Berlusconi e le sue TV - 01-02-04 - Sandro Forlani

 

 

Vi segnalo questo intervento di Dario Fo & Franca Rame trovato su internet

Sandro Forlani


Berlusconi nel 1995 aveva solo una rete di televisioni locali che trasmettevano, non contemporaneamente, gli stessi programmi.

Era una furbata che permetteva di violare la Legge, visto che allora era vietato a soggetti privati di possedere televisioni nazionali, ma Berlusconi si mette d'accordo con Craxi che gli fa un decreto legge apposta.

E fin qui lo sapevamo già....

Così Berlusconi ha finalmente tre televisioni nazionali vere. Ma molti storcono il naso perchè, essendo possibili solo 11 televisioni nazionali,è un po' anomalo che un solo imprenditore ne prenda tre.

Non siamo nel Far West che il primo che arriva si prende tutto...

Nel 1994 la Corte Costituzionale, con la sentenza 420,s tabiliva,in difesa del pluralismo,che un unico soggetto privato non potesse detenere tre televisioni, concedendo un periodo di transizione e rimettendo il problema al legislatore per una soluzione definitiva entro e non oltre l'agosto 1996.

Arriva il 1996,scade nell'indifferenza generale la decisione della Corte Costituzionale e Berlusconi continua ad avere tre Tv.

Nel 1997 la legge Maccanico stabiliva che un soggetto non potesse detenere più di due reti e che, finchè non ci fosse stato un "congruo sviluppo" via satellite e via cavo, Rete 4 e Rai Tre avrebbero potuto continuare a trasmettere via etere, quest'ultima decisione in palese contrasto con le decisioni della Corte Costituzionale che aveva deciso per un termine definitivo entro l'agosto 1996.

D'Alema,una volta diventato capo del Governo,decide di risolvere la questione e indice una gara per l'assegnazione delle concessioni delle reti nazionali.

La commissione nominata dal Ministero è presieduta da un Avvocato di Mediaset. Berlusconi si aspetta che finalmente possa detenere legittimamente,con un regolare mandato dello Stato, le sue tre reti e relative frequenze. Nel luglio 1999 si svolge questa gara d'appalto,per partecipare bisogna possedere requisiti spaventosi e sembra chiaro che nessuno riuscirà a scombinare i giochi.

Invece, colpo di scena.

Arriva un tipo con uno scatolone enorme pieno di documenti e dice : "Buon giorno,sono Francesco Di Stefano di Europa 7, vorrei due reti nazionali, grazie."

Panico ! E chi è questo ? E' pazzo ?

No,non è pazzo,è il loro peggior incubo.

Iniziano a mettergli i bastoni fra le ruote :

"Le manca il certificato 34571"

"No,è qui !"

"Il modulo 13 bis compilato in 8 lingue ?"

"Ne ho due copie,bastano ?"

Ma poi trovano la furbata :

"Il bando di gara richiede di avere 12 miliardi di capitale versato per rete, lei ne ha solo 12, può chiedere una sola Tv."

"Balle ,risponde Di Stefano,"dodici miliardi sono per concorrere, non per ognuna delle due frequenze"

Ricorre al Tar e poi al Consiglio di Stato e vince.

Insomma alla fine gli devono dare una concessione per una rete nazionale e presto anche una seconda, perché ne ha diritto, ed a Berlusconi ne tolgono una, non che la debba chiudere, deve traslocare sul satellite che comunque è ricevuto da 18 milioni di italiani.

Ma a questo Di Stefano non gli vogliono dare proprio niente!

Evidentemente lui deve essere uno che da piccolo lo allenavano ad abbattere i muri con la cerbottana, perché avvia una serie di procedimenti giudiziari spaventosa. Ingiunzioni, diffide,cause penali, civili, regionali, Commissione Europea. E vince tutti i ricorsi,tutti gli appelli,tutte le perizie.

Ed alla fine arriva alla Corte Costituzionale che nel novembre 2002, sentenza numero 466-2002, ha stabilito inequivocabilmente che :

Retequattro, dal 1° gennaio 2004 dovrà migrare sul satellite.

Le frequenze resosi disponibili dovranno essere assegnate a Di Stefano !

L'avete sentito dire al Telegiornale ?

