Corona punito con trasferimento  - 24-04-04 - Eduardo Di Mezza

 

 

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Benevento, 24 aprile 2004

COMUNICATO STAMPA

 

il trasferimento punitivo nei confronti di Gabriele Corona rappresenta un grave atto di intimidazione e una ferita al diritto di parola e di critica. L’amministrazione comunale di Benevento si illude di poter addossare a qualche dipendente la responsabilità dei propri, clamorosi fallimenti.

 

Le argomentazioni avanzate dal segretario generale a giustificazione del provvedimento di trasferimento di Gabriele Corona sono capziose e incostituzionali. Il dipendente comunale, nelle vesti di ambientalista e di sindacalista, in questi anni ha sistematicamente denunciato – anche alla magistratura – gli atti illegittimi e le scelte disastrose compiute dall’amministrazione di centro-destra. L’opera coraggiosa di Corona, giova ricordarlo, ha trovato sinora puntuali e inoppugnabili riscontri, come testimoniano i provvedimenti dell’autorità giudiziaria e le posizioni recentemente assunte da tutta l’opposizione consiliare.

 

In particolare, il Settore Urbanistica si discredita da solo anche con operazioni punitive di questa natura. Quel Settore è il centro degli interessi e degli scontri interni a questa amministrazione. Basta ricordare la guerra del Sindaco all’Assessore all’Urbanistica, Capezzone, segretario di AN, e le recenti dichiarazioni di Pelè Perrotta, ex consigliere di AN, il quale denuncia un’ipotesi di abusivismo edilizio proprio a carico dell’attuale Assessore all’Urbanistica, Fernando Petrucciano, anch’egli di AN.

 

Non è certo per responsabilità di Corona che quel Settore è alle cronache della stampa per diverse vicende anche con risvolti giudiziari: la costruzione del palazzo privato in Piazza Duomo, i capannoni in area parco, l’ipermercato Zamparini, il piano di recupero urbano del Rione Libertà, la variante urbanistica non completata nonostante lo sperpero di danaro pubblico, la reiterazione dei vincoli annullata dal Tar, i ricorsi al TAR Molise non appellati per incompetenza territoriale, la gestione discriminatoria del personale, i dipendenti non utilizzati e quelli esterni a contratto. A quest’elenco sommario si potrebbero aggiungere ulteriori capitoli…

 

L’intervista a TV/7 riguardava una protesta ambientalista per il taglio di 60 alberi al Rione Libertà, che il Comune ha autorizzato per consentire la realizzazione di una spina commerciale e dei servizi, cioè una lunga struttura di 18.000 metri cubi di cemento armato al centro del Rione Libertà su area destinata a verde pubblico. Gabriele Corona, nella qualità di coordinatore provinciale di Forum Ambientalista, ha presentato un esposto di denuncia al Corpo Forestale e alla Magistratura, per l’occupazione da parte di una società privata di aree pubbliche non cedute e di volumetrie autorizzate non conformi agli strumenti urbanistici. Perché non avrebbe dovuto farlo? Gli ambientalisti o i singoli cittadini non possono esprimere critiche motivate o non possono rivolgersi al Magistrato per accertare ipotesi di reato, solo perché sono dipendenti comunali? E’ vero invece che Corona, anche nella qualità di dipendente pubblico e quindi di pubblico ufficiale, ha il dovere di segnalare anche al Magistrato possibili reati di cui viene a conoscenza.

 

L’incompatibilita’ ambientale riguarda l’assessore Petrucciano e non Corona, che ha il diritto e il dovere di denunciare ipotesi di reato.

Il 25 aprile non e’ una celebrazione ma una scadenza per ricordarsi che l’antifascismo e’ anche l’impegno per liberare la citta’ dalla destra.

Nell’esprimere la piena e incondizionata solidarietà a Gabriele Corona, Rifondazione Comunista assume l’impegno di impugnare la scelta punitiva adottata nei suoi confronti, continuando nella serrata battaglia contro un’amministrazione incapace e autoritaria.

 

Eduardo Di Mezza

(segretario provinciale PRC)

 


 

Per intervenire: invia@vivitelese.it