Presenze campane a Vinitaly - 07-04-04 - da Il Mattino

 

 

Domenica 4 Aprile 2004

E la Campania diventa

un polo d’attrazione

DALL'INVIATO A VERONA

C'è una anomalia nel successo della presenza campana a questa edizione del Vinitaly: la maggioranza delle grandi aziende, Mastroberardino, Terredora, Torre Gaia, Cantina del Taburno, Cantina Sociale di Solopaca, La Guardiense, Val Calore e alcune delle più conosciute come Montevetrano, Ocone, Rillo, Venditti, hanno preferito mantenere una presenza autonoma. In poche parole buyer e giornalisti specializzati sono stati costretti comunque a fare una caccia al tesoro per trovare i produttori. Come rimediare?

L'assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Aita, pensa alla creazione di un ente autonomo di cui facciano parte Regione, Camere di commercio e altri enti locali disponibili a cui affidare la gestione della presenza nelle fiere specializzate e della rete di enoteche regionali che faranno capo a quella di Napoli. Infatti molte aziende hanno preferito una partecipazione autonoma perché non avevano uno spazio garantito in base alle loro esigenze.

Comunque, per la prima dopo i tentativi degli anni passati, lo spazio regionale è stato davvero un reale polo di attrazione. Appare chiara ormai l'affermazione del marchio territoriale su quello aziendale. «Per questo sono molto dispiaciuto - dice Aita - che nel collegamento fatto con UnoMattina non sia emersa la ricchezza della nostra proposta regionale. Peccato, un’occasione mancata».

Prossimo appuntamento ufficiale: dal 7 al 9 giugno la selezione dei vini campani gestiti dall'Assoenologi alla facoltà di Agraria a Portici.

l.pigna.

 


 

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