Giovedi' 28 agosto 2003 - Rassegna stampa

 >>> Indice giornate UDEUR 2003

 

Ore 16,30: Manifestazione di apertura della Festa

Saluti: On. Antonio FANTINI - Segretario regionale UDEUR Campania

Dott. Regino BRACHETTI - Capo della segreteria politica UDEUR PPE

Intervento di apertura : Sen. Marida DENTAMARO - Presidente nazionale UDEUR

 

Ore 17,00 Dibattito: "Torna la concertazione?"

Modera: dott. Roberto NAPOLETANO - ViceDirettore " Il Sole 24 ore"

Partecipano: On. Maurizio SACCONI - Sottosegretario Ministero del Lavoro

dott. Guglielmo EPIFANI - Segretario generale CGIL

Dott. Savino PEZZOTTA - Segretario generale CISL

On. Pierluigi CASTAGNETTI - Capogruppo Margherita Camera dei Deputati

Dott. Sergio BILLE' - Presidente nazionale CONFCOMMERCIO

Dott. Luigi ABETE - Presidente BNL

Sen. Mauro FABRIS - Capogruppo UDEUR PPE Senato della Repubblica

 

Ore 19,00 Dibattito: "Una politica comune dell'Europa per lo sviluppo, per la sicurezza e per i rapporti transatlantici."

Modera: Sen. Nicodemo FILIPPELLI - Resp. Nazionale Italiani all'estero UDEUR PPE

Partecipano: On. Antonio LOPEZ ISTURIZ - Segretario generale PPE

On. Mario BACCINI - Sottosegretario Esteri

Sen. Emilio COLOMBO - Senatore a vita

On. Antonio TAJANI - Vicepresidente PPE

On. Massimo OSTILLIO - vicepresidente Commissione difesa Camera dei deputati

 

 

 

Il Mattino

Mastella ricomincia da Telese

PIERLUIGI MELILLO


Si ricomincia da Telese. Clemente Mastella riesce ancora una volta a far diventare la cittadina termale sannita capitale del dibattito politico nazionale. Da oggi piomberanno nello splendido parco leader di partito e inviati di tv e giornali. S’alza il sipario sulla festa nazionale dell’Udeur, kermesse politica che segna la ripresa del confronto tra i due poli dopo le ferie. Otto giorni di confronti, dibattiti, interviste. Mastella è pronto a lanciare la sua sfida al centro, proponendo l’Udeur come punto di riferimento per i moderati «smarriti».
I
l segretario provinciale del partito, Fernando Errico, dice grazie al leader di Ceppaloni, che non dimentica il Sannio. «Proprio per il suo impegno - dice Errico - il Sannio e Telese tornano ad essere protagonisti a livello nazionale.Come sempre da qui arriveranno spunti importanti per la politica nazionale».


Errico è convinto della massima partecipazione dei cittadini ai momenti di confronto, dai quali - spera - «arrivino importanti contributi per sciogliere nodi che oggi investono il governo della nazione», Ma c’è attesa per la linea politica che sarà indicata dal segretario nazionale del partito, il quale ha già preannunciato che l’Udeur si presenterà con un proprio simbolo alle elezioni europee.

«L’Udeur - chiarisce Errico - farà la sua proposta che tende ad aggregare il centro non come entità astratta. Piuttosto un centro che sappia interpretare i bisogni delle nostre realtà».
Errico ha evidenziato l’impegno della segreteria tecnica (guidata da Franco Trusio) che ha avuto un ruolo strategico nell’organizzazione della festa. Intanto, la giornata di apertura prevede gli interventi di Antonio Fantini (segretario regionale Udeur); Regino Brachetti (capo della segreteria politica Udeur-Ppe) e della senatrice Marida Dentamaro (presidente nazionale del Campanile) che darà il via ufficiale alla manifestazione.

