7 settembre 2004
Corso Garibaldi a Benevento, via ai lavori
Varie fonti

 

 

Il Sannio quotidiano - 05-09-2004

 

«Corso Garibaldi a Benevento, via ai lavori il 4 ottobre»

 

di Orazio Coletta

L'apertura dei cantieri per la pedonalizzazione del corso Garibaldi ha finalmente una data: i lavori, infatti, inizieranno il 4 ottobre prossimo. Ad anticiparlo al "Sannio Quotidiano" è l'assessore comunale al traffico e ai lavori pubblici, Luigi De Minico. "La data ci è stata comunicata dalla ditta, ormai ci siamo" dichiara l'assessore, quasi incurante degli strali lanciati, soprattutto in questi ultimi giorni, all'indirizzo suo e dell'amministrazione comunale da parte della minoranza consiliare, delle associazioni dei commercianti e di parte dell'ambientalismo cittadino, tutti uniti in un comitato che ha avviato, da due giorni, anche una petizione popolare contro il progetto del Comune. Dunque, assessore, i cantieri aprono. "Finalmente.

 

E ho già dato disposizioni affinchè i lavori vengano completati in tempi brevi, senza interruzioni e con minor disagio possibile per i cittadini". E invece i commercianti temono proprio che i lavori possano essere sospesi non appena, dal sottosuolo, emergeranno reperti archeologici... "Le preoccupazioni dei commercianti del corso Garibaldi sono le premesse del nostro lavoro e di quello dei nostri tecnici. I quali, essendo professionisti seri ed esperti, hanno ampiamente previsto questa eventualità e mi hanno assicurato, insieme al direttore dei lavori, che faranno di tutto anche in corso d'opera, per evitare di incapparvi. Anche per la realizzazione di cavitoie e sottoservizi si cercherà di non andare troppo in profondità con le ruspe".

 

Che i commercianti si dichiarano pronti a bloccare qualora non venisse assicurato loro un arco temporale certo per la durata dei lavori. "Ho detto e ribadito in tutti questi mesi che comprendo le loro preoccupazioni ma temo che le polemiche degli esercenti sia diventata, ormai stucchevole e sterile. I motivi? I rappresentanti dei commercianti si dichiarano d'accordo con la pedonalizzazione del corso Garibaldi ma la vorrebbero diversa da come la prevede il progetto del Comune. Bene. Allora mi chiedo perchè, nonostante i miei ripetuti e pressanti inviti, le associazioni di categoria continuano a non volerci indicare loro tecnici di fiducia che l'amministrazione sarebbe disponibile a far collaborare fianco a fianco con i tecnici di palazzo Mosti e con quelli dell'impresa che si è aggiudicata i lavori. La polemica, evidentemente, è divenuta strumentale rispetto ad esigenze di bassa lega di carattere solo ed esclusivamente politico. Anzi, da oggi non risponderò più alle provocazioni.

 

Teme che l'obiettivo dei suoi contestatori sia quello di voler indebolire l'amministrazione costringendola ad abbandonare addirittura il progetto di chiusura del corso? "Se questo è il loro obiettivo sono sulla strada sbagliata. Sul progetto di pedonalizzazione del corso, punto di forza in continuità dell'amministrazione dell'amministrazione D'Alessandro, in continuità con la giunta Viespoli, non si torna indietro". Ma il comitato vi contesta di non sapere ancora che cosa volete: pedonalizzazione totale del corso o zona a traffico limitato? "Guardi, su questo punto registro una superficialità sconcertante da parte di tutti gli esponenti del comitato. Molti di loro, infatti, hanno in mano una copia del progetto del professor Pagliara che hanno potuto ritirare in Comune. Bene: la relazione allegata recita testualmente che per dare visibilità al disegno della nuova pavimentazione, si sono scelti pezzature e materiali compatibili, cito testualmente, 'alla loro funzione pedonale e veicolare'. Insomma, tutti hanno capito che il corso sarà una zona a traffico limitato sulla quale, oltre ai pedoni, dovranno transitare, necessariamente, le auto dei residenti e i mezzi di soccorso, così come accade, tanto per citare un esempio, a Bologna, dove 60mila cittadini passeggiano quotidianamente lungo un'arteria pedonalizzata sulla quale, contemporaneamente, insistono 60mila autorizzazioni per il transito dei veicoli di residenti del centro storico. Lì, a Bologna, il progetto è definito di pedonalizzazione e nessuno si scandalizza. E si badi, le autorizzazioni al transito veicolare vengono gestite dalla stessa società che ha progettato la pedonalizzazione". Che sarebbe? "La Sisplan, la nostra stessa società di consulenza".

