Documento dei
dirigenti del Consiglio direttivo del
centro culturale
Crossroads.
Seduta
straordinaria del Consiglio comunale di Molinara
7 novembre 2005
Il tema di questa
sera riguarda la possibile installazione di
nuove centrali eoliche a Molinara e prima di
formulare alcune domande in proposito, noi
dirigenti del centro culturale Crossroads
sottolineiamo il fatto che sul nostro territorio
sono già presenti numerosi generatori eolici,
perciò ne riteniamo inutile un’ulteriore
installazione. Vogliamo evidenziare anche il
fatto che non esiste solo l’energia eolica come
fonte rinnovabile, ma per fare un esempio che ci
ha riguardato da vicino qualche tempo fa, lo
stesso compost, oltre ad essere
utilizzato come fertilizzante, può essere usato
per la produzione di biogas e di energia
elettrica prodotta da biomassa.
La nostra prima
domanda riguarda gli eventuali studi effettuati,
con opportuna documentazione da dimostrare, da
enti preposti come l’ARPAC sul rumore provocato
dalle centrali eoliche già presenti sul nostro
territorio. Ci risulta, infatti, che in alcuni
DPCM, di cui uno del 14 novembre 1997, sono
indicati dei valori massimi di soglia acustica e
che se superati, non si può dare la concessione
a tutti gli impianti a ciclo produttivo ubicati
in zone diverse da quelle industriali.
Un secondo
quesito riguarda la questione del rischio dei
campi magnetici: è stato effettuato uno studio,
da chi di dovere, sui pericoli dei campi
magnetici emessi dagli elettrodotti già presenti
sul nostro territorio? Anche in questo caso, ad
esempio, ci sono una serie di DPCM che indicano
i valori massimi tollerabili d’esposizione ai
campi. Del resto, è stato effettuato un
monitoraggio su tali normative? E’ stato fatto
uno studio sui possibili rischi elettrici legati
al mal funzionamento delle suaccennate centrali
eoliche?
Sono stati tenuti
in conto, inoltre, gli impatti specifici come i
voli aerei a bassa quota, giacché Molinara è
situata in un’area di rotte aeree? Un altro
impatto potrebbe essere per le stazioni di
telecomunicazione presenti in prossimità delle
centrali, poiché queste ultime possono recare
disturbo alla ricezione dei ponti radio.
Le dimensioni dei
generatori e delle relative fondamenta in
cemento, fra l’altro, rendono proibitivi i costi
di rimozione di queste strutture quando le
centrali eoliche diventeranno obsolete e avranno
esaurito il loro ciclo produttivo.
Quest’ultima
affermazione non è infondata: in California,
infatti, si hanno dei veri e propri cimiteri di
centrali eoliche abbandonate al degrado ed al
disfacimento, segni di una pessima gestione
della “questione eolica”.
In base a questi
quesiti, crediamo che l’installazione di altre
centrali eoliche possa aumentare ulteriormente i
possibili pericoli legati al loro impianto. Nel
caso in cui siano installati altri generatori
più potenti di quelli che sono presenti sulla
nostra area, non devono essere assolutamente
sottovalutati i rischi legati al territorio:
l’impatto visivo, l’impatto sia sul patrimonio
paesaggistico che su quello ambientale, le
probabili alterazioni o gli inquinamenti delle
falde acquifere provocati dai plinti di
ancoraggio dei generatori e non bisogna
dimenticare i pericoli per la flora e la fauna
locali.
Riteniamo che se
avremo il potenziamento del parco eolico, avremo
di sicuro una nuova installazione di
elettrodotti con un conseguente aumento dei
campi magnetici.
Non è
accettabile, allora, che la localizzazione e la
dimensione degli impianti vengano fatti da terzi
che svendono per pochi soldi i valori ambientali
più significativi di un territorio. Devono
essere i Comuni ad individuare “eventuali” altre
aree per l’installazione dei generatori, come
stabilito da una sentenza del 2003 del TAR
Puglia riguardante la città di Ascoli Satriano (Fg),
in cui è stato obbligato il Comune ad effettuare
una scelta ragionata di eventuali siti eolici in
assenza di un piano di regolamentazione da parte
della regione.
Esortiamo,
quindi, in questo consesso a ritenere la
questione dell’installazione di nuove centrali
eoliche di primaria importanza per gli obiettivi
della nostra Comunità e per questo chiediamo se
sia possibile che le associazioni locali possano
partecipare alla prossima conferenza dei servizi
che riguarda il futuro di Molinara.
I dirigenti del
Consiglio direttivo del centro culturale
Crossroads
Crossroad
Centro Culturale
Comitato Eolo
Molinara (BN)
Al Sindaco del
Comune di
BASELICE
Al Sindaco del
Comune di
FOIANO DI
VALFORTORE
Al Sindaco del
Comune di
MOLINARA
Al Sindaco del
Comune di
S. MARCO DEI
CAVOTI
Al Presidente
dell’Amministrazione provinciale di
BENEVENTO
Al Presidente
della
Giunta regionale
NAPOLI
Al Presidente
della
Comunità montana del Fortore
SAN BARTOLOMEO IN
GALDO
OGGETTO:
Richiesta di esame di questioni preliminari
inerenti l’istruttoria delle
richieste di
installazione di nuovi insediamenti eolici da
parte delle Conferenze dei servizi all’uopo
convocate dalla Regione Campania.
