13 maggio 2005
Omonimi
Federico Di Mezza

 

 

La libertà

Per presupposto essa parte come mezzo per arrivare a qualcosa di buono. Tuttavia oggi è radicalizzata, ma io ancora oso sperare di no, come giustifica agli sfoghi, umanamente comprensibili, nelle dipendenze. C’è anche chi la usa per fare guerre e per uccidere qualcuno. Libertà vuol dire oggi ritornare al nostro stato animale in poche parole. Libertà oggi è solo una parola senza ormai alcun valore, visto che la usano quelli che vogliono “bombardarsi”, termine tecnico del gabinetto scientifico di Telese Terme. Gabinetto che è proprio il gabinetto del Liceo Scientifico di Telese, non un’iniziativa del comune. E’ qui che gli eminentissimi “cannati”, che sono i componenti di questa congrega, si riuniscono.

Quello che dovremmo fare non è combatterli, ma vietargli assolutamente qualsiasi astrusa libertà a cui vogliano rifarsi per giustificare la loro ipocrisia. Certo non aiuta di certo lo Stato continuando a tenere in commercio queste protagoniste indiscusse della moda popolare (popolare nel senso più dispregiativo). Proprio la tirannide è quello di cui ci sarebbe bisogno, o perlomeno, prima di parlare di libertà, questi esseri evoluti dovrebbero provarla la vera tirannia, per capire la differenza tra una dittatura vecchio stile e una “dittatura” che non ti lascia libero nemmeno di intossicarti come ti pare.

Forse dopo avrebbero più rispetto per chi la libertà non ce l’ha davvero.

Quello che forse non cogliamo voglio dire però è che tuttavia anche se ci appaiono intelligenti abbastanza da fare delle scelte, anche loro sono prigionieri, e che quindi, quando gli sentiamo elencare tra le loro libertà quella di fumare, dobbiamo provare pietà e non disprezzo. Perché magari non vogliono essere chiamati malati, ma se fumano, e non solo quello che vende il tabacchi, avranno dei problemi anche loro. Certo è che io non dovrei starmi a chiedere se fumino più per una moda ignorante o perché hanno problemi con gli altri: queste diavolo di sigarette non dovrebbero esistere e basta. Niente che faccia male dovrebbe esistere! Libero commercio del cavolo!

Il punto su cui volevo insistere è quello di pesare le risposte dei fumatori quando qualcuno di noi per caso avesse la bizzarra idea altruista di consigliargli di smettere di fumare (per caso sto dicendo eh! Solo un pazzo come me si mette a dare fastidio agli altri e a non lasciarli liberi di uccidersi!). Pesare le risposte dei fumatori e la prima tappa, o forse basterebbe essere un poco intelligenti per capire che non bisogna dare ragione a questi, come ho ricordato prima “cannati”, scienziati del gabinetto con sede a Telese, quando questi dovessero difendersi dicendo che c’è tanta gente che muore di fame o in guerra e che quelle sono cose davvero importanti.

Dobbiamo capire che queste sono difese e basta, che non esiste un solo motivo, nemmeno uno, per fumare e che nessuno dovrebbe farsi i fatti suoi come questi stessi eminentissimi ci consigliano. Dobbiamo essere comprensivi al massimo ma permissivi al minimo e dovremo sforzarci in questo senso fino a quando qualcuno dall’alto cambierà la società finalmente, se vorrà Dio, eliminando prodotti atti al suicidio a lungo termine e migliorando le condizioni di vita per ogni famiglia. Dobbiamo essere contro il fumo in pratica, non contro i fumatori. E in che senso attenzione: non dobbiamo dare ascolto al fumatore che ci dice di lasciarlo in pace, ognuno di noi deve conoscere il bene, non rispettare le volontà. Volontà fatta di depressione, moda e infine anche di decesso per asfissia del cervello che altrimenti si rifiuta di rimanere dentro la scatola cranica a morire soffocato, uscendosene giustamente fuori.

Oggi su queste vicende siamo comprensivi e permissivi eccessivamente; o, se qualcuno ci sta antipatico, permissivi e non comprensivi: critichiamo. Ma quello che so con certezza, aldilà del tipo di omertà con il quale ognuno di noi possa reagire a questa pratica nei motivi cavernicola, è che non c’è un motivo anche stavolta, per cui esistano ancora nel 2005 queste sostanze. Grazie libertà!

Libertà che te ne approfitti dell’ignoranza della gente! Dei loro problemi! Libertà strumentalizzata!

Libertà interpretata! Libertà liberalizzata! Data in mano a chi non la sa usare! Grazie, grazie, grazie!

Libertà amoralizzata, che non servi più per farci progredire, evolvere, LIBERARE! Libertà nuova, nata per sopprimere la vera libertà. Libertà dipendente! Libertà schiavizzata! Libertà che non sei!

Codice d’accesso per essere liberi di dimenticarci che siamo uomini che vorrebbero rifarsi a qualcosa di perfetto e di giusto. Password per consentirci di farci del male. Libertà che credi di poter stare al di sopra dell’uomo, di quello di cui ha bisogno per essere un vero uomo.

Libertà che sei solo una parola messa in bocca a chi avrebbe bisogno invece di un po' più di tranquillità, di una società più accogliente e umana, di una società che educhi. Libertà che magari stesse solo nella nostra mente, ma che invece si è affermata come un’altra delle tante nuove mode che caratterizzano oltre che la prepotente e impura Telese “buona” parte della Terra.

 

 

 

    

Altri interventi sullo stesso tema


Per intervenire: invia@vivitelese.it