22 settembre 2004
Guardia, 2 rappresentazioni teatrali in costume
Billy Nuzzolillo

 

 

Comunicato stampa n. 6 del 22 settembre 2004

 

"FRAMMENTI D'EPOCA",

ANCHE RAPPRESENTAZIONI TEATRALI E SCACCHI VIVENTI

A GUARDIA SANFRAMONDI

 

Due rappresentazioni teatrali in costume e gli scacchi viventi arricchiranno il prossimo week-end (25 e 26 settembre) a Guardia Sanframondi il programma della manifestazione "Frammenti d'epoca - I Signori della terra e della Guerra" promossa dalla Provincia di Benevento nell'ambito della misura 4.7 del Por Campania 2000/2006.

 

Accanto alla rievocazione in costume dell'arrivo del nobile Guglielmo di Sanframondo, agli stand con pietanze della cucina medioevale e dei nostri giorni, all'esibizione musicale della Cappella Vocale e Strumentale "I Musici di Corte", il programma prevede anche gli interventi teatrali "In un cantina, tra nobili e popolani" e "Durante la vendemmia, accadde.". Nel primo intervento, tra ubriachi e contadini, nobili e lacchè, fantesche ed osti, dopo il vespro, il borgo antico vive e sopravvive raccontando alcune delle sue antiche storie. L'altro intervento teatrale rappresenta, invece, l'autunno, tempo di vendemmia.

 

Il borgo si ridesta all'odor del mosto. Ogni discorso inevitabilmente cade su quanto uomini e donne fanno nelle profumate campagne. Ma se due nobili, cultori del buon vino, vengono creduti spie, tra sbronze colossali e mariti poco propensi al lavoro, si creano situazioni particolari.. Altra iniziativa particolarmente suggestiva è quella degli scacchi viventi: nella splendida cornice di una delle piazze più antiche del paese, piazza Croce, 32 giovani figuranti, sapientemente mossi da amatori di questa antica arte, daranno vita ad uno spettacolo entusiasmante a metà tra l'antico ed il moderno.

 

Com'è noto, i principi che animano gli scacchi sono spesso accostabili alle leggi che regolano la vita e, quindi, l'esistenza umana. Di qui il fascino di questo antico gioco, le cui prime testimonianze scritte risalgono all'incirca all'anno 1000 d.C. Proveniente dalla penisola iberica, dove fu forte l'influenza degli arabi, si diffuse negli anni successivi, con straordinaria rapidità, anche fra i ceti più elevati, tanto che la destrezza in questo gioco era una delle probitas (virtù) che distinguevano il vero cavaliere.

 

    

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