che provocò
anche, secondo la versione di tanti accreditati storici, il sorgere
delle acque sulfuree, per poi parlare dell'origine di Faicchio e del
suo castello, dell'abbazia di San Salvatore Telesino e di Sant'Anselmo.
Infine un accenno al celeberrimo "noce di Benevento" e alle streghe.
Insomma un lavoro interessante che, partendo dalla piacevole lettura
di una rappresentazione teatrale, offre lo spunto per una attenta
indagine del territorio e di tradizioni, costumi di vita e credenze
religiose della nostra provincia, in particolare della Valle Telesina,
nella seconda metà del 1300.
Da segnalare che copie del volume saranno custodite anche nella
Biblioteca Comunale di via Isonzo e nella sede della Pro Loco Telesia
in Largo Giolitti, di fronte all'ingresso delle Terme, per consentire
alla comunità telesina di prenderne visione.