fonte:
http://www.altroconsumo.it/map/show/266/src/67571.htm
01.12.2004
Altroconsumo: rischio chimico, meccanico e
etichette carenti. Ritirate 15 giocattoli dagli
scaffali Altroconsumo ha realizzato un’inchiesta
sui giocattoli pericolosi in Italia e in Europa
e sulle condizioni dei lavoratori nell’industria
del giocattolo.
15
giocattoli venduti in Italia sono risultati
pericolosi. Le ragioni: problemi meccanici,
pericolosità di sostanze chimiche presenti,
carenti informazioni sulle caratteristiche del
prodotto. Altroconsumo ha chiesto l’intervento
immediato del ministero delle Attività
produttive.
I
risultati dell’inchiesta dell’associazione
indipendente dei consumatori sui giocattoli
sicuri, sono, anche quest’anno, allarmanti.
L’indagine è stata svolta con il patrocinio
della Commissione europea, e ha passato alla
lente ben 120 prodotti, di cui 46 venduti in
Italia. Presi in analisi bambole, pupazzi,
peluche, giocattoli in legno, piccoli giochi da
manipolare e mordere, macchinine, giocattoli
elettrici, gadget. Oltre la metà venduti in
negozi specializzati, il resto tra ipermercati,
supermercati, bancarelle e piccolo negozi.
In
Europa, 57 giocattoli sono stati giudicati
pericolosi, di cui 15 presenti in Italia. A
seguire, l’elenco dei prodotti da non mettere
sotto l’albero quest’anno.
I
prodotti sono stati inviati in laboratorio e
sono stati sottoposti alle prove previste dalla
direttiva europea sulla sicurezza dei
giocattoli, la 378/88, come il rischio
elettrico, meccanico, fisico, chimico,
l’infiammabilità: la legge è evidentemente
superata. Ne è prova la falsa rassicurazione
fornita dai marchi di certificazione, come
quello CE, che dovrebbe garantire la sicurezza
del prodotto. In realtà è frutto di
un’autocertificazione: solo a posteriori, se il
prodotto dovesse causare qualche incidente, il
marchio viene ritirato.
In
aggiunta, per una valutazione più completa in
laboratorio, sono state eseguite anche indagini
sulla presenza di sostanze chimiche come ftalati
e formaldeide.
Le
gravi pecche riscontrate nei prodotti vanno da
problemi meccanici, come il distacco di piccole
parti, alle etichette incomplete che non
istruiscono i genitori sui rischi legati al
prodotto. In caso di uso scorretto, il
giocattolo potrebbe mettere a repentaglio
l’incolumità del bambino. Altro grosso problema:
il rischio chimico: 18 giocattoli, di cui 5
venduti in Italia, contengono ftalati, sostanze
chimiche nocive, che se ingerite, leccando o
succhiando il giocattolo, nel tempo possono
mettere a repentaglio la salute del bambino, in
particolare l’apparato riproduttivo. Una
modifica della direttiva europea che ne vieti
l’utilizzo nei giocattoli del mercato
comunitario è in via di approvazione. Nel
frattempo, gli ftalati continuano ad essere
presenti in alcuni giocattoli: evitate di
comprarli.
Inoltre, bando ai luoghi comuni: la
delocalizzazione della produzione, in Cina,
nella regione dello Guandong, concerne quasi
tutti i grossi produttori, anche europei. Ma chi
esporta la produzione, purtroppo, non sempre
esporta anche i diritti. Nell’inchiesta sul
campo realizzata dalla nostra associazione sulle
condizioni dei lavoratori nelle fabbriche, Lego
si comporta meno peggio delle altre. A seguire,
Mattel e Bandai. Hasbro, MGA e Disney sono il
fanalino di coda. Un esempio per tutti: non ci
si può licenziare da Hasbro e Disney, né si può
usufruire del congedo di maternità o delle
ferie, né del riposo settimanale. Leggere
l’inchiesta per credere. Servono, ovunque,
garanzie e controlli severi sul rispetto dei
criteri etici della produzione, comprese le
condizioni dei lavoratori nelle fabbriche.
I
giocattoli giudicati pericolosi da Altroconsumo
(inchiesta CE):
BERCHET Fruties BRIO Stackning Clown CREARE TOYS
Zhong ting funny DACHSHUND Zich-Dackel DANTOY
(senza nome) DUE ESSE Water bomb sling shot (1)
GIG Bratz Beach Party GIOCHI PREZIOSI Anello
Baby Orso (2) GIOCHI PREZIOSI Morbidelli HASBRO
Action Man Operation Scuba IKEA Sagolek L INEA
IN Mucca Viola LITHO ASTRON STUDIO Pecky hen
TRUDI Trudino Pig Pink WIND UP Zig-Zag Express
(1) Fionda: esclusa per legge dalla categoria
dei giocattoli perché potenzialmente pericolosa
e sconsigliata ai bambini.
(2) Sembra un giocattolo, ma per legge non lo è:
è considerato un dispositivo per il
galleggiamento.
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