Tar, espropri bocciati per la nuova strada
SABATO LEO
Telese Terme.
Strada di collegamento, nel settore «Anterria»,
tra via Frosinone e via Cassino: è illegittima
l'espropriazione condotta dal comune di Telese
Terme su terreni privati ricadenti, secondo il
Piano regolatore generale, in area destinata a «standards
urbanistici» (servizi pubblici). Lo ha
sentenziato il Tar di Napoli (V sezione) che ha
accolto il ricorso di Alberta Maria D'Onofrio e
di Giovanni Malgieri, che sono proprietari di
aree pertinenziali alle loro abitazioni adibite
a giardino.
Oltre a bocciare i decreti comunali di
occupazione temporanea e di urgenza e di
immissione nel possesso per la redazione dello
stato di consistenza degli immobili privati, il
Tribunale napoletano di piazza Municipio ha
condannato l'amministrazione comunale a pagare
le spese di giudizio (2.000 euro) che devono
essere rimborsate a favore dei ricorrenti.
I
provvedimenti che il Tar ha annullato, perchè
ritenuti illegittimi per violazione di legge,
portano la firma del responsabile dell'Ufficio
espropri del comune e sono stati notificati ai
ricorrenti lo scorso mese di aprile. Il collegio
giudicante (presidente Carlo d'Alessandro) ha
preso in esame anche i deliberati con i quali la
giunta comunale ha approvato il programma
triennale delle opere pubbliche (2002/2005) ed i
progetti (preliminare, definitivo ed esecutivo)
della strada in questione.
Il
Tar ha rilevato che la localizzazione dell'opera
pubblica nelle aree di proprietà di D'Onofrio-Malgieri
venne disposta con il PRG che fu approvato con
decreto che il sindaco in carica emanò il 12
settembre del 1990. Ad avviso del Tribunale
anninistrativo regionale, l'approvazione del
progetto della strada è avvenuta oltre il
termine legislativo quinquennale di validità del
vincolo e, quindi, al momento in cui tale
localizzazione era venuta meno.
Tutto da rifare, quindi, in quanto la variante
urbanistica, connessa alla previsione della
strada, avrebbe dovuto essere approvata dalla
Regione. Il che non è avvenuto. |