25 agosto 2004
Sicurezza alimentare. NAS, Estate Sicura 
Giovanni Festa

 

 

Movimento Difesa del Cittadino Onlus

Associazione Nazionale di Consumatori e Utenti – L. 281/98

(D.M. Att. Prod. del 06.11.2003)

 

 

Sicurezza alimentare. Operazione "Estate Sicura" dei NAS: controllato il mercato del pesce. Sequestri di quintali di prodotti e chiusura di strutture. I consigli al consumatore per pesce e frutti di mare.

 

Sono 163 le persone denunciate dai carabinieri del Nas in 483 controlli in pescherie, mercati all'ingrosso e acquaculture. Accertate 173 infrazioni penali e amministrative. Nell'ambito della piu' grande operazione estate sicura i Nas, su indicazione del ministro della Salute Girolamo Sirchia, hanno sequestrato 6000 chili di prodotti ittici e alcune strutture e attrezzature per 757 mila euro. Fra gli illeciti piu' frequenti la vendita di molluschi senza il bollo sanitario.

 

IL PESCE

Il pesce occupa un posto importante tra gli alimenti leggeri e salutari. I nutrizionisti ne consigliano un consumo costante almeno 2-3 volte la settimana e le campagne di educazione alimentare ne hanno messo in luce le proprietà protettive per la salute. Infatti gli acidi grassi insaturi contenuti in questo alimento sembrano possedere proprietà anticoagulanti, anti-ipertensive e anti-infiammatorie con influenze positive sul mantenimento del livello ematico ottimale di “colesterolo buono” nel sangue.

Per beneficiare dei preziosi vantaggi di questo alimento è necessario saper riconoscere il pesce fresco.

 

Leggiamo il cartellino del pesce

Acquistando il pesce è necessario porre particolare attenzione alle indicazioni presenti sulle etichette per i prodotti preconfezionati e sui cartellini di vendita per quelli sfusi.

Le informazioni obbligatorie debbono fornire al consumatore, in ottemperanza alle recenti normative nazionali e comunitarie, tutte quelle indicazioni necessarie per l’identificazione del prodotto acquistato.

 

La vendita deve avvenire al netto dell’eventuale tara.

Nel caso di pesce allo stato sfuso fresco o congelato il cartellino deve contenere le seguenti indicazioni:

- la denominazione commerciale della specie, il metodo di produzione (pescato o allevato), la zona di cattura per il pescato e il Paese di provenienza per l'allevato;

- il prezzo di vendita per unità di misura (Kg) riferito al peso netto;

- nel caso di pesce congelato, coperto da glassatura, la percentuale della glassatura considerata tara.

Nel caso di prodotti ittici surgelati, venduti esclusivamente in confezioni, l'etichetta deve riportare le seguenti indicazioni:

- la denominazione di vendita o la denominazione commerciale della specie completata dal termine “surgelato”; nonchè il metodo di produzione (pescato o allevato), la zona di cattura per il pescato ed il Paese di provenienza per l'allevato;

- l’elenco degli ingredienti e cioè delle specie in caso di miscuglio (per es. preparato per risotto alla pescatora);

- la quantità netta o, nel caso di prodotti preconfezionati in quantità unitarie costanti, la quantità nominale;

- il termine minimo di conservazione (TMC) completato dall’indicazione del periodo in cui il prodotto può essere conservato presso il consumatore. Il TMC si indica “da consumarsi preferibilmente entro”;

- il nome o la ragione sociale o il marchio depositato e la sede del fabbricante o del confezionatore o di un venditore stabilito nella Comunità economica europea;

- la sede dello stabilimento di produzione o di confezionamento;

- una dicitura che consenta di identificare il lotto di appartenenza del prodotto;

- le modalità di conservazione del prodotto dopo l’acquisto, completata dall’indicazione della temperatura di conservazione e della attrezzatura richiesta;

- l’ avvertenza che il prodotto una volta scongelato non deve essere ricongelato e le istruzioni per l’uso;

- la quantità di taluni ingredienti e categorie di ingredienti, quando l’ingrediente figura nella denominazione di vendita o sia messo in rilievo con parole o immagini nell’etichettatura (es. zuppa di pesce all’aragosta: in questo caso è obbligatorio indicare la percentuale di aragosta presente);

- l prezzo di vendita della confezione.

 

Molluschi bivalvi e mitili

Un capitolo a parte meritano i mitili destinati al consumatore diretto.

Essi devono provenire da un centro di depurazione o da un centro di spedizione e devono essere accompagnati, in qualsiasi fase del trasporto o della distribuzione, compresa la vendita al dettaglio, da un bollo sanitario contenente:

-il Paese speditore;

- la specie dei molluschi bivalvi con la denominazione scientifica e in lingua italiana;

- l’identificazione del centro di depurazione o di spedizione a mezzo del numero di riconoscimento rilasciato dalla competente autorità sanitaria;

- la data di confezionamento riportante almeno il giorno e il mese;

- la data di scadenza o, in alternativa, la menzione “i molluschi bivalvi devono essere vivi al momento dell’ acquisto”.

 

Il bollo sanitario può essere stampigliato sul materiale di confezionamento, apposto su un’etichetta separata e fissata a detto materiale o posta all’interno della confezione. Può essere del tipo a fissazione mediante torsione o gancio; non deve essere trasferibile; i caratteri devono essere leggibili, indelebili e facilmente decifrabili; deve essere utilizzato una sola volta.

 

Le principali frodi:

- vendita di prodotti scongelati per freschi (classico);

- vendita di prodotti di allevamento per prodotti di cattura in mare;

- vendita di specie diverse da quelle dichiarate (esempi: totani per calamari, melù per merluzzi, zanchette per sogliole, ecc.);

- vendita di prodotti congelati coperti da glassatura senza l’indicazione del peso netto o della percentuale di glassatura;

- vendita di prodotti trattati con additivi per mascherare un preesistente stato di alterazione.

 

Consigli per il consumatore

° Verificate le caratteristiche che il pesce fresco deve presentare: compattezza delle carni, scaglie lucenti, branchie rosse e occhi vivi. Quello scongelato ha le carni mollicce, gli occhi cotti e le scaglie non brillanti.

° Controllate che nell’etichetta dei prodotti ittici congelati sia indicata la quantità di glassatura per evitare di acquistare un prodotto di peso netto inferiore a quello dichiarato. Ricordate che dal 1° gennaio 2002 la vendita al dettaglio deve essere differenziata tra i prodotti pescati in mare e quelli di acquacoltura.

° Curate la conservazione domestica del prodotto. Una volta acquistato il pesce fresco va conservato rigorosamente nella zona più fredda del frigorifero, dopo averlo eviscerato, e consumato entro le 24 ore.

 

Per maggiori informazioni, consultate anche il dossier “Truffe a Tavola 2004” presente sul sito web del Movimento Difesa del Cittadino (www.mdc.it ), cliccando sul banner del progetto “Salute& Gusto”.

 

(L’Ufficio stampa del MDC)

 

    

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