23 novembre 2005
Molinara contro le pale eoliche
Antonello Belmonte

 

 

 

Documento dei dirigenti del Consiglio direttivo del

centro culturale Crossroads.

 

Seduta straordinaria del Consiglio comunale di Molinara

7 novembre 2005

 

Il tema di questa sera riguarda la possibile installazione di nuove centrali eoliche a Molinara e prima di formulare alcune domande in proposito, noi dirigenti del centro culturale Crossroads sottolineiamo il fatto che sul nostro territorio sono già presenti numerosi generatori eolici, perciò ne riteniamo inutile un’ulteriore installazione. Vogliamo evidenziare anche il fatto che non esiste solo l’energia eolica come fonte rinnovabile, ma per fare un esempio che ci ha riguardato da vicino qualche tempo fa, lo stesso compost, oltre ad essere utilizzato come fertilizzante, può essere usato per la produzione di biogas e di energia elettrica prodotta da biomassa.

La nostra prima domanda riguarda gli eventuali studi effettuati, con opportuna documentazione da dimostrare, da enti preposti come l’ARPAC sul rumore provocato dalle centrali eoliche già presenti sul nostro territorio. Ci risulta, infatti, che in alcuni DPCM, di cui uno del 14 novembre 1997, sono indicati dei valori massimi di soglia acustica e che se superati, non si può dare la concessione a tutti gli impianti a ciclo produttivo ubicati in zone diverse da quelle industriali.

 

Un secondo quesito riguarda la questione del rischio dei campi magnetici: è stato effettuato uno studio, da chi di dovere, sui pericoli dei campi magnetici emessi dagli elettrodotti già presenti sul nostro territorio? Anche in questo caso, ad esempio, ci sono una serie di DPCM che indicano i valori massimi tollerabili d’esposizione ai campi. Del resto, è stato effettuato un monitoraggio su tali normative? E’ stato fatto uno studio sui possibili rischi elettrici legati al mal funzionamento delle suaccennate centrali eoliche?

Sono stati tenuti in conto, inoltre, gli impatti specifici come i voli aerei a bassa quota, giacché Molinara è situata in un’area di rotte aeree? Un altro impatto potrebbe essere per le stazioni di telecomunicazione presenti in prossimità delle centrali, poiché queste ultime possono recare disturbo alla ricezione dei ponti radio.

Le dimensioni dei generatori e delle relative fondamenta in cemento, fra l’altro, rendono proibitivi i costi di rimozione di queste strutture quando le centrali eoliche diventeranno obsolete e avranno esaurito il loro ciclo produttivo.

Quest’ultima affermazione non è infondata: in California, infatti, si hanno dei veri e propri cimiteri di centrali eoliche abbandonate al degrado ed al disfacimento, segni di una pessima gestione della “questione eolica”.

 

In base a questi quesiti, crediamo che l’installazione di altre centrali eoliche possa aumentare ulteriormente i possibili pericoli legati al loro impianto. Nel caso in cui siano installati altri generatori più potenti di quelli che sono presenti sulla nostra area, non devono essere assolutamente sottovalutati i rischi legati al territorio: l’impatto visivo, l’impatto sia sul patrimonio paesaggistico che su quello ambientale, le probabili alterazioni o gli inquinamenti delle falde acquifere provocati dai plinti di ancoraggio dei generatori e non bisogna dimenticare i pericoli per la flora e la fauna locali.

Riteniamo che se avremo il potenziamento del parco eolico, avremo di sicuro una nuova installazione di elettrodotti con un conseguente aumento dei campi magnetici.

Non è accettabile, allora, che la localizzazione e la dimensione degli impianti vengano fatti da terzi che svendono per pochi soldi i valori ambientali più significativi di un territorio. Devono essere i Comuni ad individuare “eventuali” altre aree per l’installazione dei generatori, come stabilito da una sentenza del 2003 del TAR Puglia riguardante la città di Ascoli Satriano (Fg), in cui è stato obbligato il Comune ad effettuare una scelta ragionata di eventuali siti eolici in assenza di un piano di regolamentazione da parte della regione.

Esortiamo, quindi, in questo consesso a ritenere la questione dell’installazione di nuove centrali eoliche di primaria importanza per gli obiettivi della nostra Comunità e per questo chiediamo se sia possibile che le associazioni locali possano partecipare alla prossima conferenza dei servizi che riguarda il futuro di Molinara.

 

  I dirigenti del Consiglio direttivo del centro culturale Crossroads

 


 

Crossroad

Centro Culturale

Comitato Eolo

Molinara (BN)

 

Al Sindaco del Comune di

BASELICE

 

Al Sindaco del Comune di

FOIANO DI VALFORTORE

 

Al Sindaco del Comune di

MOLINARA

 

Al Sindaco del Comune di

S. MARCO DEI CAVOTI

 

Al Presidente

dell’Amministrazione provinciale di

BENEVENTO

 

Al Presidente della

Giunta regionale

NAPOLI

 

Al Presidente della

                                                                            Comunità montana del Fortore

SAN BARTOLOMEO IN GALDO

 

 

OGGETTO:    Richiesta di esame di questioni preliminari inerenti l’istruttoria delle richieste di installazione di nuovi insediamenti eolici da parte delle Conferenze dei servizi all’uopo convocate dalla Regione Campania.

