12 dicembre 2004
Sacchetti con microchip per raccolta rifiuti
da Il Mattino

 

 

Sacchetti con microchip per la raccolta dei rifiuti

 

Un sistema di monitoraggio dei rifiuti secchi valorizzabili che consentirà un abbattimento delle tariffe per i singoli cittadini sulla scorta della reale quantità di rifiuti conferiti giornalmente. È questo, in sintesi, l'obiettivo del progetto "Aware" elaborato dal coordinamento del Prusst Calidone del Comune di Benevento in partnership con il Consorzio per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani BN1, il Dipartimento di Mechatronics dell'Università di Linz (Austria), la Facoltà di Ingegneria dell'Università del Sannio e i Comuni di San Martino Sannita, San Nazzaro, San Nicola Manfredi, Sant'Arcangelo Trimonte e Buonalbergo.

 

Il nuovo modello Il progetto, elaborato in attuazione dell'allegato 16.1 dell'Accordo Quadro - "Adempimenti posti a capo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali", consiste nella fornitura agli utenti di appositi sacchetti dotati di microchip nei quali andrà inserito il materiale valorizzabile (carta, cartone, plastica, vetroetc.). I sacchetti, che dovranno essere conferiti nelle isole ecologiche individuate nell'area di sperimentazione del progetto, saranno poi raccolti in appositi cassoni che il Consorzio BN1 provvederà a prelevare periodicamente e a trasportare presso l'impianto di selezione.

 

Il Consorzio, attraverso un sistema informatizzato, controllerà la quantità di rifiuti conferiti ed inserirà i dati in un apposito database in modo da elaborare in tempo reale i meccanismi di premialità per i singoli utenti, che verranno quindi comunicati al Comune di appartenenza. I vantaggi In questo modo si potrà ottenere un incremento della percentuale della raccolta differenziata, una riduzione della quantità di rifiuti solidi urbani da conferire all’impianto di CDR, un miglioramento qualitativo e quantitativo del materiale riciclabile, oltre che una tariffazione ad personam sulla scorta dei rifiuti effettivamente prodotti e conferiti dal singolo utente.

 

Il progetto è stato presentato nei giorni scorsi tramite il ministero dell'Ambiente nell'ambito del Programma LIFE, che è lo strumento finanziario per l'ambiente (Financial Instrument for Environment) istituito nel 1992 con il Regolamento (CEE) n. 1973/92 adottato dal Parlamento e dal Consiglio europeo. L'obiettivo generale di LIFE Ambiente è quello di contribuire allo sviluppo di tecniche e metodi innovativi in materia di ambiente con il cofinanziamento di progetti dimostrativi.

 

Il programma si prefigge, in pratica, di colmare la lacuna esistente tra i risultati delle attività di ricerca e dello sviluppo da un lato e la loro realizzazione su grande scala dall'altro. A questo scopo vengono promossi progetti dimostrativi, come quello presentato dal Prusst Calidone, che contribuiscono all'attuazione pratica della politica comunitaria definita dal Sesto Programma d'Azione per l'Ambiente.

 

    

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