Si comincia con un dibattito su temi sindacali ed economici. «Torna la concertazione?» è l’interrogativo del primo confronto (ore 17) con gli interventi di Franco Righetti (capogruppo del Campanile in commissione finanze e tesoro); Maurizio Sacconi (sottosegretario al welfare); Guglielmo Epifani (segretario generale Cgil); Savino Pezzotta (segretario generale Cisl); Pierluigi Castagnetti (capogruppo Margherita alla Camera); Pier Luigi Bersani (responsabile economia DS); Sergio Billè (presidente nazionale Confcommercio); Luigi Abete (presidente Bnl), Mauro Fabris (capogruppo Udeur al Senato).
In serata tavola rotonda su «Politica comune dell’Europa per lo sviluppo», con Emilio Colombo e Antonio Tajani.

Ma, intanto, nella festa si inserisce subito il tema dei trasporti con un intervento del consigliere regionale dell’Udeur, Alfonso Perrone, che sabato mattina sarà tra i protagonisti di un confronto a più livelli. «Il potenziamento del sistema trasporti è di importanza vitale per la crescita del turismo - ha spiegato Perrone - ne costituiscono esempio le molteplici isole di straordinaria bellezza naturale situate oltreoceano che sono divenute mete turistiche privilegiate proprio grazie alla facilitazione degli spostamenti».«Ma, senza allontanarci troppo, basta pensare alle splendide isole e località costiere della nostra Campania che sono divenute meta turistica mondiale anche grazie al potenziamento dei mezzi di trasporto».

 

Il Sannio Quotidiano

Oggi pomeriggio, alle 16,30, inizia il meeting nazionale del Campanile che si concluderà il 4 settembre
Fernando Errico: «Il Sannio ritorna protagonista della scena politica nazionale»
di Luigi Barone

La costruzione di un grande centro. Questo il sogno nel cassetto di Clemente Mastella. “Un centro che sia alternativo a Berlusconi”, ha spiegato nei giorni scorsi il leader dell’Udeur.

Un sogno che accomuna, almeno per il momento, il politico di Ceppaloni all’ultimo segretario della Dc, Mino Martinazzoli, ed all’ex presidente della Repubblica, Francesco Cossiga. E’ con loro che il vicepresidente della Camera ha siglato il ‘patto del baretto’. Un accordo, quello per giungere alla costruzione di un grande partito moderato che contenda voti a Forza Italia, che Mastella meglio espliciterà proprio alla Festa nazionale dell’Udeur che inizierà oggi pomeriggio, e si concluderà il 4 settembre, a Telese Terme.

“Un centro di gravità permanente”, questo il titolo della kermesse mastelliana che è divenuta ormai una tappa obbligata del tour estivo della politica italiana. Numerosi, infatti, gli esponenti del mondo politico, sindacale, sociale ed imprenditoriale che interverranno al meeting del Campanile. Che sarà anche un banco di prova per misurare gli equilibri all’interno della coalizione di centrosinistra e per tastare il polso dell’attività politica autunnale.

Sarà anche l’occasione, inoltre, per chiarire se l’Udeur, alle europee della prossima primavera, correrà con una propria lista, oppure in compagnia di qualche altro soggetto politico. “Telese ed il Sannio ritornano protagonisti, puntualmente, della scena politica nazionale”, afferma, soddisfatto, il segretario provinciale del Campanile, Fernando Errico. “Quest’anno ancora di più - continua - in considerazione del momento politico che si vive.

A Telese faranno tappa tanti leader di partito e di governo che, sicuramente, arricchiranno il dibattito politico nazionale”. Il sindaco di San Nicola Manfredi ringrazia “il segretario nazionale, Clemente Mastella, e la direzione nazionale che hanno scelto ancora una volta Telese ed il Sannio quale sede della festa nazionale del Campanile”. Tuttavia, per Errico, “la scelta della cittadina termale è da ricondurre anche al radicamento che il partito ha nel Sannio e che rappresenta un punto di riferimento per tutte le altre realtà provinciali”.