 


 

 

 

Forum Ambientalista Sannio

Via Annunziata, 127- Benevento

 

Comunicato stampa del 5 settembre 2004

 

Sotto i "basoli" del Corso Garibaldi ci sono certamente importanti reperti archeologici. Come fa l'assessore De Minico ad assicurare che i lavori non saranno bloccati? Quale contrattazione è in corso con la Soprintendenza? Nella ultima dichiarazione alla stampa, l'Assessore De Minico, incurante di tutti i rilievi e le osservazioni critiche che vengono mossi al progetto di pavimentazione del Corso Garibaldi e indisponibile ad ogni confronto, dichiara che i lavori inizieranno tra un mese e annuncia di aver dato disposizioni affinché "vengano completati in tempi brevi, senza interruzioni".

 

Poi aggiunge di essere certo della professionalità dei tecnici che hanno lavorato al progetto e si dichiara convinto che non si "incapperà" nel ritrovamento di reperti archeologici. Si tratta di una dichiarazione stupefacente ( ma De Minico ci ha abituati) e di estrema gravità! Non è in discussione la professionalità dei progettisti, quanto invece la attendibilità delle dichiarazioni degli amministratori. Infatti nel progetto si legge testualmente "la rimozione del sottofondo stradale in calcestruzzo avrebbe certamente creato problemi di introspezioni archeologiche, rallentando i lavori senza limiti.

 

 

Si è perciò deciso di sostenere l'intervento alla sola rimozione dei 20 (venti) centimetri di asfalto e semipenetrazione , fondando direttamente sul piano di cemento". Questo hanno scritto i tecnici ai quali si riferisce l'assessore, nella prima relazione al progetto. Sulla base di questa dichiarazione la Soprintendenza Archeologica nell'agosto 2000 ha dato il parere favorevole "preso atto che non sono previsti scavi". E però, nella planimetria di sezione del Progetto esecutivo approvato a giugno 2004, si evidenzia che è previsto lo scavo di due cunicoli di 1 metro di larghezza e 1 metro di profondità per tutta la lunghezza del Corso Garibaldi dal Duomo alla Rocca dei Rettori.

 

E' bene ricordare che ogni volta che si è scavato lungo quell'asse stradale, sono stati trovati importanti reperti risalenti alla età romana, all'insediamento sannita e anche precedenti ( X e VIII secolo avanti Cristo) a pochi centimetri sotto il piano di posa dei "basoli". É successo così dinanzi alla Cattedrale, a fianco al campanile e sotto il pavimento di Palazzo Petrucciani, una quindicina di anni fa. Anche in Piazza Matteotti, recentemente, sono stati trovati reperti a pochi centimetri sotto la pavimentazione.

 

La realizzazione dei due grossi cunicoli ora previsti dal progetto, è a grande "rischio rinvenimenti archeologici" perché non riguarda la strada, già interessata alla costruzione del collettore fognario, quanto invece gli attuali marciapiedi sotto i quali non sono stati effettuati scavi. L'Assessore De Minico dovrebbe ricordare, inoltre, che in Centro Storico, secondo le norme del Piano Particolareggiato, prima di aprire il cantiere, bisogna effettuare i sondaggi per decidere le eventuali modifiche di riadeguamento di tutto il progetto esecutivo.

 

L'amministrazione, invece, ha deciso di proseguire a steps, cioè a pezzi. Quindi su ogni tratto di strada individuato si effettueranno i lavori di scavo e messa in opera della nuova pavimentazione. In tal caso, se non saranno trovati reperti si procederà normalmente, ma se venissero trovati nel tratto successivo come si farà a modificare il percorso della trincea? Sarà un canale a zig-zag? E dove sarà spostato il cunicolo considerato che da un lato vi sono le caditoie per l'acqua piovana e dall'altra parte i negozi? E tutte queste modifiche saranno concordate di volta in volta con la Soprintendenza, secondo quali accordi?

 

Quanti soldi sono disponibili per gli scavi archeologici, le consulenze, le fotografie, la documentazione e le successive pubblicazioni? Sia chiaro, lo diciamo per tempo per evitare successive discussioni, noi organizzeremo turni di vigilanza sul cantiere e non permetteremo che siano distrutti importanti testimonianze della nostra storia millenaria per far posto al "drago" di Pagliara, D'Alessandro e De Minico.

 

Il coordinamento provinciale

 

    

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