“Cabalizzati” quasi tutti i seimila
concittadini
TUTTA
CAIAZZO NELLA SUA SMORFIA
Tra i personaggi finiti nella cabala di
Antonio Musco, spiccano: il vescovo, il
sindaco, il farmacista- vip che
avrebbero procurato diverse vincite,
diventate milionarie con i numeri
giocati corrispondenti a personaggi meno
noti.
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Antonio Musco, l'autore della smorfia
Caiatina |
Caiazzo (Caserta) - Lo sterminato
esercito di appassionati del gioco del
lotto, quando ha l’esigenza di tradurre
in numeri, sogni e fatti accaduti nella
propria città, fa riferimento alle varie
smorfie in commercio, che sono, però, a
carattere generale. La Smorfia
napoletana, manuale conosciutissimo
dagli addetti ai lavori, è senza dubbio
“la Bibbia” per giocatori incalliti,
innamorati di numeri che vanno da uno a
90. Tra le tante in circolazione, da
qualche tempo ce n’è un’altra, molto
originale, di dimensioni ridotte, ideata
e compilata da Antonio Musco, ragioniere
di 50 anni, nativo di Caiazzo, piccolo e
suggestivo paesino collinare, situato a
pochi km dalla famosa Reggia di Luigi
Vanvitelli.
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Il Sindaco di Caiazzo Stefano Giaquinto |
Catapultato per vicende aziendali,
anzitempo nel pianeta dei pensionati,
essendo un tipo dinamico, Musco ha
continuato a “fare i conti”, con i
numeri, di cui è innamorato: la passione
per la Cabala e il Lotto hanno fatto il
resto, e così, è nata la “Piccola
Smorfia Caiatina”. Manuale che contiene
numeri, associati a persone più o meno
note del paese: commercianti, autorità,
professionisti e artigiani, che hanno,
secondo i bene informati, fatto vincere
cospicue vincite agli scommettitori. Una
scivolata, che corrisponde al 16, nella
bottega di Saverio (2), il barbiere, che
corrisponde al 18- l’azzeccatissimo
terno, che avrebbe procurato la vincita
record.
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Il vescovo della diocesi Alife-Caiazzo,
Pietro Farina |
CABALA PERSONALIZZATA Tutto il
paese, finito nella caratteristica
Smorfia: nomi e cognomi di persone
comuni, vielle, vicoli, strade, piazze,
titolari ed insegne di esercizi
commerciali, autorità cittadine- tutti
nella cabala-calderone di Musco:
calzolaio, tabaccaio, macellaio, poi il
sindaco, il farmacista e persino il
vescovo, apparso divertito per
l’inclusione nella consultatissima
smorfia- che “veste” con numeri città e
cittadini, “tradotti” in cifre, in caso
di sogni, piccoli e grandi incidenti
avvenuti nel comprensorio.
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“Questa semplice edizione - nota Antonio
Musco- oltre ad integrare le varie
smorfie in commercio, vuole rispondere
all’esigenza di quanti intendono
avvalersi di uno strumento di
consultazione più vicino al sogno o alla
realtà che il giocatore, abitudinario o
saltuario, si è trovato a vivere nel
luogo in cui risiede o si trova- essa
contiene numeri associati a nomi comuni
di persone, professioni, mestieri, alla
struttura commerciale e viaria della
città. Il calcolo per trovare il numero
corrispondente ad una data parola: nome
proprio, nome generico, ed altro-è stato
effettuato, secondo antiche regole della
Cabala, che assegna un numero ad ogni
lettera”-tiene a precisare il ragioniere
caiatino.
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LA CARTOLIBRERIA, IL PARRUCCHIERE E
IL GRADO DI SISMICITA’ DI CAIAZZO
Sfogliando il manuale tra i “vip”, ci si
può imbattere nel dottor Enzo De Lucia,
della farmacia “Eredi De Lucia”- che
tradotto in cifre, corrisponde ai numeri
8, 13 e 33; andando più avanti si nota
Stefano Giaquinto, primo cittadino di
Caiazzo-associato ai numeri 30, 38 e 73;
per arrivare all’amatissimo vescovo-
mons.Pietro Farina (30, 33 e 60).
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Non mancano la cartolibreria di Angela
Mirto e Luigi Di Nardo(74, 76 e 43);
Tonino il parrucchiere(77 e 44); il
grado di sismicità del comprensorio (2),
la superficie in Kmq. (37), gli
sportelli bancari (2), la via del
cimitero(86), i vigili urbani(58), il
patrono di Caiazzo(61), il nome della
città(45)- e poi parrucchieri,
oreficerie, bar, ristoranti, pizzerie,
pescherie, e così via. “C’è di tutto-
conclude Musco- una Smorfia
personalizzata, per la città- dedicata a
quanti fanno del gioco del lotto, un
piacevole passatempo e non uno strumento
per dissipare il proprio patrimonio”.
Una città trasformata in numeri. Non si
sa di preciso, quando l’uomo abbia
cominciato ad usarli, ma tutta la nostra
vita è piena di numeri e senza di essi,
non avremmo potuto essere quelli che
siamo!
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