Gagliardi sotto il tiro dei forzisti  - 03-09-03 - da Il Sannio Quotidiano

 

 

L’ex sindaco Gagliardi sotto il tiro dei forzisti

Pubblicato il 03-09-2003

Forza Italia  plaude al lavoro del suo consigliere provinciale e attacca quello della Quercia

 

«L’esponente dei Ds scarica le responsabilità sul Comune, ma dimentica che ne era la guida»

 

Il coordinamento comunale di Forza Italia di Cerreto giudica «incisiva e pronta» l’azione del consigliere provinciale Rubano intrapresa in occasione della recente caduta di un masso sulla provinciale Cerreto - Cusano e giudica intelligente la sua proposta di utilizzare i fondi non spesi per il completamento della «bretella» per poter mettere in sicurezza il tratto di strada. E ribadisce che il compito di vigilanza, a salvaguardia dell’incolumità dei cittadini, sul territorio comunale, spetta proprio al sindaco.

 

«Evidentemente - precisa in una nota il coordinamento forzista - nella rincorsa al produttivo attivismo del nostro consigliere Rubano, peraltro di minoranza nella nuova veste di consigliere provinciale, Gagliardi scarica responsabilità sull’ente locale, nel tentativo di colpire «altri», dimenticando egli, un non trascurabile dettaglio, e, cioè, che sindaco di quell’ente locale che incolpa, suo malgrado, è stato proprio lui e per ben lunghi quattro anni! Evidentemente egli ha rimosso dalla sua mente quel periodo di «buio totale» per Cerreto, causato dall’inefficienza della propria gestione fallimentare, terminata traumaticamente, seppur tardivamente, grazie all’improcrastinabile intervento d’assessori della sua giunta, arrivati allo stremo della sopportazione.

 

Gestione dicevano che poteva portare solo a risultati negativi, tra i quali: incapacità di risolvere il problema della discarica sulla strada Cerreto - Cusano (risolta dal Commissario di Cerreto su interevento del nostro consigliere Rubano); incapacità di realizzare il famoso Pip, privando le imprese e la cittadinanza di un’opportunità, pur in presenza di finanziamenti disponibili, per le soluzioni proposte e che la Regione dello stesso «suo» Bassolino, ha bocciato, non certamente la minoranza ma un uomo di centro destra; incapacità di portare a soluzione la realizzazione d’alloggi in zona ‘Tinta’, anche qui in presenza di finanziamenti già acquisiti; incapacità di utilizzo dei fondi per i lavori della famigerata «bretella», di cui esiste un residuo non speso di ben otto miliardi di vecchie lire, ancora giacenti nelle case comunali; incapacità in quattro anni di amministrazione di collaudare il tratto di bretella, precedentemente realizzata, che collega il nostro ospedale alla SS 87 Telese - Guardia Sanframondi».

 

Sui punti sollevati saranno gli elettori a dare risposte, sull’ultimo, invece, riguardante l’arteria che tanta importanza riveste per il collegamento con l’ospedale, Fi pretende delucidazioni sulle motivazioni del mancato collaudo e della mancata concessione al regolare utilizzo della stessa da parte di un gran numero di utenti. A tale proposito il coordinamento forzista informa «che il transito sulla stessa è a totale rischio di chi la percorre, rispondendo in proprio di eventuali danni o incidenti che si dovessero verificare lungo tutto il tratto, prima descritto». Infine gli azzurri tornano sulla fine anticipata della legislatura:

 

«Esimio ex sindaco, ma anche ex «bravo ragazzo» - si legge nel comunicato dei forzisti - si è reso conto che, non di tradimento si è trattato, con la «sfiducia» ricevuta, non di campagna acquisti, ancora cavallo di battaglia nei suoi piagnistei quotidiani, ma di pesanti accuse, mosse dai suoi ex consiglieri/assessori, costretti ad abbandonarla, proprio per il rispetto di quei cittadini che avevano loro affidato il consenso, i quali, non avrebbero tollerato che, con i propri voti, avallassero, restandole accanto, «una gestione priva d’ogni forma di trasparenza amministrativa».

 

Cosa resa di pubblico dominio, poiché, tali illeciti sono stati denunciati su manifesti affissi in tutto il paese, articoli sui giornali e distribuzione di volantini. Come si può spiegare l’abbandono di tutti i partiti che formavano la coalizione del «Blocco», i quali l’hanno lasciata sola con i suoi Ds?

 

Riesumata la dottrina di Lenin che teorizzava l’utilizzazione degli «utili idioti» per farsi condurre al potere e poi liberarsene? Qualche altra cosa sicuramente non ha funzionato: da soli, evidentemente (forse è sfuggito qualche comma o qualche piccola nota di fondo pagina!), non si può governare.

La presunzione non basta!»