On.Barbieri, vertenza Inps ex Scau - 11-01-04 - Rosario Lavorgna

 

 

Camera dei Deputati
 On.le Antonio Barbieri
 - UFFICIO STAMPA -
 
COMUNICATO STAMPA
 
Un nutrito gruppo di parlamentari di Forza Italia, tra cui l'onorevole Antonio Barbieri hanno sottoscritto ed inviato una missiva al Ministro dell'Economia Tremonti in merito alla vertenza Inps ex Scau. Il problema, sollevato dai firmatari e rimarcato dal deputato sannita riguarda la cessione dei crediti contributivi Inps ex Scau ad una società di cartolarizzazione che ne avrebbe dovuto curare la riscossione.


Il problema,  di rilevanza nazionale, ha una notevole incidenza sociale soprattutto nel pianeta agricoltura delle regioni del Mezzogiorno d'Italia. "L'importo dei contributi richiesti - sottolineano i firmatari -  viola un regolamento comunitario del 1998 e pone le aziende in condizione di grave rischio economico e finanziario".


Il contenzioso, però, ha già visto sentenze di merito da parte della magistratura del lavoro che ha accolto gli annullamenti richiesti dagli agricoltori.


Lo stesso onorevole Barbieri ha rimarcato che " E' arcinoto il fatto che Eurostat ha bocciato e di conseguenza annullato il trasferimento dei crediti Inps alle società veicolo; e ciò dimostra che le operazioni di cartolarizzazione effettuate dal governo D'Alema erano illegittime ed hanno avuto come effetto immediato un grave disagio tra gli agricoltori".


Per le ragioni esposte i firmatari della missiva hanno chiesto al ministro Tremonti "una sanatoria generalizzata, procedendo ad una sospensione delle riscossioni ed alla revoca delle eventuali iscrizioni ipotecarie delle cartelle Inps ex Scau".


Relativamente alla questione l'onorevole Antonio Barbieri ha sottolineato con forza l'importanza di affrontare e risolvere il problema in tempi rapidi perché la faccenda "ha un duplice aspetto politico: la soluzione di un problema che grava sui produttori agricoli, e la messa in accusa di una procedura illegittima effettuata dal governo D'Alema per solo ed esclusivo maquillage contabile".


La missiva si conclude anche con la richiesta di una eventuale commissione d'inchiesta parlamentare.


Roma, 10 gennaio 2004
Il Capo Ufficio Stampa
Dott. Rosario Lavorgna