16 agosto 2004
Il cittadino ha il diritto di dare suggerimenti?
Giovanni Forgione

 

 

In una notizia apparsa su Il Mattino, si parla degli amministratori comunali di Pietrelcina che chiedono un contributo a tutti i cittadini, attraverso un questionario. Si legge di "Un'indagine conoscitiva per calibrare i servizi dell'Amministrazione comunale in funzione delle effettive esigenze dei cittadini". 

 

Una azione parallela al sondaggio di Pietrelcina, per Telese Terme, non la può fare ViviTelese. E' un compito che spetta agli amministratori comunali. Attendiamo.  Intanto, ViviTelese può migliorare "se stesso" sottoponendo ai propri lettori qualche domanda attraverso un Sondaggio di partecipazione democratica.

 

Questa inchiesta non rappresenta un sondaggio scientifico e non vuole raccogliere solo dati numerici. Ti invitiamo perciò ad intervenire sulle cinque questioni aperte con opinioni "ragionate".

 

Questo "sondaggio" non ha scadenza.

 

 

   

 

 Questioni riferite al rapporto amministratori-cittadini

 

1. Come il cittadino può suggerire idee a chi amministra?

2. Come regolare il servizio e-mail tra cittadini e comune?

3. Un amministratore in carica può evitare il dialogo scritto?

4. Chiusura al dialogo significa incapacità amministrativa?

5. E' civile opporsi al lavoro di divulgazione di ViviTelese?

 

 

 

 

Intervieni subito: invia@vivitelese.it

 

 

 


 

 

Approfondimento delle questioni appena enunciate

 

Nota: le parole "amministratore", "amministrazione" e simili, in questo documento sono riferite esclusivamente alla amministrazione comunale di Telese Terme, anche se l'inchiesta è rivolta a tutti gli italiani, ovunque risiedano.

 

Lettore di ViviTelese sarebbe molto interessante conoscere la tua opinione, sull'argomento della partecipazione democratica del cittadino alle attività amministrative. E' risaputo che il cittadino non ha poteri decisionali perché per decidere ci sono Sindaco e consiglieri eletti appositamente. Non è il potere decisionale in discussione. Piuttosto, la domandona da un miliardo di Euro è questa:

 

1.

Come il cittadino può suggerire idee a chi amministra?

Il contributo amministrativo dei cittadini si esaurisce con il voto, affidando tutte le responsabilità agli eletti oppure tra un voto e l'altro possono collaborare con segnalazioni e consigli?

Da questa domanda, che in realtà è un tema portante del lavoro di ViviTelese, proviamo a sviluppare il gioco-sondaggio con altre domande, poche, semplici, essenziali.

 

Un amministratore comunale è investito dai cittadini a gestire tutto, dall'espurgo fogne alla serata di gala. Quando il cittadino vuole chiarimenti veloci, da casa o dal posto di lavoro, via e-mail, come deve comportarsi? Come potrebbe essere regolamentato questo servizio?

 

2.

Come regolare il servizio e-mail per i cittadini?

Le risposte ufficiali degli amministratori ai cittadini sono regolate dalla legge sulla trasparenza. Tuttavia, esistono altri modi informali per dare risposte. La forma più usata è quella del colloquio verbale. L'amministratore svolge bene il suo lavoro se oltre alle consuetudini di prassi si rifiuta di rispondere alle e-mail?. La posta elettronica per la sua rapidità evita le perdite di tempo ed è immediata.

Democrazia, confronto, dialettica; nel dizionario, questi termini esprimono concetti dai quali traspare purezza ed un idealismo teorico. Nella realtà gli stessi concetti si adattano, invece, come vestiti a chi li indossa.

 

I comunicati stampa, ed altre forme comunicative unidirezionali come i pubblici comizi o le dichiarazioni ufficiali, non prevedono alcun interlocutore e tanto meno un dialogo.

Diversa è la comunicazione a più soggetti come ad esempio la conferenza stampa, il dibattito radio-televisivo, la rubrica di risposte su giornali o su internet.

 

3.

Un amministratore in carica può evitare il dialogo scritto?

Le comunicazioni municipali sulla stampa locale sono convincenti? La scelta di evitare ogni forma di comunicazione "dialogata" è accettabile da parte dei cittadini? Si può credere all'alibi-scusa che recita: "Mi sono offeso e non dialogo più con i cittadini?"

 

ViviTelese favorisce la libera espressione nel tentativo di coinvolgere il più possibile i cittadini alla pratica della partecipazione democratica. ViviTelese però, non ha in tasca le risposte giuste su cosa sia la libertà d'espressione e la partecipazione democratica; per questo chiede aiuto ai propri lettori.

 

Per poter campare decentemente e senza troppo stress, è necessario conoscere la vita quotidiana e i suoi compromessi, con una sana flessibilità mentale. Scambio di opinioni e negoziazione sono alla base della vivere civile. Non a caso la piazza italiana più importante a livello politico si chiama Parlamento.

 

La scelta di comodo della chiusura a forme di dialogo scritto o verbalizzato costituisce per gli amministratori solo una patente di "incapacità" o potrebbe anche far pensare alla necessità di nascondere forme di cattiva amministrazione?

 

4.

Chiusura al dialogo significa incapacità amministrativa?

Il politico locale che per non stressarsi sceglie il silenzio nel dialogo con i cittadini può essere additato come inadempiente? Un assessore responsabile di un settore specifico che sceglie di non dialogare con i cittadini può rimanere in carica?

 

La parola è civiltà. Al contrario l'omertà è oppressione, inciviltà, degrado sociale. ViviTelese che invita tutti ed offre a tutti pari condizioni per esprimersi, rappresenta il massimo della civiltà democratica? O può migliorarsi? Che ne pensate?

 

Da tre anni ViviTelese predilige la forma scritta perché di "verba che volant" se ne sentono a miliardi. L'archivio del sito che presenta tuttora tutti gli interventi, predilige la pubblicazione di interventi con data e firma.

 

Tutte le trattative legali e le transazioni economiche si concludono con "nero su bianco" e cioè con documenti. E' ammissibile la lotta degli amministratori locali atta ad evitare la produzione di verbali  o la divulgazione di registrazioni?

 

5.

E' civile opporsi al lavoro di divulgazione di ViviTelese?

Da che esiste, ViviTelese è stato sempre denigrato, ignorato e combattuto dagli amministratori locali di Telese Terme. Tra i tanti esempi presenti nel sito, l'ultimo è quello della sospensione dell'invio dei comunicati municipali nonostante la grande cassa di risonanza rappresentata da ViviTelese.

 

 

 

Per intervenire: invia@vivitelese.it