Chiediamo che gli
Enti in indirizzo, in sede di Conferenza dei
servizi e nelle sedi istituzionali, esaminino le
seguenti questioni preliminari:
1) Verso la fine
degli anni Novanta vi sono stati, in special
modo nel Fortore sannita, numerosi insediamenti
di centrali eoliche. Queste installazioni sono
avvenute in maniera disordinata e scoordinata,
non rispettando le leggi e le normative in
vigore tanto che, da parte dei più, si è parlato
di “eolico selvaggio”.
Sono stati
provocati ingenti guasti all’assetto ambientale
e in particolare modo ne ha risentito lo
spartiacque tirreno-adriatico.
I guasti hanno
riguardato anche l’assetto etico della società,
con la corsa affannosa degli amministratori
locali e dei cittadini più furbi alle
contrattazioni, ai finanziamenti, alle
raccomandazioni.
In conseguenza di
tutto ciò è cresciuta la consapevolezza, da
parte delle istituzioni, della necessità di
procedere ad una seria programmazione degli
interventi nel campo energetico in generale e
nel campo dell’energia eolica in particolare,
per evitare che fossero i privati e non il
potere pubblico a decidere l’uso del territorio.
La Regione
Campania, anche se ancora oggi non possiede un
Piano Energetico Ambientale, ha in ogni modo
approvato le “Linee guida in materia di politica
regionale di sviluppo sostenibile nel settore
energetico” con D.G.R. 4818 del 2002, la
“Analisi del fabbisogno d’energia elettrica in
Campania: bilanci di previsione e potenziamento
del parco termoelettrico regionale” con D.G.R.
3533 del 05.12.2003, come pure le “Disposizioni
generali in materia d’energia, riparto di
funzioni e compiti, recepimento direttiva
93/76/CE, costituzione dell’Agenzia Regionale, e
delega alla Giunta per l’assetto regolamentare
con allegato Documento Obbiettivo”con D.G.R. 109
del 02.02.2005.
L’Amministrazione
provinciale di Benevento, a sua volta, ha
approvato il Piano Energetico Ambientale di
competenza provinciale.
La pianificazione
della Regione Campania prevede, nel “Documento
Obbiettivo”, una potenza minima di nuova
installazione da fonte eolica di circa 300 MW
per tutta la Regione.
Il Piano
Energetico Ambientale della Provincia di
Benevento prevede, per tutto il Fortore sannita,
una potenza ancora installabile da fonte eolica
di 50 MW.
Gli enti in
indirizzo dovranno necessariamente valutare, in
sede di Conferenza dei servizi, la coerenza dei
progetti da esaminare con gli strumenti di
programmazione citati.
Per valutare la
coerenza, gli enti in indirizzo dovranno
necessariamente avere a disposizione i dati
riguardanti tutte le richieste d’installazione
di nuove centrali eoliche nel Fortore sannita
fatte dalle diverse società proponenti.
Ne scaturisce la
necessità di un’unica Conferenza dei servizi o
almeno l’esigenza di Conferenze dei servizi fra
loro coordinate.
In carenza di
questo potranno gli Enti in indirizzo esprimere
un parere motivato?
2) Lo spartiacque
tirreno-adriatico del Fortore sannita
costituisce un territorio unitario da un punto
di vista paesaggistico, ambientale, storico
(rete dei tratturi, tratturelli, bracci…),
idrologico.
Lo studio
ambientale di più insediamenti eolici, che fra
l’altro sono proposti contemporaneamente, non
può prescindere da quest’unitarietà del
territorio.
La frammentazione
in più Conferenze dei servizi d’esame di
progetti d’insediamenti eolici, riguardanti il
territorio dello spartiacque tirreno-adriatico
del Fortore sannita, pregiudica la possibilità
di una valutazione unitaria e rende falsata tale
valutazione.
Ne scaturisce la
necessità di un’unica Conferenza dei servizi o
almeno di Conferenze dei servizi fra loro
coordinate.
In carenza di
questo potranno gli Enti in indirizzo esprimere
un parere motivato?
3) Al Comune di
Molinara (e forse anche agli altri Comuni o Enti
in indirizzo) è pervenuta una seconda richiesta,
oltre a quella per la quale è stata già
convocata la Conferenza dei Servizi, per
l’installazione di turbine eoliche nel proprio
territorio.
Ne deriva la
necessità, per la Conferenza dei servizi, ai
sensi dell’art. 13 del D.G.R. 109 del
02.02.2005, di eseguire una valutazione
comparativa delle iniziative sulla scorta delle
linee guida previste al comma 10 dell’articolo
12 del decreto legislativo 29 dicembre 2003 n.
387, volte ad assicurare un corretto inserimento
degli impianti nel paesaggio.
Molinara
19/11/2005
Il
Presidente
Antonello Belmonte
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