Il
secondo dei tre servizi realizzati a Caserta, in
onda su Canale 5
Dopo la Rivettistory, l’uomo che vive peggio di
un randagio nel bosco, a pochi passi dal
Belvedere, la città della Reggia ancora in primo
piano
CROCE, LA MICROPOLI DISABITATA APPRODATA IERI AL
MAURIZIO COSTANZO SHOW
La
minuscola frazione di Rocchetta, da qualche mese
orfana dell’unico residente, deceduto
improvvisamente, dopo la ribalta nazionale
offerta dal giornale di Vittorio Feltri, e da un
noto settimanale milanese, è sbarcata su Canale
5, nel talk show più seguito nella penisola. Il
servizio dedicato al suggestivo paesino
abbandonato negli anni da tutti gli abitanti,
registrato nei giorni scorsi, dalla troupe della
Fascino, capitanata dall’inviato Marco
Marini(nella foto a Croce), è andato in onda
ieri. Un servizio “romantico”, di facile presa.
Telecamere che hanno indugiato lungamente sulla
miriade di lucchetti presenti sui portoni di
Croce.
Ampie inquadrature riservate agli unici
“feudatari” del borgo, cinque cani, a guardia
del paese fantasma. Le uniche anime vive,
incrociate dalla troupe. Borgo- che ora, solo
nel week-end sì “popola”, per l’arrivo di una
coppia, proprietaria di una villa(e di alcuni
nostalgici ex abitanti), amanti dell’incantevole
posto, immerso nel verde: due professionisti,
intenzionati con una cordata d’imprenditori e
professionisti, a comprare in blocco il paese,
per farlo rinascere. Croce, un paese segnato dal
nome. Un paese senza voci, abitato nei giorni
lavorativi da cinque cani, lasciati a vigilare
le caratteristiche casette in pietra, immerse
nella lussureggiante vegetazione, fortunatamente
resistita al cemento
Una frazione cancellata, crocefissa e flagellata
dalle istituzioni- che ha costretto i giovani ad
emigrare, che ha impedito agli anziani del luogo
di vivere con serenità la loro quotidianità-
Morte lenta ed inesorabile, per la micropoli,
praticamente invivibile, senza servizi: un
problema frequentare la scuola, distante dal
borgo fantasma, che non ha mai visto un mezzo
pubblico. Di qui l’esodo massiccio. Non rimane
ora che attendere la messa in onda del terzo
servizio, realizzato a Caiazzo, una storia non
comune, che colpirà sicuramente i
telespettatori- come nel caso di Alfredo
Rivetti, l’uomo casertano, che vive peggio di un
randagio, “cacciato” dalle telecamere di Canale
5 nei boschi della frazione Vaccheria. Soap che
ha evidenziato il fallimento delle politiche
sociali del comune di Caserta.
Giuseppe Sangiovanni |