Domenica 31 agosto 2003  - Rassegna stampa

 >>> Indice giornate UDEUR 2003

 

Ore 09,00 Santa Messa

Ore 10,00 partenza I° Trofeo ciclistico amatoriale "Il Campanile"

Ore 12,00 Premiazione I° Trofeo ciclistico amatoriale "Il Campanile"

 

Ore 17,00 Dibattito: "Economia al bivio: declino o sviluppo?"

Presiede: On. Lorenzo MONTECUOLLO - Capogruppo UDEUR PPE Commissione Finanze Camera dei Deputati

Modera: on. Prof. Paolo CIRINO POMICINO - Editorialista

Partecipano: On. Giovanni ALEMANNO - Ministro delle politiche agricole

On. Antonio MARZANO - Ministro per le attività produttive

Dott. Luigi ANGELETTI - Segretario generale UIL

On. Pier Luigi BERSANI - Responsabile economia DS

On. Enrico LETTA - Responsabile economia Margherita

Dott. Diego DELLA VALLE - Presidente gruppo "Della Valle"

Sen. Egidio Enrico PEDRINI - Dirigente organizzativo UDEUR PPE

 

Ore 19,00 Dibattito: "Le donne nello Sport"

Modera: dott.ssa Marina SBARDELLA - giornalista sportiva LA7

Partecipano:

Loredana PESOLI - resp. Sport Commissione Nazionale Pari opportunità

Carolina MORACE - commissaria tecnica nazionale femminile calcio

Antonella BELLUTI - campionessa mondiale ciclismo

Antonella PIERANTONI - campionessa mondiale Judo

Yosefa IDEM - campionessa mondiale canoa

Barbara ODDONE - campionessa italiana Tennis - categoria sordomuti

dott.ssa Sandra CIOFFI - responsabile nazionale donne UDEUR

 

 

 

Sulla stessa giornata - Articoli del giorno dopo

 

Enrico Letta sfida Berlusconi

Il Sannio Quotidiano 01-09-2003

«Con te, se spezzi l’asse che esiste tra la Lega ed il Ministro Tremonti»

 

Un’interessante novità dal palco di Telese durante il convegno sui temi economici

(pb) Si parla di economia ma la novità più interessante è tutta politica. «Se il governo si impegna a spostare l’asse Tremonti - Lega che sta affossando il Sud, do la mia disponibilità e quella di una parte dell’opposizione a fare da sponda in parlamento alla maggioranza».

 

Parola di Enrico Letta, il più giovane ministro dell’Industria della storia (governo Prodi), oggi esponente di spicco dell’opposizione. Musica per le orecchie della platea più meridionalista del panorama politico d’Italia, quella del Campanile. Non a caso l’enfant prodige dell’Ulivo aggiunge «Clemente mi capirà al volo» e il leader udeurrino annuisce. Un nuovo fronte politico che parte da Telese?

 

Dopo l’abbraccio di Martinazzoli a Mastella, foriero di un nuovo soggetto politico, il palco delle Terme rischia di tramutarsi in un acceleratore di processi. Se l’economia è al bivio, ‘declino o sviluppo’ l’alternativa proposta dagli organizzatori, il governo si trova davanti a un nuovo snodo: optare per un nord locomotiva dell’intero Paese o aprirsi alle risorse del Mezzogiorno?

 

«Il pegno da pagare per una larga intesa parlamentare - ha dichiarato il responsabile del dipartimento Economia della Margherita - è la fine dell’asse mortale, per il Sud, Bossi - Tremonti». Accetterà il governo? Tiepido Marzano, che ha definito «fisiologico» l’attuale momento di crisi dell’economia italiana.

 

«Ogni volta che c’è una crisi sento dire ‘Ma dove andremo a finire?’, poi le cose finiscono sempre per andare a posto da sole», così il ministro alle Attività Produttive che ha accennato anche alla questione centrali: «Tutti vogliono servirsi di energia, nessuno accetta che si costruiscano centrali sul territorio. Abbiamo qualche esempio anche qui vicino». Altra presenza governativa, quella del numero uno alle Risorse agricole, il finiano Gianni Alemanno accompagnato dal consigliere regionale Salvatore Ronghi.

 

«L’errore del centrodestra è stato aver temporeggiato sulle scelte importanti, imitando i fallimentari governi dell’Ulivo. Occorre reagire», ha chiosato, aggiungendo «sono critiche costruttive per il bene della coalizione» per evitare gli strali minacciati da Berlusconi verso i ‘discoli’.

