Consorzio idrotermale, lo statuto  - 03-02-04 - da Il Mattino

 

Il Mattino - Martedì 3 Febbraio 2004

 

DIBATTITO TRA I COMUNI

Il Consorzio idrotermale verso lo statuto

VITTORIO VALLONE

 

Tra le operazioni che daranno vita al nuovo statuto del Consorzio idrotermale di Telese Terme e San Salvatore Telesino si registrano alcune proposte di modifica presentate nei giorni scorsi dall'Amministrazione comunale di San Salvatore Telesino. Il dibattito tra i due Comuni proprietari delle Terme di Telese si era arenato sulla costituzione del nuovo consiglio di amministrazione.

 

Le proposte dell'Amministrazione guidata da Giuseppe Creta non portano grosse modifiche di natura sostanziale. La prima riguarda l'art.12 che definisce la composizione e le indennità. «Il vice presidente - si legge - percepirà un'indennità il cui importo sommato a quello espresso dal Comune di San Salvatore è pari al 29% del totale delle indennità previste per i componenti del C.d.A. compreso il presidente. Le indennità non percepite andranno comunque liquidate e versate nelle casse dei propri Comuni di provenienza».

 

Altre modifiche proposte dai sansalvatoresi riguardano le competenze stesse del C.d.A. che potrà provvedere alla deliberazione dei contratti di mutuo, ai prestiti obbligazionari, all'approvazione dei piani finanziari, alle spese che impegnino i bilanci del Consorzio, all'approvazione delle convenzioni con altri Enti locali e soggetti terzi, alla partecipazione a società di capitali etc, tutto questo solo nel caso in cui le relative spese, le quote di ammortamento e gli interessi, non impegnino le casse e i bilanci dei comuni consorziati. Una netta distinzione quindi tra l'autonomia del C.d.A. e le due amministrazioni.

 

Un C.d.A. che non può autonomamente decidere con le casse dei due singoli comuni. Altre modifiche proposte riguardano l'aumento del canone di gestione per le opere di miglioramento e la costituzione di un regolamento, votato dall'assemblea, per la disciplina degli appalti di lavori.

 

Nello stesso regolamento, propone ancora San Salvatore, «viene determinata la natura, il limite massimo di valore e le modalità di esecuzione delle spese che il C.d.A. può sostenere in economia. L'accensione di eventuali mutui dovrà essere subordinata all'autorizzazione dei Comuni Consorziati».

 


 

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