5 novembre 2004
Costanzo show, riflettori a Caserta
Giuseppe Sangiovanni

 

 

Il secondo dei tre servizi realizzati a Caserta, in onda su Canale 5

 

Dopo la Rivettistory, l’uomo che vive peggio di un randagio nel bosco, a pochi passi dal Belvedere, la città della Reggia ancora in primo piano

 

CROCE, LA MICROPOLI DISABITATA APPRODATA IERI AL MAURIZIO COSTANZO SHOW

 

La minuscola frazione di Rocchetta, da qualche mese orfana dell’unico residente, deceduto improvvisamente, dopo la ribalta nazionale offerta dal giornale di Vittorio Feltri, e da un noto settimanale milanese, è sbarcata su Canale 5, nel talk show più seguito nella penisola. Il servizio dedicato al suggestivo paesino abbandonato negli anni da tutti gli abitanti, registrato nei giorni scorsi, dalla troupe della Fascino, capitanata dall’inviato Marco Marini(nella foto a Croce), è andato in onda ieri. Un servizio “romantico”, di facile presa. Telecamere che hanno indugiato lungamente sulla miriade di lucchetti presenti sui portoni di Croce.

 

 

Ampie inquadrature riservate agli unici “feudatari” del borgo, cinque cani, a guardia del paese fantasma. Le uniche anime vive, incrociate dalla troupe. Borgo- che ora, solo nel week-end sì “popola”, per l’arrivo di una coppia, proprietaria di una villa(e di alcuni nostalgici ex abitanti), amanti dell’incantevole posto, immerso nel verde: due professionisti, intenzionati con una cordata d’imprenditori e professionisti, a comprare in blocco il paese, per farlo rinascere. Croce, un paese segnato dal nome. Un paese senza voci, abitato nei giorni lavorativi da cinque cani, lasciati a vigilare le caratteristiche casette in pietra, immerse nella lussureggiante vegetazione, fortunatamente resistita al cemento

 

Una frazione cancellata, crocefissa e flagellata dalle istituzioni- che ha costretto i giovani ad emigrare, che ha impedito agli anziani del luogo di vivere con serenità la loro quotidianità- Morte lenta ed inesorabile, per la micropoli, praticamente invivibile, senza servizi: un problema frequentare la scuola, distante dal borgo fantasma, che non ha mai visto un mezzo pubblico. Di qui l’esodo massiccio. Non rimane ora che attendere la messa in onda del terzo servizio, realizzato a Caiazzo, una storia non comune, che colpirà sicuramente i telespettatori- come nel caso di Alfredo Rivetti, l’uomo casertano, che vive peggio di un randagio, “cacciato” dalle telecamere di Canale 5 nei boschi della frazione Vaccheria. Soap che ha evidenziato il fallimento delle politiche sociali del comune di Caserta.

 

Giuseppe Sangiovanni

 

    

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