E’ orgoglioso del proprio partito, il leader sannita dei mastelliani: “Siamo presenti nel Nord, nel Centro e nel Sud Italia. L’Udeur è oramai una forza radicata in tutta la Nazione. E ciò costituisce una prospettiva interessante per quanto riguarda il futuro, soprattutto in vista delle elezioni europee”. Infine, anche Errico, come Mastella, sogna “la costruzione di un grande centro”.

 

Sulla stessa giornata - Articoli del giorno dopo

 

 

Il Mattino

PARLA EPIFANI
MARCO ESPOSITO


«Ma il governo si rende conto di cosa sta accadendo da quando si parla di riforma delle pensioni? Le imprese stanno spingendo i lavoratori più avanti in età a lasciare per il timore di non poter farlo dopo. Il metodo con il quale si affrontano le discussioni non è neutrale». È un Guglielmo Epifani molto cupo quello che si presenta a Telese, al convegno d'apertura della festa nazionale dell’Udeur. Il segretario rompe il silenzio dopo oltre un mese. Una scelta non casuale, come spiega in apertura d'intervento. «Il motivo per cui non ho voluto parlare è il fastidio che avverto e che ho cercato di combattere appunto con il silenzio». Una scelta che gli costa una battuta ironica del leader della Cisl, Savino Pezzotta: «Anche il dire è utile al fare: io sono intervenuto moltissimo, perché gli aristocratici silenzi non servono a molto».
Battute a parte, fatto sta che il numero uno del maggiore sindacato italiano ieri ha chiarito le proprie idee. Ha ammesso, in un colloquio in attesa dell'avvio del convegno, che qualche intervento sulle pensioni sarebbe necessario. «Per esempio è vero che si dovrebbero alzare i contributi per i lavoratori autonomi - spiega - però con tale clima è impossibile: scapperebbero tutti». Così come la Cgil ritiene utile il passaggio al sistema contributivo per tutti i lavoratori, e non solo per quelli che nel 1995 avevano meno di 18 anni di contributi versati. «Ma di che discutiamo? - dice amaro Epifani - fare una riforma è una cosa delicatissima, lo abbiamo visto nel '93 e nel '95. Adesso l'unica cosa possibile è far partire la previdenza integrativa, anche per gli statali». I quali, però, non hanno un vero e proprio trattamento di fine rapporto da convertire in fondi previdenziali. «Vero - ammette il sindacalista - ma è possibile che con tanta ingegneria finanziaria di cui il ministro dell'Economia è capace non si trovi il modo per far partire la previdenza complementare per il pubblico impiego?».


Una stoccata a Giulio Tremonti, quindi. E dal palco ne arriva una ad Antonio Fazio. Al governatore della Banca d'Italia Epifani dice: «Molte sacche di privilegio sono state eliminate con le riforme già fatte. Ma altre rimangono. E penso al governatore di Bankitalia che dà consigli su come riformare la previdenza: pensi piuttosto a quello che fa con la mano sinistra». La Cgil attacca anche la scelta di far gravare sull'Inps il deficit delle pensioni previdenziali. «Quando parliamo di solidarietà intendiamo quella dei più forti verso i più deboli, non il contrario».


Epifani, infine, si propone di ribaltare l'agenda politica del governo, togliere dalle priorità la riforma delle pensioni e passare alla tutela dei salari. «Il nostro centro studi ha fatto i conti - sottolinea il sindacalista - e nel 2003 si prevede una riduzione del potere d'acquisto per lavoratori e pensionati di 220 euro a persona. Ecco quali sono le priorità. Bisognerebbe investire sulla formazione, sulle imprese, sugli ammortizzatori sociali».