Abbiamo chiesto a Di Stefano come si sentisse in questa storia e ci ha risposto, con un lieve sorriso : "Nonostante siano trascorsi ben nove anni dalla decisione della Corte Costituzionale, Mediaset continua a detenere ed utilizzare appieno tre reti nazionali sul totale di sette concessioni assegnate delle undici assegnabili (comprese quelle Rai).

Il fatto che un soggetto,a cui è stata data una concessione, (in concessione si dà un bene pubblico, in questo caso le frequenze), non riceva poi materialmente il bene, è un avvenimento che non ha precedenti nel mondo.

Nel luglio 1999 Centro Europa 7 aveva fatto richiesta di due concessioni, una (Europa 7) l'ha ottenuta, per l'altra (7 Plus) c'è stato un diniego, in quanto non ritenuta idonea per la mancanza del requisito del capitale sociale.

Una Sentenza del Consiglio di Stato ha riconosciuto esistente il requisito del capitale sociale, per cui siamo in attesa di una seconda concessione, anche se il Ministro Gasparri prende tempo.

Nel frattempo Centro Europa 7 per iniziare le trasmissioni,si è dotata di :

- una struttura di oltre 20.000 mq.

- di otto grandi studi di registrazioni per le proprie eventuali produzioni

- di una library di oltre tremila ore di programmi e di tutto ciò che è necessario per una rete televisiva nazionale con 700 dipendenti.

Questa preparazione è stata necessaria poiché la Legge stabilisce che,entro sei mesi dall'ottenimento della concessione, la neo-emittente ha l'obbligo di iniziare le trasmissioni.

Attualmente Centro Europa 7 è una società praticamente ferma, non ha alcun introito, poiché non è stata messa in condizioni di operare, ma ha avuto e continua ad avere pesanti oneri per la gestione della struttura, l'adeguamento della library, l'adeguamento tecnologico,le ingenti spese legali,i costi dei dipendenti.....

Ma altro colpo di scena....

Gasparri si sta muovendo per salvare Rete4.

Il DDL Gasparri, art 20 comma 5 e art. 23 comma 1, realizza in pratica un condono, riconoscendo il diritto di trasmettere a "soggetti privi di titolo" che occupano frequenze in virtù di provvedimenti temporanei,discriminando così le imprese come Europa 7 che hanno legittima concessione, il tutto sempre al fine di salvare Retequattro .

Infatti questa potrà continuare a trasmettere in barba alla sentenza del '94 e del 2002 della Corte Costituzionale e della Legge 249/97, pur non avendo ormai da quattro anni la concessione, mentre Europa 7 non potrà trasmettere, dimenticando che nel luglio 1999 c'è stata una regolare gara dello Stato per assegnare le concessioni, gara persa da Retequattro e vinta da Europa 7.

Si sta realizzando quindi un ennesimo stravolgimento del Diritto.

In pratica,chi ha perso la gara (Retequattro) può continuare regolarmente a trasmettere,e chi l'ha vinta (Europa 7), perde definitivamente tale diritto.

Non vi sembra straordinario ?

Travolti da un miracoloso afflato civico, i Deputati del Polo bocciano alla Camera dei Deputati il decreto Gasparri proprio laddove vuol tagliare la gola ad Europa 7.  E' chiaro che le urla di questi giorni di Berlusconi sono anche per ricompattare i suoi,che se lo mollano adesso.....

Ora bisogna vedere cosa fa il Senato, e poi la Legge torna alla Camera,e poi bisogna vedere se Ciampi la firma,una Legge del genere.......

Saremmo all'oltraggio definitivo del concetto stesso di Stato di Diritto.

Un conto è fare una Legge per non finire in galera e un conto è fare una Legge per prendersi qualche cosa che appartiene ad un altro.

Si comincia così e poi si pretende il "Jus Primae Noctis".

Quindi cara Cittadina, caro Cittadino, sappi che in questo momento si sta giocando una partita incredibile. Se passa questa Legge quello che è Tuo è suo !

Vedi se riesci a far girare questa mail, che, anche se gira solo in Internet, un pò li rende nervosi........  Internet non conta niente in borsa, ma siamo comunque una decina di milioni........

Dario Fo & Franca Rame

 


 

Per intervenire: invia@vivitelese.it