 

Chiediamo che gli Enti in indirizzo, in sede di Conferenza dei servizi e nelle sedi istituzionali, esaminino le seguenti questioni preliminari:

1) Verso la fine degli anni Novanta vi sono stati, in special modo nel Fortore sannita, numerosi insediamenti di centrali eoliche. Queste installazioni sono avvenute in maniera disordinata e scoordinata, non rispettando le leggi e le normative in vigore tanto che, da parte dei più, si è parlato di “eolico selvaggio”.

 

Sono stati provocati ingenti guasti all’assetto ambientale e in particolare modo ne ha risentito lo spartiacque tirreno-adriatico.

I guasti hanno riguardato anche l’assetto etico della società, con la corsa affannosa degli amministratori locali e dei cittadini più furbi alle contrattazioni, ai finanziamenti, alle raccomandazioni.

In conseguenza di tutto ciò è cresciuta la consapevolezza, da parte delle istituzioni, della necessità di procedere ad una seria programmazione degli interventi nel campo energetico in generale e nel campo dell’energia eolica in particolare, per evitare che fossero i privati e non il potere pubblico a decidere l’uso del territorio.

 

La Regione Campania, anche se ancora oggi non possiede un Piano Energetico Ambientale, ha in ogni modo approvato le “Linee guida in materia di politica regionale di sviluppo sostenibile nel settore energetico” con D.G.R. 4818 del 2002, la “Analisi del fabbisogno d’energia elettrica in Campania: bilanci di previsione e potenziamento del parco termoelettrico regionale” con D.G.R. 3533 del 05.12.2003, come pure le “Disposizioni generali in materia d’energia, riparto di funzioni e compiti, recepimento direttiva 93/76/CE, costituzione dell’Agenzia Regionale, e delega alla Giunta per l’assetto regolamentare con allegato Documento Obbiettivo”con D.G.R. 109 del 02.02.2005.

 

L’Amministrazione provinciale di Benevento, a sua volta, ha approvato il Piano Energetico Ambientale di competenza provinciale.

La pianificazione della Regione Campania prevede, nel “Documento Obbiettivo”, una potenza minima di nuova installazione da fonte eolica di circa 300 MW per tutta la Regione.

Il Piano Energetico Ambientale della Provincia di Benevento prevede, per tutto il Fortore sannita, una potenza ancora installabile da fonte eolica di 50 MW.

 

Gli enti in indirizzo dovranno necessariamente valutare, in sede di Conferenza dei servizi, la coerenza dei progetti da esaminare con gli strumenti di programmazione citati.

Per valutare la coerenza, gli enti in indirizzo dovranno necessariamente avere a disposizione i dati riguardanti tutte le richieste d’installazione di nuove centrali eoliche nel Fortore sannita fatte dalle diverse società proponenti. 

Ne scaturisce la necessità di un’unica Conferenza dei servizi o almeno l’esigenza di Conferenze dei servizi fra loro coordinate.

In carenza di questo potranno gli Enti in indirizzo esprimere un parere motivato?

 

2) Lo spartiacque tirreno-adriatico del Fortore sannita costituisce un territorio unitario da un punto di vista paesaggistico, ambientale, storico (rete dei tratturi, tratturelli, bracci…), idrologico.

Lo studio ambientale di più insediamenti eolici, che fra l’altro sono proposti contemporaneamente, non può prescindere da quest’unitarietà del territorio.

La frammentazione in più Conferenze dei servizi d’esame di progetti d’insediamenti eolici, riguardanti il territorio dello spartiacque tirreno-adriatico del Fortore sannita, pregiudica la possibilità di una valutazione unitaria e rende falsata tale valutazione.

Ne scaturisce la necessità di un’unica Conferenza dei servizi o almeno di Conferenze dei servizi fra loro coordinate.

In carenza di questo potranno gli Enti in indirizzo esprimere un parere motivato?

 

3) Al Comune di Molinara (e forse anche agli altri Comuni o Enti in indirizzo) è pervenuta una seconda richiesta, oltre a quella per la quale è stata già convocata la Conferenza dei Servizi, per l’installazione di turbine eoliche nel proprio territorio.

Ne deriva la necessità, per la Conferenza dei servizi, ai sensi dell’art. 13 del D.G.R. 109 del 02.02.2005, di eseguire una valutazione comparativa delle iniziative sulla scorta delle linee guida previste al comma 10 dell’articolo 12 del decreto legislativo 29 dicembre 2003 n. 387, volte ad assicurare un corretto inserimento degli impianti nel paesaggio.

 

 

Molinara 19/11/2005                                                                    

 Il Presidente

                                                                           Antonello Belmonte

 

 

 

 

 

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