Gismondi: Udeur e Margherita indegni - 21-11-03 - da Il Sannio Quotidiano

 

 

Gismondi: «Udeur e Margherita indegni»

Pubblicato il 20-11-2003

L’esponente di ‘Destra cerretese’ nella coalizione ‘Il Blocco’ non teme la formazione della ‘Cdl larga’

 

(anve)

 

Il «Blocco per Cerreto», il gruppo che ha già annunciato la sua presenza alle Comunali di primavera, non disdegna la frequentazione di Udeur, Margherita e quant’altro nel centrosinistra a proposito della costruzione di una coalizione da proporre alle prossime elezioni.

 

La precisazione è dell’ex vice sindaco dell’amministrazione Gagliardi, Franco Gismondi, esponente di «Destra cerretese», movimento politico-culturale che, almeno nella dicitura, si richiama alle posizioni di An. In realtà è antica la contrapposizione tra i rappresentanti del partito di Fini e i componenti del raggruppamento. Solo che c’è un ma nelle affermazioni di Gismondi... Non un dettaglio, ma qualcosa di sostanziale.

 

L’ex vice sindaco, infatti, afferma: «Non però con chi ci ha sfiduciato». Poi aggiunge «Vengono prima i programmi, poi gli uomini e poi i partiti se rappresentati da uomini degni». Il che tradotto in altri termini significa: impraticabilità dell’ipotesi, visto che i partiti con cui il centrosinistra dovrebbe costituirsi, quelli che non sostengono il Blocco, Ds e Rc, è rappresentato proprio da quelle persone che non vanno a genio.

 

Nulla di nuovo, dunque. E tutto è destinato ad incanalarsi secondo un itinerario più volte ipotizzato: da una parte il Blocco per Cerreto, guidato da Gagliardi con i «fedeli» della coalizione che il giugno scorso è crollata per le contemporanee dimissioni di nove consiglieri, con innesti ritenuti degni appartenenti o non a partiti politici; dall’altra uno schieramento largo - tutto da comporre, è ovvio - che comprende Margherita, Udeur e Cdl, in sostanza la coalizione messa in piedi per sancire la fine dell’amministrazione del diessino Francesco Gagliardi e che aveva una prospettiva, lo si disse subito, di arrivare a presentare uno schieramento per le elezioni. Due civiche, cioè. Inimmaginabile una terza.

 

Non preoccupa affatto l’ex vice sindaco il doversela vedere con una coalizione «larga», competitiva almeno sulla carta. E’ convinto che il «deja vu» di tanti che si celano in essa non potranno fare breccia nelle simpatie dell’elettorato cerretese.