Un brutto consiglio comunale - 30-07-04 - da Il Sannio Quotidiano

 

 

Nuova piazza in via Roma, scontro in Consiglio

 

Pubblicato il 30-07-2004

 

Passa il progetto tra polemiche e confusioni.

 

Ci sono volute due votazioni per approvare la proposta La maggioranza: regolare l’iter avviato. Contraria l’opposizione: una sua mozione non è messa ai voti

 

(anve) Quattro le commissioni consiliari, tra permanenti e temporanee, nominate nell’ultimo consiglio comunale. Dopo una conflittualità sulle modalità di voto tra maggioranza e opposizione, se ne decide la composizione. L’organismo permanente relativo all’ «Assetto del territorio e lavori pubblici» si compone con Salvatore Verrillo e Antonio Pucella per la maggioranza, Giuseppe Di Mezza per l’opposizione. Entrano a far parte della commissione permanente «Politiche sociali e culturali», Giovanni Tommaselli e Maria Ausilia Alfano per la maggioranza, Rito Maglione per l’opposizione. Salvatore Verrillo e Antonio Pucella per la maggioranza, Michele Selvaggio per l’opposizione formano la commissione permanente «Politiche economiche e servizi comunali». Fanno parte dell’organismo temporaneo che s’incaricherà di redigere il nuovo regolamento per il consiglio comunale, Michele Martucci e Patrizia Tanzillo per il gruppo di maggioranza e Gianluca Aceto per l’opposizione.

 

Sul progetto per la costruzione di una piazza in via Roma, lungo il torrente Tre Colori, si consuma l’ennesimo scontro tra i due gruppi consiliari. E’ Gianluca Aceto per la minoranza ad illustrare i contenuti di una mozione (genererà una diatriba più o meno generale sull’obbligo di votarla o non) che contrasta con l’avviato iter progettuale.

 

Assenza del parere di compatibilità urbanistica da parte del responsabile del servizio; il progetto rappresenta una variante all’attuale piano regolatore che non prevede la destinazione d’uso trattata; ampie fasce di territorio soggette a vincolo, alcune tutelate per cui è necessario il parere preventivo del ministero dei Beni Culturali e Ambientali; l’area interessata ricade nell’alveo del torrente Grassano e si configura come area demaniale per cui sono necessari i pareri della commissione edilizia integrata, della Provincia, della Soprintendenza ai Beni Ambientali, dell’Autorità di Bacino; assenza di una dettagliata e specifica valutazione dei rischi ambientali, geologici, idraulici: questa la lunga lista di motivi prodotta dal gruppo di minoranza per chiedere la sospensione dell’iter di approvazione del progetto in attesa di pareri e certificazioni.

 

La mozione contiene un avvertimento: «nel caso dovesse procedersi... in evidente violazione delle prescrizioni di legge, ci vedremo costretti ad interessare le autorità competenti». L’assessore ai Lavori Pubblici, Giuseppe D’Occhio, spiega che il passaggio in Consiglio si rende necessario proprio per avviare le procedure di un progetto in variante al Prg. E ridimensiona la posizione della minoranza chiarendo che alcuni vincoli non sono in essere per la non classificazione del corso d’acqua.

 

Si vota la mozione, anzi no. La si vota... poi la scelta definitiva: no. In un concitato contesto si arriva alla votazione sul progetto. Il consigliere dell’opposizione Di Mezza tenta di intervenire. Si lamenta della scarsa chiarezza relativamente al progetto, dell’assenza di uno studio di fattibilità.

 

Il presidente Martucci gli toglie la parola perchè è in corso la votazione. Il progetto passa con 11 voti favorevoli, 5 contrari. Ma Di Mezza non ha votato... è intento a richiamare l’attenzione del segretario. Vuole che si verbalizzi che non gli è stato concesso di parlare.. Si rivota. Identico il risultato.

 

Di Mezza, nel frattempo, la spunta. Si verbalizza... e si chiude il Consiglio, un brutto consiglio comunale.

 


 

Per intervenire: invia@vivitelese.it