Sacchetti con microchip per la raccolta dei
rifiuti
Un
sistema di monitoraggio dei rifiuti secchi
valorizzabili che consentirà un abbattimento
delle tariffe per i singoli cittadini sulla
scorta della reale quantità di rifiuti conferiti
giornalmente. È questo, in sintesi, l'obiettivo
del progetto "Aware" elaborato dal coordinamento
del Prusst Calidone del Comune di Benevento in
partnership con il Consorzio per lo smaltimento
dei rifiuti solidi urbani BN1, il Dipartimento
di Mechatronics dell'Università di Linz
(Austria), la Facoltà di Ingegneria
dell'Università del Sannio e i Comuni di San
Martino Sannita, San Nazzaro, San Nicola
Manfredi, Sant'Arcangelo Trimonte e Buonalbergo.
Il
nuovo modello Il progetto, elaborato in
attuazione dell'allegato 16.1 dell'Accordo
Quadro - "Adempimenti posti a capo del Ministero
del Lavoro e delle Politiche Sociali", consiste
nella fornitura agli utenti di appositi
sacchetti dotati di microchip nei quali andrà
inserito il materiale valorizzabile (carta,
cartone, plastica, vetroetc.). I sacchetti, che
dovranno essere conferiti nelle isole ecologiche
individuate nell'area di sperimentazione del
progetto, saranno poi raccolti in appositi
cassoni che il Consorzio BN1 provvederà a
prelevare periodicamente e a trasportare presso
l'impianto di selezione.
Il
Consorzio, attraverso un sistema informatizzato,
controllerà la quantità di rifiuti conferiti ed
inserirà i dati in un apposito database in modo
da elaborare in tempo reale i meccanismi di
premialità per i singoli utenti, che verranno
quindi comunicati al Comune di appartenenza. I
vantaggi In questo modo si potrà ottenere un
incremento della percentuale della raccolta
differenziata, una riduzione della quantità di
rifiuti solidi urbani da conferire all’impianto
di CDR, un miglioramento qualitativo e
quantitativo del materiale riciclabile, oltre
che una tariffazione ad personam sulla scorta
dei rifiuti effettivamente prodotti e conferiti
dal singolo utente.
Il
progetto è stato presentato nei giorni scorsi
tramite il ministero dell'Ambiente nell'ambito
del Programma LIFE, che è lo strumento
finanziario per l'ambiente (Financial Instrument
for Environment) istituito nel 1992 con il
Regolamento (CEE) n. 1973/92 adottato dal
Parlamento e dal Consiglio europeo. L'obiettivo
generale di LIFE Ambiente è quello di
contribuire allo sviluppo di tecniche e metodi
innovativi in materia di ambiente con il
cofinanziamento di progetti dimostrativi.
Il
programma si prefigge, in pratica, di colmare la
lacuna esistente tra i risultati delle attività
di ricerca e dello sviluppo da un lato e la loro
realizzazione su grande scala dall'altro. A
questo scopo vengono promossi progetti
dimostrativi, come quello presentato dal Prusst
Calidone, che contribuiscono all'attuazione
pratica della politica comunitaria definita dal
Sesto Programma d'Azione per l'Ambiente. |