30 dicembre 2005
Rete Sociale Ecologica Territoriale
Gabriele Corona

 

 

RE.S.E.T. Benevento

Rete Sociale Ecologica Territoriale

Conferenza stampa del 29 dicembre 2005

“To reset” vuol dire “risistemare, ripristinare, rimettere a posto” e per questo abbiamo scelto questo acronimo per indicare una RETE che si pone come obiettivo quello di contribuire a risistemare, rimettere a posto, questa città.

Si tratta di una RETE di “vertenze” piuttosto che di soggetti, nel senso che i diversi gruppi, le associazioni e i singoli cittadini si mettono in rete per alcune specifiche iniziative comuni, conservando la propria autonomia e specificità.

E’ una idea nata prendendo atto che in questi ultimi anni abbiamo assistito, anche a Benevento, ad un nuovo protagonismo sociale delle comunità locali o di singoli gruppi sociali, che hanno dato vita a grandi mobilitazioni popolari, comitati civici per la promozione e  la tutela del territorio, e associazioni per la difesa dei diritti fondamentali di cittadinanza,.

Ma ora è necessario chiamare sulla scena nuovi attori, articolare livelli di relazione ed elaborazione di nuovi strumenti organizzativi adeguati ad affrontare le sfide presenti sul territorio. Territorio come luogo complesso, dialettico, abitato.

Rete di persone e luoghi, di relazioni e conflitti, di tempi e desideri, di diversità e ricerca del “comune”. Un luogo abitato da cittadini e non da sudditi.

È in questo spazio di partecipazione e proposte politiche che una comunità può crescere, riconoscersi, insorgere ridefinendo nuove identità, nuovi diritti e riportando a sé la volontà di

decidere e riscegliere il proprio futuro.             
La funzione della rete deve essere quella di travalicare l’ambito specifico dei singoli attori che la compongono, per proiettarli dentro un percorso in cui si incrociano aspetti ambientali, culturali e sociali.

Bisogna costruire una vertenza cittadina sul “diritto al territorio”. Si tratta di una sfida difficile e di un processo aperto in direzioni diverse, tutte da definire e sperimentare. Questo percorso va condiviso con chi ha voglia di mettersi in gioco e avverte la necessità di mettere in rete proposte, idee, pratiche di intervento con i diversi attori del territorio per costruire un progetto di società alternativo che già oggi vive nei mille rivoli dell’azione quotidiana di cittadini, associazioni,

comitati e movimenti.

 

Per cominciare, ecco le prime 10 “vertenze

 

1) Acqua (approvvigionamento, qualità, privatizzazione, uso/consumo);

  (Codacons, ForumAmbientalista Sannio, Emisfero sud)

 

2) Depurazione, Fiumi, Parchi;

         (Associazioni Ambientaliste e Comitato Serretelle)

 

3) Rifiuti (riduzione, raccolta differenziata, riorganizzazione ASIA);

        (Flaica CUB, Associazioni Ambientaliste, Emisfero sud)

 

4) Mobilità e Piano Traffico di Benevento;

        (CUB Trasporti, Comitato Civico, Movimento studentesco)

 

5) Casa (Fitti, Contributi acquisto, Edilizia Convenzionata/sovvenzionata, PRG);

       (Centro Sociale Depistaggio, PRC, Tecnici)

 

6) Carovita (Tariffe Servizi Pubblici, Commercio, Consumo critico);  

       (Codacons, Fiom CGIL, CUB, Emisfero sud, Slai Cobas)

 

7) Nuovo Municipio e riorganizzazione servizi pubblici comunali;

       (Slai Cobas, PRC)

 

8) Recupero e valorizzazione del Centro Storico (progetto di formazione lavoro);

      (ForumAmbientalista,Giovani disoccupati, Movimento studentesco)

 

9) Servizi Sociali- Politiche giovanili- Sanità/salute - Assistenza pubblica

         (CSA Depistaggio, Movimento studentesco, Operatori socio assistenziali)

 

10) Cultura (Conoscenza Bene Comune Umanità, Istruzione, Spazi e servizi)

       (Sancto Janne, Movimento Studentesco, CGIL Scuola,Operatori culturali)

 

 

 

    

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