17 novembre 2005
BN, mostra “Il corpo e la metamorfosi"
Antonio De Lucia

 

 

Comunicato Stampa n. 1365 del 16 novembre 2005

 

Inaugurata stasera alla Rocca dei Rettori la mostra “Il corpo e la metamorfosi. Omaggio a San Bartolomeo”. Alla cerimonia erano presenti: il presidente e l’assessore alla cultura della Provincia Carmine Nardone e Giorgio Carlo Nista; il prefetto Mario D’Ambrosi; il Questore Biagio Ciaramella; il Soprintendente ai beni artistici di Caserta e Benevento Giovanna Petrenga; don Pompilio Cristino, rappresentante di mons. Serafino Sprovieri, Arcivescovo metropolita; l’assessore comunale alla cultura Nazzareno Orlando; la curatrice della mostra Vega de Martini, funzionario della Soprintendenza; Maurizio Marini, storico dell'arte; Riccardo Gullo, direttore del Museo Regionale Archeologico “Bernabò Brea di Lipari”; ed altre Autorità e semplici cittadini. La mostra, dedicata ad una delle figure centrali della storia beneventana, l’Apostolo San Bartolomeo, resterà aperta sino all’11 dicembre tutti i giorni feriali dalle 16 alle 19, e, prenotando ad Art Sannio allo 0824/29919, anche nelle ore mattutine; il sabato e la domenica, invece, dalle 9.30 alle 12.30, dalle 17 alle 20. L’ingresso è libero.

 

La Mostra nasce per iniziativa della Soprintendenza per il Patrimonio Artistico ed è patrocinata dalla Provincia di Benevento.

 

A tale proposito il presidente Nardone ha ricordato il rapporto tra la Città e le reliquie del Martire e, nel ringraziare la Soprintendenza, ha annunciato che il prossimo 8 dicembre sarà inaugurata, nella stessa Rocca, un’altra mostra su tema Risorgimentale a completamento dell’avvenuto restauro dell’ala longobarda dell’edificio monumentale.

 

La curatrice della Mostra, Vega de Martini, ha voluto illustrare il perché della scelta di riproduzioni digitali ad altissimo ingrandimento di opere di Jusepe de Ribera, artista di epoca seicentesca, sul Santo Bartolomeo: il barocco – ha detto – è meraviglia; gli ingrandimenti creano una grande meraviglia nell’indagare sulla sofferenza del corpo dell’Apostolo.

 

Don Pompilio ha voluto plaudire all’iniziativa che, ha affermato, non fa che rafforzare i rapporti tra la città e le sue radici religiose più profonde.

Il Direttore del Museo di Lipari Riccardo Gullo ha illustrato il profondo rapporto che lega la comunità isolana al Santo, al punto che anche la cultura laica fa riferimento all’Apostolo: tale è la traccia lasciata dalle reliquie che restarono nell’isola fino a che il principe longobardo Sicario nel nono secolo non le portò a Benevento.

 

La Soprintendente Petrenga ha ricordato le iniziative che, in sinergia con Comune e Provincia, si stanno portando avanti per la tutela dei beni culturali locali; mentre lo storico dell’arte Marini ha evidenziato come le opere di de Ribera consentano allo spettatore di entrare letteralmente dentro il corpo del Martire, respirandone la santità.

 

La Mostra è arricchita da paramenti sacri originali, nonché da sculture di Lello Esposito, artista napoletano "neobarocco" dei nostri giorni, improntate sulla tematica del martirio-metamorfosi, di forte impatto emozionale.

Nei prossimi mesi la mostra sarà portata a Lipari e successivamente in Australia


 

 

 

 

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