Dopo un lungo iter parlamentare durato oltre due
anni è stata finalmente approvata la riforma del
settore energetico, varata dal Governo nel
Consiglio dei Ministri del 18 luglio 2002. La
legge contiene una delega al governo per il
riassetto del settore dell'energia.
La
legge, approvata definitivamente dalla Camera
dei deputati il 30 luglio 2004 è in attesa di
promulgazione per essere pubblicata poi sulla
Gazzetta ufficiale.
Il
testo della nuova legge e' molto piu' leggero
del provvedimento varato a luglio di due anni fa
dal governo, perche' molte disposizioni sono
state anticipate e assorbite dal decreto legge
anti-black out.
Le
linee di intervento di riordino del settore
energetico, prevedono in particolare:
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La liberalizzazione del mercato elettrico dal
primo luglio 2007, mentre dal primo luglio
prossimo sono ritenuti idonei i clienti finali
non domestici.
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Gli indennizzi ai comuni che ospitano nuovi
impianti di produzione di energia elettrica non
inferiore a 300 Megawatt. I proprietari di
questi impianti daranno alla Regione 0,20 euro
per ogni MWh di energia prodotta, per i primi
sette anni di servizio dell'impianto. La Regione
dovra' ripartire il contributo tra il comune
sede dell'impianto, i comuni limitrofi e la
provincia.
-
Una clausola di reciprocita' nel caso di
operazioni di concentrazione da parte di imprese
straniere, la quale stabilisce limiti
strutturali alla presenza delle aziende
pubbliche di quei Paesi che non garantiscano la
stessa opportunita'. Inoltre, in attesa della
realizzazione del mercato unico dell'energia
elettrica e del gas, il Governo ''puo' entro 30
giorni dalla comunicazione dell'operazione
all'Antitrust, definire condizioni e vincoli cui
devono conformarsi le imprese o gli enti degli
Stati membri'' per tutelare la sicurezza degli
approvvigionamenti nazionali di energia e la
concorrenza nei mercati.
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I membri dell'Authority per l'energia passano da
tre a cinque: l'organismo diventa un organo
collegiale composto da un presidente e quattro
membri. L'Autorita' ha funzioni consultive ma se
non si esprime entro 60 giorni dal ricevimento
dei provvedimenti il ministro per le Attivita'
produttive puo' comunque adottare i
provvedimenti di competenza.
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Il testo prevede misure sblocca-reti per
potenziare il trasporto di energia e incentivi a
chi realizza nuovi gasdotti di interconnessione
estera o terminali di rigassificazione. A questo
proposito e' prevista una procedura
semplificativa per le autorizzazioni: via libera
unico entro 180 giorni dalla domanda.
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Incentivi per la realizzazione di nuovi gasdotti
all'estero e di terminali di rigassificazione:
per 20 anni, chi investe in questo comparto,
avra' l'uso esclusivo dell'80% della capacita'
realizzata.
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Potenziamento delle fonti rinnovabili: e'
previsto il diritto alle emissioni di
certificati verdi all'energia prodotta con
l'utilizzo dell'idrogeno.
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