 

Il mondo sindacale era rappresentato ieri dal leader Uil Luigi Angeletti, autore di una vibrata filippica contro gli sprechi del passato e favorevole ad una politica di investimenti quale unica strada per combattere la concorrenza del ‘far East’, Cina in testa; a tenere alta la bandiera degli imprenditori, Diego della Valle, autore di un intervento non corporativistico, a tratti addirittura severo nei confronti «degli imprenditori che si affidano agli aiuti statali».

 

All’incontro, moderato da Paolo Cirino Pomicino, hanno partecipato gli onorevoli udeurrini Enrico Pedrini e Lorenzo Montecuollo, quest’ultimo accolto da Mastella sotto il Campanile nonostante, nel 2001, l’allora centrista sconfisse nel collegio maggioritario ‘Capua’ proprio la moglie del politico ceppalonese.

 

 

Il Mattino 01-09-2003
PIETRO PERONE


Prima si è tirato fuori dalla Margherita, poi dalla lista unica dell'Ulivo e adesso sfida Romano Prodi. È un Mastella su di giri quello che compare alla festa del suo partito e annuncia: «Se il presidente della Commissione Ue non riuscirà a dare vita al listone che ha immaginato insieme con D'Alema, si porrà un problema di leadership del centro sinistra alle Politiche del 2006».

 

Prodi paragonato a Godot: «Non capisco perché se non riesce a fare oggi quello che vorrebbe, il centro sinistra dovrebbe ugualmente attenderlo in futuro», taglia corto il leader dell'Udeur che intanto intravede per il suo partito ampi spazi politici qualora dovesse nascere per davvero quella forza riformista immaginata dall'ex premier.


Mastella si frega invece le mani: «Spetterebbe a noi - dice - rivolgersi ai cattolici democratici e a tutti quanti hanno incrociato i nostri destini. Non abbiamo alcuna intenzione di dare vita a un esercito di reduci, ma siamo convinti che le idee del riformismo popolare hanno ancora un grande futuro». E così il Campanile tenta di esporre il cartello «lavori in corso» per mettere insieme quanti hanno militato nella Dc e in questi anni non sono andati con Berlusconi, tantomeno vogliono adesso confondere la propria storia con un partito prodiano i cui contorni restano indefiniti. Non manca inoltre qualche obiettivo immediato, come una possibile lista insieme con l'Udc alle Europee nel solco del Ppe.

 

La tentazione è forte, il dialogo pare avviato, non mancano problemi, visto che del ragruppamento popolare a Strasburgo è parte integrante Forza Italia. Strada in salita, ma hanno ugualmente provveduto l'altra sera a segnare un viottolo Bruno Tabacci e Pino Pisicchio, «complice» Mino Martinazzoli che ha annunciato di essere pronto a scendere in campo qualora si desse vita a una formazione riformista europea di stampo popolare come ai tempi di De Gasperi.


Ipotesi che entusiasma Mastella, mentre anch'egli non dà per scontato il «fidanzamento» immediato con gli amici dell’Udc. Domani però a Telese è atteso Marco Follini, mentre oggi sarà il giorno del presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini (è annunciato anche il ministro delle Comunicazioni Gasparri). Una presenza quasi scontata, visto le precedenti presenze alla festa del Campanile. Questa volta, però, c'è anche l'invito a pranzo nella villa di Ceppaloni, ma non si sa Casini riuscirà ad anticipare il viaggio. Lady Mastella, intanto, già pensa a un menù a base di pesce e crostacei, come ai tempi di quando i giovani leoni della ex Dc viaggiavano in coppia. «Sono dieci anni che Casini non viene a casa nostra», dice la signora Sandra, anche se i rapporti con Clemente, suo vice alla Camera, da molto tempo sono tornati ottimi.


Mastella così non pone limiti a possibili intese e l'altra sera, preso dall'entusiasmo per le parole di Martinazzoli, aveva finanche annunciato di essere pronto a cambiare il nome del partito pur di favorire nuovi arrivi. Ora invece un po’ frena, «perché non siamo - dice - una chiesa d'asilo del Medioevo e diamo ospitalità a tutti quelli che vogliono». Chi arriva «dovrà avere - avverte - le nostre stesse idee», che poi sono quelle di sempre: rifare la Dc, pur sotto «falso» nome, nel tentativo di non dovere rinnegare la propria storia politica, quella che ancora una volta non sembra incrociarsi con Prodi.