Richiesta al Ministro Matteoli - 12-03-04 - Rosario Lavorgna

 

L’onorevole Antonio Barbieri ha interpellato in via d’urgenza il Ministro dell’Ambiente Matteoli a seguito della grave emergenza rifiuti che ha colpito la regione Campania e le sue province. Nell’interrogazione a risposta immediata, che ha avuto come cofirmatari ben 34 deputati, il parlamentare sannita ha evidenziato l’incapacità e l’inettitudine del Commissario Straordinario Bassolino a far decollare la raccolta differenziata, il suo fallimento nella costruzione di modelli del ciclo di rifiuti, e la sua incertezza nella realizzazione dell’impiantistica, mal localizzata e mal distribuita senza nessuna logica di consenso sociale.

 

In questo modo, ha evidenziato Barbieri, sono state riaperte diverse discariche di rifiuti indifferenziati nelle province della regione, peraltro già sature, e quindi non in grado di smaltire altri rifiuti, provocando la protesta dei cittadini, anche in considerazione dell’assenza totale di quei termo valorizzatori previsti nel territorio regionale, senza i quali il sistema di smaltimento dei rifiuti è destinato inevitabilmente ad incepparsi.

 

In considerazione dei fatti, Barbieri ha chiesto al ministro di accelerare l’entrata in funzione dei termo valorizzatori, e che, in attesa del completamento degli impianti, ogni singolo Comune si faccia carico dello stoccaggio provvisorio dei rifiuti prodotti nel territorio stesso, in modo tale da ripartire equamente il disagio grave derivante dalle inadempienze del Commissario Bassolino.

 

Nella risposta immediata all’interpellanza, il sottosegretario Tortoli ha sottolineato la ferma volontà di attivare in tempi rapidi i termo valorizzatori, “che rappresentano l’opzione essenziale di chiusura del ciclo di gestione integrata dei rifiuti”.

 

Tortoli ha poi evidenziato che “ il persistere dello stato di emergenza è imputabile soprattutto alla mancata realizzazione dei termo valorizzatori, mancanza dovuta in particolar modo all’ostilità mostrata dalla popolazione alla loro costruzione a causa di una non corretta informazione, anche strumentale, in merito ai pericoli che questi rappresenterebbero” .

 

La risposta del Ministero si conclude ribadendo che: “il Commissario Straordinario, Prefetto Catenacci individuerà nell’immediato siti alternativi per lo smaltimento, ferma restando la necessità di una più razionale forma di smaltimento dei rifiuti che deve avvenire nell’ambito della Regione e con il coinvolgimento pieno di ogni provincia interessata”.

 

Soddisfazione e plauso sia per l’interrogazione parlamentare che per la risposta del dicastero preposto sono venute dalla delegazione di cittadini di San Bartolomeo in Galdo presenti alla discussione in aula.


 

L'Ufficio Stampa

Rosario Lavorgna

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