Temi, per la verità, che trovano d'accordo non solo il collega della Cisl Pezzotta, ma anche il sottosegretario al Lavoro Maurizio Sacconi, che vorrebbe realizzare una grande riforma degli ammortizzatori sociali per aiutare soprattutto le donne e gli anziani a trovare o ritrovare il lavoro. «Per questo vogliamo fare la riforma delle pensioni - osserva - per recuperare risorse per la spesa sociale. Ecco perché diciamo che non vogliamo fare cassa con le pensioni».
Ma è noto che la posizione del ministero del Welfare non coincide con quella, più pragmatica, dell'Economia. E così il responsabile dei Ds Pierluigi Bersani lancia una proposta: «Il governo ha bisogno di due o tre miliardi di euro per ragioni di cassa? Gli diciamo noi come recuperarli, con proposte concrete. E senza toccare la previdenza».
 

 

 

Il Sannio Quotidiano

«Il governo Berlusconi ha fallito»

Il segretario regionale Fantini: «La legge deve essere uguale per tutti, anche per i magistrati»

di Luigi Barone

 

“L’Udeur c’è, esiste”, ripete più volte, come se fosse il ritornello di una canzone, Marida Dentamaro. “Il partito è cresciuto oltre ogni previsione”, confessa la presidentessa del Campanile. E’ all’erede di Irene Pivetti che spetta, infatti, inaugurare la quinta Festa nazionale del partito di Mastella. “Siamo in tanti, in futuro saremo ancora più numerosi”, continua la senatrice pugliese. Che, subito scalda la numerosa platea del parco delle Terme di Telese con un bel scherzo: “Debbo fare una pubblica denuncia al mio segretario nazionale il quale quando ha ricevuto la tangente di Telekom Serbia non mi ha assolutamente pensato…”.

 

E via con numerosi applausi. La numero due del Campanile punta al bersaglio grosso: “Berlusconi e soci stanno conducendo la politica italiana verso un assoluto degrado”. Le accuse al governo della Casa delle Libertà sono tante: “Abbiamo a che fare con una maggioranza che è in perenne conflitto d’interesse. Senza, poi, parlare delle improvvise esternazioni di un certo Bossi. Che arrecano danno all’intera Nazione”.

 

Per la presidente dell’Udeur, inoltre, “il comportamento di Berlusconi sulle pensioni è intollerabile”. Usa toni duri, dinanzi ai simpatizzanti del Campanile, la Dentamaro: “La maggioranza di centrodestra è allo sbando, oltre che lacerata e pittoresca”. Nonostante i numerosi addebiti mossi all’indirizzo del centrodestra, la presidentessa del partito di Mastella è pronta “sulle riforme, a dialogare con la maggioranza”. Anche al centrosinistra, però, la senatrice del Campanile lancia chiari messaggi: “Non siamo per nulla disposti ad avallare ed accettare la penalizzazione dei partiti più piccoli. Se cresciamo noi, cresce anche la coalizione”.

 

Il segretario regionale del partito di Mastella, Antonio Fantini, ringrazia “il livello nazionale per aver scelto ancora una volta la Campania quale sede della kermesse”. Per l’ex presidente della Giunta regionale della Campania “quest’anno credo che il Sannio meritasse la Festa più degli altri anni anche e soprattutto per l’ottimo risultato conseguito alle ultime provinciali. Basti pensare che la provincia di Benevento ha fatto registrare il maggior consenso al partito. Comunque, l’Udeur, oramai, è una realtà politica nazionale”.

 

Elogia, e non poco, l’ex presidente democristiano della Campania, il leader Mastella. “Ho apprezzato – prosegue – il coraggio di Clemente che si è addirittura candidato a sindaco della sua Ceppaloni. Sfidando tutto e tutti…”. Per Fantini “Mastella è una risorsa per l’intero Mezzogiorno”. Così come la Dentamaro, anche il leader regionale del Campanile accusa “il governo Berlusconi di aver fallito, soprattutto per quanto riguarda la politica economica”.

