RE.S.E.T. Benevento
Rete Sociale Ecologica Territoriale
Conferenza stampa del 29 dicembre 2005
“To reset”
vuol dire “risistemare,
ripristinare, rimettere a posto” e per
questo abbiamo scelto questo acronimo per
indicare una RETE che si pone come obiettivo
quello di contribuire a risistemare,
rimettere a posto, questa città.
Si
tratta di una RETE di “vertenze” piuttosto che
di soggetti, nel senso che i diversi gruppi, le
associazioni e i singoli cittadini si mettono in
rete per alcune specifiche iniziative comuni,
conservando la propria autonomia e specificità.
E’
una idea nata prendendo atto che in questi
ultimi anni abbiamo assistito, anche a
Benevento, ad un nuovo protagonismo sociale
delle comunità locali o di singoli gruppi
sociali, che hanno dato vita a grandi
mobilitazioni popolari, comitati civici per la
promozione e la tutela del territorio, e
associazioni per la difesa dei diritti
fondamentali di cittadinanza,.
Ma
ora è necessario chiamare sulla scena nuovi
attori, articolare livelli di relazione ed
elaborazione di nuovi strumenti organizzativi
adeguati ad affrontare le sfide presenti sul
territorio. Territorio come luogo complesso,
dialettico, abitato.
Rete di persone e luoghi, di relazioni e
conflitti, di tempi e desideri, di diversità e
ricerca del “comune”. Un luogo abitato da
cittadini e non da sudditi.
È
in questo spazio di partecipazione e proposte
politiche che una comunità può crescere,
riconoscersi, insorgere ridefinendo nuove
identità, nuovi diritti e riportando a sé la
volontà di
decidere e riscegliere il proprio futuro.
La funzione della rete deve essere quella di
travalicare l’ambito specifico dei singoli
attori che la compongono, per proiettarli dentro
un percorso in cui si incrociano aspetti
ambientali, culturali e sociali.
Bisogna costruire una vertenza cittadina sul
“diritto al territorio”. Si tratta di una sfida
difficile e di un processo aperto in direzioni
diverse, tutte da definire e sperimentare.
Questo percorso va condiviso con chi ha voglia
di mettersi in gioco e avverte la necessità di
mettere in rete proposte, idee, pratiche di
intervento con i diversi attori del territorio
per costruire un progetto di società alternativo
che già oggi vive nei mille rivoli dell’azione
quotidiana di cittadini, associazioni,
comitati e movimenti.
Per cominciare, ecco le prime 10 “vertenze”
1)
Acqua (approvvigionamento, qualità,
privatizzazione, uso/consumo);
(Codacons,
ForumAmbientalista Sannio, Emisfero sud)
2)
Depurazione, Fiumi, Parchi;
(Associazioni Ambientaliste e
Comitato Serretelle)
3)
Rifiuti (riduzione,
raccolta differenziata, riorganizzazione ASIA);
(Flaica
CUB, Associazioni Ambientaliste, Emisfero sud)
4)
Mobilità e Piano Traffico di Benevento;
(CUB Trasporti, Comitato Civico, Movimento
studentesco)
5)
Casa (Fitti, Contributi acquisto, Edilizia
Convenzionata/sovvenzionata, PRG);
(Centro Sociale Depistaggio, PRC, Tecnici)
6)
Carovita (Tariffe Servizi Pubblici, Commercio,
Consumo critico);
(Codacons,
Fiom CGIL, CUB, Emisfero sud, Slai Cobas)
7)
Nuovo Municipio e riorganizzazione servizi
pubblici comunali;
(Slai Cobas, PRC)
8)
Recupero e valorizzazione del Centro Storico
(progetto di formazione lavoro);
(ForumAmbientalista,Giovani
disoccupati, Movimento studentesco)
9)
Servizi Sociali- Politiche giovanili-
Sanità/salute - Assistenza pubblica
(CSA Depistaggio, Movimento
studentesco, Operatori socio assistenziali)
10)
Cultura (Conoscenza Bene Comune Umanità,
Istruzione, Spazi e servizi)
(Sancto Janne, Movimento Studentesco,
CGIL Scuola,Operatori culturali)
|