 

Appare preoccupato, Fantini, perché “i politici italiani si interessano a Telekom Serbia ed al calcio e non ai veri problemi che attanagliano il Paese. Ciò è scandaloso”, sentenzia il segretario dell’Udeur. Per il quale “alle prossime elezioni europee il partito dovrà presentarsi ai nastri di partenza con una propria lista”. Tuttavia, guarda con attenzione, Fantini, “all’evoluzione del serrato confronto all’interno della Margherita”. Il successore di Ugo De Flaviis lancia, infine, più di qualche stilettata alla magistratura: “La legge deve essere uguale per tutti ma anche e soprattutto per gli stessi magistrati, i quali, al momento, sembrano essere gli unici intoccabili”.

 

 

Il Mattino

La sfida di Mastella: centrosinistra, così non va

PIERLUIGI MELILLO


Colpi di teatro e battute taglienti. Il primo giorno della festa dell’Udeur a Telese scivola via così, con Clemente Mastella che subito piomba sulla scena, da grande protagonista.
Si presenta alle 17 e 05 nel parco delle terme, mostrando a fotografi e cameramen tv una valigetta verde: «Ecco i soldi che avrei voluto avere e che non ho», sorride il leader di Ceppaloni, che trova un modo stravagante per ribattere alle accuse lanciate dal faccendiere Marini sullo scandalo Telekom Serbia (all’interno della valigia poi si scoprirà: ci sono fotocopie di banconote da cento euro). «È una cosa che non esiste - ha spiegato Mastella con tono più serio poco dopo - ma, comunque, sfido i miei accusatori: dalle mie parti c’è sempre stata la cultura del mattone. Vengano a Ceppaloni a controllare tutti i mattoni del mio paese, non troveranno nulla». Questione Telekom a parte, il leader dell’Udeur ha subito messo a fuoco il tema della kermesse sannita: «Un centro di gravità permanente», un titolo che ripercorre una canzone di Franco Battiato.


E così Mastella ora vorrebbe divertirsi a diventare cantautore della politica. «Semmai un Apicella», dice ironicamente. E spiega: «Mi auguro che il centro cresca, anche perché i prossimi mesi saranno decisivi per la coalizione. Ma, sia chiaro, noi pretendiamo rispetto dagli alleati». E a chi gli chiedeva; «Qual è la condizione del centrosinistra in Campania?», Mastella ha risposto lapidario: «Pessima, si deve voltare pagina». Il leader, dunque, lancia una nuova sfida da Telese.
 

«Io sono di centro», c’è scritto sulle magliette bianche con lo stemma dell’Udeur sulle spalle: sono in vendita negli stand della festa, nel parco che si è subito riempito di curiosi e addetti ai lavori. Alla manifestazione di apertura c’è stato l’intervento del segretario regionale dell’Udeur, Antonio Fantini. «Ringraziamo i vertici nazionali - ha esordito - per aver ancora una volta preferito una realtà della Campania per questo importante appuntamento». C’è una precisa chiave di lettura che viene offerta dal segretario regionale: «Benevento meritava di celebrare questa festa, alla luce dei risultati raccolti nelle ultime amministrative provinciali. Insomma - ha aggiunto Fantini - qui il partito ha fatto registrare i maggiori consensi ed era giusto che la ripresa del dibattito politico nazionale - che parte sempre da questa festa - avvenisse proprio nel Sannio». Fantini ha, comunque, ricordato che l’Udeur ormai non può più essere considerato un partito della Campania: «Siamo presenti su tutto il territorio nazionale, grazie a Mastella, uomo del Mezzogiorno che ci pone in una condizione di maggiore credibilità». Il presidente nazionale dell’Udeur, la senatrice Marida Dentamaro ha ribadito le convinzioni già espresse dal leader di Ceppaloni: «No al partito unico, con l’Udeur che sarà presente con il proprio simbolo alle europee». Tanti i sanniti in platea. Il presidente del consiglio regionale, Bruno Casamassa, ha ricordato che quella di Telese «non è una festa di parte, ma consente il confronto tra i due poli in un momento molto delicato per le riforme. Speriamo che proprio da Telese arrivi un segnale di chiarezza ma anche di speranza per i cittadini».